L’I-Hunch

È un termine che si comincia a utilizzare piuttosto di frequente. In italiano si traduce con i-Gobba, dall’inglese i-Hunch. Il termine è stato inventato dal fisioterapista neozelandese Steve August. Il primo ad accorgersi del problema, poi confermato da molti addetti ai lavori. Lo chiamano anche “computer neck” (collo da computer).

I-Hunch è un termine usato per descrivere il problema spinale comune a livello della giunzione cervico-toracica (giunzione CT) che causa dolore al collo / disfunzione e cefalea cervicogenica. È più comunemente associato alla posizione della testa in avanti, a una posizione del mento sporgente, e / o a una “gobba della vedova” (curvarsi). Anatomicamente, la giunzione cervico-toracica si trova nella parte inferiore del collo. Più specificamente, questo è il punto in cui il collo (colonna vertebrale cervicale) si collega alla parte superiore della schiena (colonna vertebrale toracica). Questo segmento spinale è unico perché è il punto di transizione dal collo altamente flessibile, che si collega alla parte superiore della schiena quasi completamente inflessibile. È anche il punto in cui la lordosi, o curvatura all’indietro del rachide cervicale, si inverte in cifosi, (o curvatura in avanti) della parte superiore della schiena.

Una conseguenza dello stile moderno. Non si può negare che viviamo nell’ “era tecnologica”. Gli esseri umani sono costantemente in movimento alla ricerca di modi nuovi e migliorati per massimizzare tempo, energia e divertimento. Che si tratti di musica in streaming, di catturare l’immagine “premiata”, di impegnarsi nell’ultimo dibattito su Twitter o di mandare sms ad amici / familiari, tutto avviene su dispositivi tecnologici di un tipo o dell’altro. In effetti, la maggior parte di voi che legge questo articolo possiederà almeno un dispositivo tecnologico. Prenditi un secondo per sommare il numero di ore ogni giorno che spendi sul tuo dispositivo. Sempre chinati sullo smartphone o sul monitor del computer, il corpo tende ad assumere una posizione che può avere anche conseguenze sulla salute, non solo sull’estetica. È un problema posturale che, protratto nel tempo, genera disturbi da sovraccarico o da compressione muscolo- scheletrica. Poi, subentrano dolori e malesseri di vario tipo. Ad esempio, sentiamo che abbiamo sempre il collo rigido, che le spalle non si muovono più come una volta, che dalla schiena arrivano strane fitte, mai sentite in precedenza. Mal di testa, mal di collo… Queste manifestazioni, probabilmente sono solo la punta di un iceberg, molto più comuni di quanto si pensi. Posizione innaturale, di questo si tratta. “Ma se io devo lavorare cosi, cosa posso farci?”, diciamo in molti. Giusto, ma almeno, dopo il lavoro, diamoci uno stop, facciamo altro ( una camminata senza smartphone). Anche perché, l’i–Gobba denota una clima mentale non propriamente ottimale. Spalle chiuse, sguardo a terra: è la classica posizione di difesa, di rinuncia verso il mondo. E anche la nostra mente si adegua a questa triste postura. Sempre più chiusi in noi stessi, sempre più ingobbiti nei nostri pensieri. Si è anche visto che le persone depresse tendono ad assumere la posizione i-Hunch. Là fuori però c’è dell’altro.

Molte soluzioni dallo Yoga al Pilates, ma prima proviamo a pensarci. Qualunque sia il dispositivo, concediti qualche minuto di pausa ogni ora. Durante il lavoro, prendi il coraggio di alzarti e andare a fare una passeggiata. Inoltre, se possibile, cerca di dedicare meno tempo a questi dispositivi ogni giorno, in particolare al di fuori dell’orario di lavoro. Se possibile, utilizzare una docking station o un computer desktop e, se è necessario utilizzare il telefono, alzare l’altezza del dispositivo verso il livello degli occhi può aiutare a ridurre lo stress e la tensione sul collo. Quando sei a casa, porta i laptop sui cuscini o sincronizza con la tua linea naturale. Per contrastare queste posture curve che stiamo iniziando a mantenere giorno dopo giorno, perché non far funzionare il tuo corpo in un modo diverso e attivarti.

trevaini50Silvia Trevaini

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