Una pelle senza età

Quando si parla di come mantenere fresca e giovane la pelle, si pensa subito a rendere inossidabile quella del viso. Per cui punteremo i riflettori su questa zona, senza dimenticare che anche quella del corpo non resta immune al passare del tempo (comprese le mani). Le cure anti- age sono l’unica arma, insieme ad un corretto stile di vita quotidiano ( sana alimentazione, attività fisica, niente alcol e fumo), per mantenerla elastica, luminosa, omogenea, soprattutto dai 40 anni in poi, quando realmente si inizia a toccare con mano che la pelle invecchia. Un processo di “degenerazione” che scatta qualche anno prima, già verso i 30, quando appaiono i primi segni. Il primo più evidente è la disidratazione. Le cellule dell’epidermide unite nello stato corneo da alcune sostanze cementanti, quali i ceramidi, rendono la pelle turgida, flessibile, impermeabile e quindi costantemente idratata; ma con l’avanzare dell’età il numero di ceramidi diminuisce, la cute diventa fragile, facile alle desquamazioni, alle rughe e alle screpolature, mentre al tatto appare ruvida e secca. Il tempo, inoltre, modifica la cute anche a livello più profondo, nel derma, dove si evidenzia una graduale degenerazione di quella che rappresenta la matrice di sostegno del tessuto connettivo. Approfondiamo l’argomento con il  professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano…

Le cause dell’invecchiamento sono determinate da fattori interno e esterni, attraversi due processi: il cronoaging ( il cosiddetto invecchiamento cronologico) e il photoaging (ovvero invecchiamento fotoindotto), che tra loro sono indipendenti, ma se presenti entrambi diventano causa di un invecchiamento precoce.

Il cronoaging, dovuto principalmente dall’aumentare dell’età, è dipendente anche da fattori genetici e ormonali. La sua evoluzione è individuale e dipende dalle caratteristiche cliniche e genetiche di ogni persona.
Il photoaging o foto invecchiamento è, invece, dovuto a fattori ambientali, come l’esposizione alla luce solare, lo smog, il fumo di sigaretta, ecc., che portano ad un ispessimento della cute e alla perdita di elasticità.  A questo punto è chiaro che noi siamo responsabili, anche in maniera diretta, del mantenimento del nostro “smalto”, per cui alcune attenzioni nello stile di vita devono diventare pane quotidiano se non ci si vuole ritrovare avvizziti prima del previsto.  Al tempo stesso, è comunque possibile rallentare il decadimento mediante i trattamenti medico- estetici che risultano efficaci per combattere gli inestetismi del viso e del corpo. Le rughe, così come tutti i segni dell’invecchiamento della pelle, costituiscono un fenomeno fisiologico del tutto inevitabile. Un inestetismo che può, comunque, essere trattato mediante un approccio integrato, previo check up cutaneo effettuato da un medico di medicina estetica che possa indicare il trattamento più adeguato. Di cure all’avanguardia per arginare il “cedimento” ne vengono brevettate di continuo, principi attivi e molecole sempre più innovative sono puntualmente prodotte e miscelate a sieri, creme e mousse, da usare tutti i giorni, mattina o sera, per idratare e nutrire la pelle, schiarita o ricompattarla. Ma la regola numero uno è, comunque, la prevenzione. Prima si agisce, più nel tempo si notano gli effetti positivi di azioni mirate nel tenere a bada l’invecchiamento.

20-30 : idratazione e protezione. Anche se è presto pensare all’invecchiamento cutaneo, non lo è mai per iniziare ad alzare il tiro sulla protezione solare: una pelle ben curata e preservata è la migliore garanzia per affrontare con il piede giusto gli anni a venire. Da non dimenticare la pulizia serale, prima di coricarsi: togliere ogni traccia d’impurità, permette alla pelle di respirare, ma soprattutto tenere lontani i punti neri e l’opacità.

30-40: rinnovamento cellulare. È il momento in cui iniziano ad affacciarsi le prime rughe intorno alla bocca e agli occhi ( le odiose zampe di galline), la perdita di luminosità, le macchie scure. Ora più che mai  è importante l’esfoliazione per favorire il rinnovamento cellulare, con maschere ma anche peeling chimici più profondi, a base di acido glicolico, salicilico e altri ad azione cheratolitica. Non c’è niente di meglio del retinolo per lisciare la pelle, stimolare la produzione di collagene ed elastina, migliorare la circolazione del sangue e aumentare la resistenza dell’epidermide dall’attacco dei radicali liberi.  Da quest’età in poi, nella routine cosmetica occorre inserire le maschere che aiutano a prendersi cura della pelle in modo mirato, anche in abbinamento ai trattamenti di medicina estetica. Fondamentale  la scelta della crema, da usare con assoluta costanza, anche con protezione dai raggi dannosi del sole.

40-50: riempimento. Iniziano i primi veri segni: la pelle appare più sottile, le rughe si accentuano, compaiono borse e occhiaie, la palpebra superiore si fa appesantita , si estendono le teleangectasie ( i cosidetti capillari)  sulle gambe, a volte anche sul viso. È il momento di ricorrere ai riempitivi per rimpolpare la pelle con infiltrazioni ( filler) a base di acido ialuronico, cocktail che aumentano l’idratazione e il tono cutaneo, sempre più biocompatibili. Ma anche alle acque termali e ai fanghi, abbinati agli oli essenziali, ormai disponibili in confezioni  per l’uso casalingo. Fare esercizio fisico è importante a prescindere dall’età, ma diventa assolutamente necessario per mantenersi giovani e dimostare meno anni.

50-55: rassodamento. Anche il tono muscolare inizia a cedere, per cui le rughe diventano più marcate. La pelle perde il suo sostegno naturale, di conseguenza il contorno della mandibola e il profilo del viso cominciano a cedere e il collo si fa più lasso. È il momento dell’effetto rassodamento, attraverso la stimolazione naturale della produzione di collagene. Anche in questo caso, i principi attivi più efficaci sono l’acido ialuronico e i polipeptidi, capaci di aumentare l’idratazione e quindi di rimpolpare la pelle e tonificarla.

trevaini50Silvia Trevaini

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