Oggi voglio affrontare insieme al Dottor Matteo Pacini del Centro Medico Visconti di Modrone, il narcismo, una parola molto spesso associata al sesso maschile. Ma vediamo perché.
Tra i termini psichiatrici alcuni entrano nell’uso più o meno comune per contestare i comportamenti altrui. Un vecchio esempio era “isterica” riferito alle donne e derivato dal concetto di “isteria” (manifestazioni fisiche prodotte in maniera dimostrativa per cercare di condizionare l’atteggiamento degli altri nei propri confronti).
Il corrispondente maschile è narcisista, che in origine vorrebbe dire una mente centrata sul bisogno di avere gratificazione di sé, in cui il rapporto con gli altri è un mezzo e non uno dei campi della realizzazione di sé. In altre parole, il narcisista usa gli altri e non mira a realizzarsi insieme agli altri. Il narcisismo rientra in quella serie di profili di personalità in cui appunto la persona mira ad un ruolo individuale, a soddisfare se stessa, e vive i rapporti con l’esterno come un mezzo o un problema, a seconda che si prestino o ostacolino la sua realizzazione.