Strategie anti- gonfiore per Natale

A metà dicembre iniziano i primi brindisi e le cene prenatalizie con i colleghi o gli amici del corso di yoga. Si entra nel vivo delle abbuffate alla Vigilia di Natale e non ci si schioda dalla tavola prima dell’Epifania, con la promessa che dal giorno successivo si vivrà di centrifugati e tapis roulant. A rischio non è soltanto la linea, con un aumento di peso stimato mediamente in circa due chili, ma anche la salute. Bruciori di stomaco, gonfiori, cattiva digestione e diarrea sono tra i disturbi più frequenti durante le festività.

L’idea di aspettare Natale per concedersi qualche trasgressione a tavola è lecita e sacrosanta. Il problema sono gli eccessi.
Anche in negativo: lanciarsi in stoici digiuni pre-feste non altro che aumentare la voglia di ingozzarsi, anzi diventa un alibi per mollare i freni davanti al buffet. Buona idea invece quella di incrementare l’attività fisica giornaliera, senza aspettare i rimorsi di gennaio. Viene ancora sottovalutato il potere di una buona passeggiata digestiva a passo sostenuto. Purché ci si copra bene e non si prenda freddo. L’attività fisica è sempre lo strumento più efficace sia in fase preventiva , per arrivare in forma alle feste, che dopo, per eliminare l’eredità dei cenoni di fine anno. Non solo. L’attività fisica modula la risposta infiammatoria e immunitaria, il rilascio di endorfine, sostanze prodotte dal cervello in grado di indurre un senso di benessere e migliorare il tono dell’umore, oltre a promuovere il mantenimento del peso forma.

Conciliare il Natale con la linea e la salute è possibile, ricordando innanzitutto che i giorni di festa sono quattro: la Vigilia e 25 dicembre, Capodanno e l’Epifania. Negli altri giorni è importante cercare di mangiare come si farebbe di solito, bandendo ogni eccesso, e bere tanta acqua, che tra le sue funzioni ha quelle di eliminare scorie e minerali inorganici prodotti dall’organismo durante la digestione e il metabolismo. Il fabbisogno di acqua è determinato anche dalle calorie assunte, per questo nel periodo delle feste è importante idratarsi di più. Bere acqua, anche durante i pasti, migliora la consistenza degli alimenti ingeriti facilitandone la digestione e aumenta il senso di sazietà riducendo l’introito calorico.

Consiglio poi di acquistare quantità di alimenti strettamente necessarie ai giorni delle ricorrenze e consumarli solo nelle occasioni conviviali, evitando di spiluccare gli avanzi gli avanzi nei giorni successivi. Nel pasto precedente a quello di festa meglio consumare un primo piatto leggero, come una zuppa di verdure e cereali e un secondo a base di pesce o carne bianca bolliti o alla piastra o due uova, un contorno di verdura  frutta. Nei cenoni, attenzione ad aperitivi e antipasti: è in quel momento, in cui si è più affamati, che si assumono più calorie. È bene puntare su sottaceti e verdure al pinzimonio, evitando patatine e tramezzini ricchi di salse. Dopo il secondo piatto, no ai formaggi, si alla frutta secca, ma con moderazione: quattro o cinque mandorle o noci sono concesse, anzi le noci contengono omega-3 e omega-6, utili per contrastare il colesterolo Ldl  ( quello cattivo), sono ricche di acido folico, sali minerali e arginina, un aminoacido utile a chi fa sport. Le mandorle apportano calcio, magnesio, ferro, potassio, rame, fosforo e vitamina E. Per il resto, nessuna rinunci: meglio assaggiare tutte le portate ( in quantità dimezzate), che rinunciare a un piatto che magari si può mangiare solo una volta all’anno. Panettone e pandoro: inevitabile non assaggiarli. Purché si tratti davvero di un assaggio. Il consiglio è quello di utilizzare una fetta come sostituto della merenda o della colazione. Ai dolci solitamente si accompagna  uno spumante. È consigliabile scegliere vini a fermentazione naturale e, non stappare magnum o più bottiglie. Riempire mezzo calice per il brindisi è più che sufficiente. A tavola, invece, un bicchiere di rosso per tutto il pasto, senza mischiare i vini. Gli alcolici apportano anche una grande quantità di calorie che non saziano. Nei pasti non festivi del periodo natalizio, meglio astenersi del tutto.

E dopo il pranzo festivo o il cenone? Niente digiuni forzati. È bene mettere in tavola una leggera minestra o un passato di verdure, un piatto di verdura cotta o di frutta fresca a fettine. Ideali anche piatti unici a base di pasta o riso e legumi che contengono ferro, fibre e carboidrati a lento assorbimento. È consigliato anche fare il pieno di frutti ricchi di fibre come pere e kiwi, che aiutano a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali, verdure a foglie verde scuro, come spinaci e cicoria, insalata condita con olio d’oliva. Puntate su alimenti a bassa densità calorica e ricchi di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie e su frutti e ortaggi che contribuiscono alla depurazione ( crucifere, cardo, finocchi, barbabietole).

Se nonostante tutto si presentano un eccessivo gonfiore di pancia o i sintomi di un’indigestione, è utile assumere una camomilla o una tisana e porre sull’addome una borsa dell’acqua calda.

Il finocchio, la melissa, la camomilla, il cumino, la menta, e la salvia contribuiscono a mantenere la corretta idratazione corporea. Il carciofo, il rabarbaro, il mirto, il frassino, la genziana, e l’achillea sono piante ad azione digestiva.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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