Le malattie cardiovascolari sono oggi le più diffuse patologie nei paesi industrializzati. Come è noto, alimentazione scorretta, fumo, sedentarietà e stress sono considerati fattori di alto rischio. Dalle ultime ricerche emerge che però un dato inaspettato: queste cattive abitudini non sono sufficienti a determinare una malattia cardiaca. Esistono anche altri elementi, altrettanto importanti, che possono esserne causa e che hanno a che vedere con la costituzione della persona, in un’accezione psicosomatica. In tutte le culture il cuore è visto come un punto di intersezione tra mondo emozionale e mondo corporeo e il suo ritmo è messo a dura prova da sentimenti inespressi e irrigidimenti emotivi. Dunque, conoscersi, in senso profondo, acquisendo coscienza di sé, è una fondamentale forma di prevenzione, al pari di un equilibrato stile di vita. In quest’ottica, rimedi e integratori naturali sono alleati di tale consapevolezza. Il cuore è la pompa meccanica del corpo, ma anche la centralina dei sentimenti. Quasi tutte le culture tradizionali gli attribuiscono il significato di centro simbolico dell’affettività, ma anche di cardine della spiritualità e in questo senso è considerato un organo sacro. La pulsazione, in ogni cultura, rappresenta una specie di “impronta digitale” della personalità. Una forte spinta cardiaca, denota un carattere energico, volitivo, il cosiddetto uomo di polso, mentre il polso debole contraddistingue le persone delicate, dal temperamento mite.
Bianco è meglio
Un recente studio a monitorato per 10 anni il consumo di vegetali di più di 20 mila soggetti, verificando gli effetti sul sistema cardiovascolare. Frutta e verdura sono stati divisi in 4 gruppi: giallo/arancio, verde, rosso/viola e bianco. Il risultato è che frutta e verdura di colore bianco hanno un’azione protettiva superiore nei confronti dei problemi cardiovascolari.
La prevenzione è verde
Per Ecco cla prevenzione delle malattie cardiovascolari, esistono numerose erbe amiche. L’achillea è adatta in caso di tachicardia, angina, stasi venosa e ipertensione. Il biancospino ha benefici effetti sul cuore e sull’intero sistema cardiocircolatorio ed è adatto a chi soffre di arteriosclerosi, nervosismo, insonnia, ipertensione. La valeriana va bene in caso di palpitazioni. Nel caso di ipertensione lieve, causata da stress, può essere utile un rimedio omeopatico, la Tilia tomentosa.
Piangi che ti passa
Tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari ci sono lo stress e l’eccessivo impegno professionale. Ciò che fa ammalare non è solo il sovraccarico di lavoro, quanto piuttosto il fatto di svolgerlo senza passione, senza entusiasmo. Questo organo viene spesso ostacolato dalla rigidità, dalla paura di lasciarsi andare. Tutti questi sentimenti, protratti nel tempo , rischiano di indebolire e far ammalare il cuore. Cedere alle lacrime, lasciare che la tristezza fluisca nel corpo è indispensabile per la salute e la salvaguardia del cuore..
Il magnesio
Regolarizza la pressione e favorisce il rilassamento cardiaco, migliora la circolazione sanguigna e il flusso di ossigeno e sostanze nutritive. La dose giornaliera raccomandata in condizioni normali oscilla tra i 150 e i 500mg, che andrebbero assunti attraverso una dieta equilibrata, ricca di broccoli, spinaci, fagioli, farina d’avena, noci, mandorle, soia, semi di girasole.
Omega 3
Sono i grassi più amati dal nostro organismo, cioè puliscono il sangue dai trigliceridi, prevengono l’eccessiva aggregazione delle piastrine e la conseguente possibile formazione di trombi. Non solo il pesce è fonte di questi preziosi elementi. La risorsa principe è l’olio di lino: ne basta mezzo cucchiaio per fornire 3,3g. Va assunto tutti i giorni, tenendo conto che è un alimento delicato, quindi va conservato lontano da luce e fonti di calore. Va usato sempre a crudo. Inoltre 30 g di noci regalano al corpo 2g di Omega3 . Piccole quantità si trovano anche in spinaci, broccoli, lattuga, cavolo crudo oppure nei semi di soia.
Contro i radicali liberi
All’origine dei problemi circolatori spesso ci sono i radicali liberi: veri e propri killer delle strutture cellulari considerati responsabili dell’aterosclerosi nonché di tutte le malattie degenerative e dell’invecchiamento. Sono scorie che l’organismo produce naturalmente nel corso dei processi metabolici per la lavorazione delle materie prime. Il colesterolo cattivo, diventa tale quando, presente in quantità eccessive nel sangue per cause naturali o per errori alimentari, si ossida a causa dei radicali liberi, depositandosi sulle pareti delle arterie impedendo la corretta circolazione del sangue. Esiste un coenzima, il Q10, prodotto dal nostro organismo, che impedisce l’ossidazione del colesterolo. Si forma nel fegato, ma con l’invecchiamento si verifica nell’organismo una carenza. Si può assumere con l’alimentazione , ma è disponibile anche sotto forma di integratori.
Silvia Trevaini
Videonews