Il cavolo nero: il miglior alleato per vivere in salute

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Un ortaggio particolarmente resistente al freddo, e che non dovrebbe mancare in un orto a dicembre, è il cavolo nero di Toscana. Conosciuto e usato da secoli in tutta Europa, il cavolo nero è apprezzato sia per i suoi utilizzi in cucina che per le sue innumerevoli proprietà benefiche. Introdotto agli inizi del 600 a.C da nomadi celtici che lo importarono dall’Asia Minore, i suoi primi utilizzi risalgono all’epoca degli antichi greci, quando grandi maestri come Ippocrate, Galeno e Catone lo usavano quotidianamente traendone molti vantaggi. Il cavolo nero è un ortaggio umile, ma la ricerca gli ha riconosciuto dei super poteri. La varietà con le foglie allungate e di colore scuro, molto utilizzata in Toscana per la classica ribollita, è un vero concentrato di principi attivi che promuovono la salute e la longevità. Assicurarsi una ricca dose di cavolo nero, ad esempio, aiuta a contrastare lo stress ossidativo e potenzia la risposta immunitaria. Se lo assumiamo per due o tre volte a settimana in questo periodo il corpo “rifiorisce”. Come tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicacee, nota anche con il nome di Crucifere, il cavolo nero svolge la sua azione benefica in particolare a livello dell’apparato gastrointestinale: è remineralizzante, protegge la mucosa gastrica, aiuta la regolarità e favorisce la rigenerazione del colon. Per questo motivo, tra l’altro, il suo consumo è stato collegato da alcuni studi a una minore incidenza di patologie e tumori a carico di stomaco e intestino. Continua a leggere