Cos’è la salute? Cos’è la malattia? L’igiene naturale lo spiega…

donna_salute500La medicina da sempre si avvale di metodi basati sulla “curomania”, utilizzando terapie e farmaci (veleni) che vanno contro la nostra salute. Oltre a questo, spiega le sue azioni con termini incomprensibili e con nomi difficili da memorizzare. L’Igiene Naturale, cerca da sempre di semplificare la causa della malattia, rendendola comprensibile a chiunque. Il lettore potrà così capire le vere cause della malattia, e avendole così individuate, sarà, per lui molto semplice evitare la loro comparsa e nel caso in cui la malattia dovesse manifestarsi, egli sarà in grado di combatterla e superarla.
Ma perché vi voglio parlare di igiene naturale?  Ho conosciuto Giuseppe Tedeschi da poco, un giovane ragazzo laureato in Scienze della Salute, che mi ha colpito per  il suo desiderio di vivere in armonia con Madre Natura. “L’igiene Naturale ha fatto sì che la mia vita prendesse una direzione ben precisa, quella di dedicare parte del mio tempo nel divulgare le conoscenze e la saggezza di questa meravigliosa e naturale filosofia di vita”, mi racconta Giuseppe. Cosi oggi affrontiamo insieme a lui il primo argomento: cos’è la salute?

Non sarà l’unico , è il primo infatti degli appuntamenti mensili che ho intenzione di avere con lui.  Ma vediamo oggi cosa ci ha raccontato…

Ma allora cos’è la Salute?

È semplicemente la condizione normale degli esseri umani, la condizione in cui gli organi del nostro corpo si muovono liberamente, facilmente e in armonia. Essere sani è naturale come nascere.

Giuseppe Tedeschi

Se la salute è il risultato del funzionamento normale di tutti i nostri organi, la Malattia non è mai il risultato di un normale funzionamento. La Salute non è un’entità, ma è una condizione o uno stato di esistenza. Tutta la vita va sempre verso uno stato salutare, le necessità di vita sono poche e semplici e se queste vengono fornite e tutti gli agenti e le condizioni impedenti vengono eliminati, la Salute sarà sempre il risultato di questo sforzo per mantenere integro il sistema. La natura ha una certa abilità nel far ritornare la normalità dopo aver eliminato le forze impedenti, con questo, non vogliamo asserire che essa torna sempre alla normalità quando gli elementi ostacolati vengono rimossi, infatti, la degenerazione può raggiungere in cui la rigenerazione è impossibile.

Comunque, pensiamo che quando il risanamento è impossibile, il ritorno alla salute avverrà sempre dopo l’eliminazione delle condizioni che la ostacolano. È importantissimo sapere che una delle “Leggi della Vita” insegna che in ogni cosa vivente c’è una tendenza intrinseca a preservare la propria integrità (Legge dell’Autoconservazione), a resistere e a superare tutte le influenze malsane. È solo quando queste sono schiaccianti che riescono a distruggere la vita, ed il corpo non riesce immediatamente e completamente e senza aiuto esterno, a superare queste condizioni. Quindi, la salute è l’espressione costante della vita animale (e organica), sempre quando le condizioni naturali degli animali non vengono alterate.

Come affermato prima, la salute è la normalità, la malattia è la variazione di questa normalità e rappresenta uno sforzo, da parte dell’organismo, per superare o distruggere le condizioni avverse imposte. Quindi, la malattia non è un mostro cattivo che ci vuole far ammalare (come siamo abituati a pensare), ma semplicemente la valvola di sicurezza della natura.

Facciamo alcuni esempi: Gli starnuti e la tosse non sono altro che espirazioni esagerate e il loro scopo è quello di espellere dai canali di respirazione le sostanze irritanti e ostruttive, la diarrea non è nient’altro che un eccesso nel normale andamento degli intestini, mossi e controllati dalla stessa forza che è presente in condizioni normali. Queste non sono altro che eccessi di una normale funzione fisiologica, effettuati con lo stesso potere e lo stesso meccanismo di una espirazione normale, quindi un raffreddore, non è altro che un eccesso della normale funzione della membrana mucosa del naso e della gola, un processo vitale e di purificazione/eliminazione vicariante e rappresenta uno sforzo delle superfici mucose per compensare la deficienza del potere funzionale in alcuni degli organi di depurazione. Allo stesso modo una febbre non è altro che un aumento della temperatura corporea ed è prodotta dallo stesso calore che ci dà la nostra temperatura normale. Il dolore non è altro che una sensazione esagerata che dipende dalla stessa forza delle sensazioni normali. L’infiammazione è quindi, un processo benefico, è una progressione ordinata che si sviluppa in cinque stadi: incubazione, l’aggravamento, la distruzione, l’indebolimento e la ricostruzione. È un fenomeno caratteristico della vita e assolutamente irreplicabile nella morte. Questi fatti dimostrano pienamente che la febbre, dolore, la tosse, la diarrea, il raffreddore ecc. sono usati per descrivere dei sintomi, sono fenomeno vitali e dimostrano, in conclusione, che la malattia non presenta delle entità o fattori se non quelli che mantengono la vita, in generale e in particolare. Possiamo percepire in modo semplice che i sintomi della malattia dipendono dalla stessa forza e dalle stesse funzioni che producono i sintomi della salute. La forza della salute è uguale alla forza della malattia, la legge di una è anche la legge dell’altra, ed entrambe, sono leggi della vita. In assenza di vita non sono presenti né i sintomi della salute né i sintomi della malattia. La cancrena è un sintomo della morte.

La forza del movimento vitale è la forza vitale, sia che il movimento sia normale o anormale, e la forma peculiare del movimento dipende dalla condizione e dall’occasione in cui si manifesta. Quindi, se la forza della salute e quella della malattia sono uguali, abbiamo salute o malattia, dipendenti comunque dalle condizioni in cui opera la forza vitale. L’autoconservazione è la prima Legge del movimento vitale, così troviamo che la malattia non è un’entità né una condizione, ma un processo vitale per auto difendersi. La malattia, come tutti gli altri processi naturali, è lecita e regolata e tende alla guarigione. È una guarigione, un processo di purificazione. La malattia acuta rappresenta una crisi negli affari dell’organismo, un’azione violenta contro l’influenza della malattia. È una crisi di guarigione. La malattia cronica rappresenta uno sforzo dell’organismo per adattarsi alle condizioni avverse che non è riuscito a superare o a distruggere. L’organismo non riesce a superare questa condizione perché:

  • è esausto;
  • l’influenza della malattia è troppo grande;
  • il trattamento per sopprimerla è ostacolato.

L’adattamento a questa condizione può arrivare in un secondo tempo, altrimenti sopravverrà la morte. Anche nelle malattie croniche spesso si verificano crisi. Una crisi è uno sforzo, da parte della natura o della forza naturale del sistema per liberarsi di alcuni tessuti malsani o per espellerli attraverso sbocchi naturali del sistema, come i reni, intestini, la pelle ecc. il vaiolo, il morbillo e molte altre malattie dimostrano questo.

Queste crisi assumono varie forme e vengono chiamate dai medici con i nomi di diverse malattie, queste crisi possono verificarsi senza una esposizione sbagliata o un grave errore nell’alimentazione, ecc. ma possono anche essere causate da questi fattori esterni. Nel primo caso, la forza vitale o la natura, come spesso viene chiamata, si scontra con la malattia per la stessa ragione e nello stesso modo in cui si scontra in seguito all’esposizione di fattori esterni. Nel secondo caso, i fattori esterni sono considerati come la famosa goccia che fa traboccare il vaso e si muove dentro la malattia, ultima goccia necessaria all’organismo per raggiungere il punto di rottura. Un movimento acuto contro un’influenza malsana, una malattia acuta o una crisi, sono allora un movimento vitale non comune per l’autodifesa. Tuttavia se dovuto alle ragioni già descritte, il corpo non riesce a superare o a distruggere le condizioni poco naturali o malsane che gli sono state imposte, allora per auto-difendersi, è obbligato adattarsi il più possibile a quella condizione. Una legge del rapporto vitale, la Legge dell’Adattamento Vitale dice: “Il corpo si abitua all’uso del tabacco, alcool ecc. fino a quanto gli è possibile, ma questo non vuol dire che le sostanze non indeboliscano lentamente e gradualmente la costituzione e, alla fine, portino alla malattia e alla morte. Allo stesso modo le condizioni innaturali e malsane imposte al sistema, che non è riuscito a superare ma alle quali si è dovuto adattare, insidiosamente e gradualmente lo indeboliscono e lo portano alla malattia cronica”. Se il corpo attraverso una crisi, riesce a superare la malattia, allora la salute è il risultato della malattia, ma se non ci riesce senza peraltro essere distrutto da questa malattia, è obbligato a ritornare allo stato abituale e a sopportare la condizione il più possibile. Questo ci porta alla malattia cronica, dove periodi di crisi sono molto comuni, assumono forme diverse come: foruncoli, eruzioni, diarrea, sudore, perdita di sangue, urine scure, febbri ecc. Nelle condizioni normali di vita, dove vengono eliminate le cause di indebolimento e a poco a poco, l’organismo riprende forza, il corpo spesso acutizza gli sforzi per l’eliminazione di queste condizioni. Le crisi di solito durano fino a quando le cause della malattia sono state ridotte fino a un limite di tolleranza e questo limite varia da individuo a individuo e secondo le condizioni individuali. In questo modo, più grande è la vitalità posseduta dall’individuo, minore sarà la tolleranza di tessuti malsani da parte del sistema e, dato che la vitalità aumenterà a poco a poco con la malattia cronica, anche il limite di tolleranza aumenta fino alla crisi. Le crisi, quindi, sono molto comuni durante il processo di guarigione da condizioni croniche, ma non sono assolutamente essenziali per ogni caso di guarigione.

Molte volte le crisi sono spesso forzate da un trattamento duro, in quelle istituzioni dove si ignorano le capacità della natura, sembra prevalere l’idea che più il corpo è torturato più velocemente guarisce, non è cosa strana per un paziente con poca resistenza arrivare ad una crisi. Ad esempio in molti casi un digiuno prolungato può sostituire la crisi, sebbene capiti spesso che durante questi digiuni, le crisi di guarigione sono frequenti. Non c’è nessuna differenza nella natura essenziale delle crisi di guarigione e le crisi di malattia. La crisi da guarigione si forma in condizioni in cui le forze vitali sono potenti ed inizia volontariamente la pulizia del corpo, anche se non esiste un pericolo immediato per la vita, in questo caso l’organismo è aggressivo. Le crisi di malattia si formano in condizioni in cui la malattia è abbastanza grave da costituire un pericolo immediato per la vita. L’organismo è obbligato a compiere questa pulizia, è sulla difensiva. Entrambe le crisi tendono alla guarigione, sono essenzialmente lo stesso processo, la stessa cosa.

Cos’è la malattia? La malattia è sempre la conseguenza di un disturbo nelle condizioni di vita naturale e animale, ed è un’espressione amichevole da parte del sistema per fare uno sforzo per eliminare le condizioni e le sostanze mediche della salute. C’è sempre una tendenza nella vita alla salute. Qualsiasi metodo di aiuto ai malati, realmente razionale e naturale, si occuperà da una parte di cercare o eliminare qualsiasi elemento dell’ambiente che possa essere di ostacolo alla guarigione o che possa produrre malattia, e dall’altra, di favorire le condizioni di riposo, calma, calore, cibi, esercizio, luce acqua, aria, ecc. richieste nella lotta per la salute. Questa è la vera arte della guarigione, la natura non ne ha mai date altre, né Dio potrà darne altre senza cambiare tutte le leggi dell’universo ed annullare tutti i suoi attributi.

Termino l’articolo con le parole del Dr. Herbert M. Shelton:

La Salute è il più grande ed alto desiderio di quest’epoca. Quello di cui ha bisogno la gente è una conoscenza precisa, essenziale e pratica delle sue condizioni, delle circostanze che portano alla malattia, e del modo di rimuovere senza incorrere in qualcosa di peggio, rifiutando, quindi, tutti i veleni conosciuti nel campo medico con il nome di “medicinali”, perché inutili e dannosi. 

La Salute è una condizione naturale della vita e la sua realizzazione dipende interamente dall’osservanza delle sue Leggi e condizioni. Le esigenze di vita sono poche e semplici, e se vengono osservate e se vengono rimosse tutte le influenze negative, il risultato sarà sempre la Salute, in virtù di uno sforzo innato nell’organismo vivente per conservare la sua integrità funzionale e strutturale. La Salute generale di un organismo consiste nello sviluppo pieno e nell’attività vigorosa di tutte le sue parti, in quanto esso è un insieme di organi collegati tra di loro e ognuno lavora per il benessere di tutto l’insieme. Sembra che la Natura abbia fatto del suo meglio per concedere a tutti gli esseri viventi una salute forte e permanente. Li ha creati per tenerli in salute e li ha riforniti di una quantità meravigliosa di energia. La materia vivente non può che essere salutare se sono presenti le condizioni di salute; ma, sta all’uomo mettersi nelle condizioni salutari e rimanerci per non subire danni di nessun tipo. E’ bene, quindi, affidarsi alle Leggi che governano le operazioni interdipendenti degli organi, e non agli interventi chirurgici, o a mezzi farmaceutici che ostacolano le funzioni di uno o più organi. Questa è la Strada della Vita. La vera Salute non viene dai medicinali, né dai vaccini, né dalle terapie, ma è collegata indissolubilmente agli obblighi e ai doveri di un ordine più alto e più generale e ad un comportamento più nobile della somministrazione fiduciosa di prodotti farmaceutici. Anche voi potete godere di una buona Salute, osservando le Leggi della Vita, le Leggi dell’Igiene”.

 

(Tratto dagli scritti di Herbert M. Shelton e J. H. Tilden)

 

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Silvia Trevaini

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