Il LinfoTaping

Il LinfoTaping consiste nell’applicazione di un nastro adesivo elastico (tape) sulla cute, con effetto decompressivo. Il LinfoTaping è una tecnica innovativa per il trattamento di linfedemi, ematomi, cicatrici, dolori articolari, rigidità e affaticamento muscolare, inestetismi cutanei e depositi localizzati di grasso, cellulite, situazioni di congestione e malfunzionamento del sistema vascolare e linfatico. Il LinfoTaping è una tecnica ideata e sviluppata da David Blow, fondatore e presidente dell’Istituto di Taping NeuroMuscolare che ha la propria sede principale a Roma dal 2003. Oggi ne parliamo insieme a Roberto Caprile, presidente di Prosperae, l’ente formazione massaggiatori, che quotidianamente forma massaggiatori professionisti.

Con questo termine si indica altresì l’utilizzo della tecnica denominata “Taping neuromuscolare” (TNM) in ambito linfologico.  Tape è il vocabolo inglese che traduce il sostantivo italiano “cerotto”; infatti questa metodica si basa sull’utilizzazione di un cerotto in tessuto (cotone) adesivo, che viene applicato sulla cute pulita e (almeno parzialmente) depilata. È  importante sottolineare che il TNM non è impregnato e, di conseguenza, non rilascia, nessuna sostanza o farmaco, ma stimola i naturali processi di guarigione dell’organismo, agendo per effetto meccanico. Il TNM viene applicato lungo un percorso ben preciso, muscolare, tendineo o cutaneo secondo i fisiologici deflussi linfatici, al fine di “creare spazio” a livello interstiziale. Il Linfotaping garantisce libertà di movimento, ben si combina con altre tecniche (come il Linfodrenaggio manuale secondo Vodder), esplica un effetto drenante 24 ore su 24, si può utilizzare nell’ambito riabilitativo anche durante la fase acuta, si applica sopra e lungo il decorso delle vie linfatiche incrementandone il funzionamento, si attiva con il movimento e previene un’eccessiva congestione. Il tape può essere lasciato in loco per 4 / 5 giorni fino ad un massimo di una settimana; è generalmente ben tollerato, di rado provoca reazioni, come prurito e/o arrossamento, dovuti all’ostruzione dei pori: in tal caso è sufficiente rimuoverlo. Pur potendolo considerare una tecnica di bendaggio, questo nuovo approccio terapeutico non dà compressione di cute, fasce o muscoli e, di conseguenza, non limita o riduce il movimento, né ostacola il fisiologico defluire di sangue e linfa. Il TNM svolge effetto drenante e, al tempo stesso, analgesico. La sua efficacia è attivata dal movimento, che “fa grinzare” il cerotto.Le grinze, associate alla particolare maniera “ad onde” in cui la colla è spalmata sul tape, producono circonvoluzioni ed inducono un effetto di decompressione della cute e delle strutture vascolari che in essa si trovano, migliorando il microcircolo e stimolando i meccanorecettori recettori del contatto), antagonisti dei nocicettori ( recettori del dolore ).

I VANTAGGI DI QUESTA TECNICA SONO MOLTI:

-Migliora la circolazione sanguigna e aumenta il drenaggio linfatico grazie a uno stimolo bio-meccanico;

-Rieduca la motilità del vaso linfatico ripristinandone l’automatismo – soprattutto negli edemi recenti;

-Esercita un apprezzabile effetto vagotonico o antistress, in quanto, trattandosi di stimoli bio-meccanici leggeri, lenti e ripetuti, si sollecita il sistema nervoso vegetativo con effetto rilassante.

 

In sostanza, il LinfoTaping, con la sua azione continuativa di modifica della pressione locale, esercita un effetto benefico sulla microcircolazione, migliorando la vascolarizzazione e l’ossigenazione delle cellule e dei tessuti, incrementando il drenaggio linfatico e riducendo la congestione e il dolore, con effetto rigenerante del tessuto cutaneo e connettivale. Il LinfoTaping può essere applicato come sostegno del drenaggio linfatico manuale (Linfodrenaggio Manuale) procedimento terapeutico principale, applicandolo: dopo una terapia manuale, prima, durante, in alternativa, al di sotto di un bendaggio compressivo, prossimale a un bendaggio compressivo o in alternativa al bendaggio compressivo.

APPLICAZIONE

L’ancoraggio del tape non deve mai essere applicato sulle stazioni linfonodali poiché genererebbe una certa compressione, ma al di sopra di esse al fine di ottenere una sorta di effetto di suzione verso la stazione linfatica tributaria della zona in oggetto. Alle estremità non si deve esercitare nessuna trazione. Per aumentare l’aderenza è consigliabile arrotondare i margini e ridurre al minimo indispensabile il contatto con il lato adesivo da parte delle dita di chi lo applica. La cute del paziente sarà asciutta e pulita, possibilmente depilata e detersa senza l’uso di alcool. Nell’ambito linfatico, solitamente si deve procedere all’applicazione posizionando la zone interessata in massimo allungamento muscolare ( naturalmente rispettando i limiti fisiologici e la possibilità di escursione articolare del paziente ) o, dove questo non sia possibile, trazionando la pelle in direzione opposta rispetto alla direzione di applicazione del cerotto. Il tape esercita un’azione traente sulla cute e sulle fibre collagene in essa presenti, tali fibre sono in relazione con le fibrille di ancoraggio che mantengono pervio il lume dei capillari linfatici. Ne deriva lo scostarsi delle cellule endoteliali che costituiscono la parete degli stessi ed il conseguente ingresso del carico di pertinenza linfatica nel sistema linfatico. È ottimo anche l’effetto sulle cicatrici, sia in presenza di ipertrofia e cheloidi, che in caso di cicatrici particolarmente infossate, anche in presenza di aderenze e retrazioni.

 

trevaini50Silvia Trevaini

VideoNews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *