
Apple cider vinegar still life
È utilizzato da secoli come rimedio popolare per numerosi disturbi di salute. Si ottiene miscelando mele tritate con acqua e zucchero, poi lasciando il composto a fermentare e macerare. Da questa fermentazione, una parte finale del prodotto sarà composta da una sostanza chiamata acido acetico. Nonostante sia un alimento acidulo e dal sapore piuttosto classico, al contrario di prodotti più gustosi come l’aceto balsamico, l’aceto di mele è diventato incredibilmente popolare negli ultimi decenni, per il fatto che il suo utilizzo è stato messo in relazione con molti effetti positivi di salute, dall’eliminare le doppie punte dei capelli lunghi al trattamento dell’artrite fino all’aiuto nell’obesità e nel dimagrimento. Questi sono più che altro gli aspetti messi in rilievo dalle mode pubblicitarie e dai trend salutistici basati sulla mitizzazione di cibi e sostanze, sfruttati intelligentemente a livello di marketing e profitto dalle aziende alimentari. Ma vediamo la validità scientifica dei vari claim attribuiti all’aceto di mele. Continua a leggere



Si chiama «Dry January», letteralmente «gennaio a secco», il mese di purificazione dagli alcolici dopo gli stravizi delle feste natalizie, che è diventata una vera tendenza nei Paesi anglosassoni. Si stima che dal 24 dicembre al 6 gennaio si possa aumentare di oltre 2 kg ingerendo fino a 20.000 kcal tra cenoni, pranzi, brindisi e festeggiamenti vari. Benefici per la salute e per il sistema immunitario, il miglioramento della qualità del sonno e di conseguenza della quantità di energie: sono solo alcuni tra i principali vantaggi che si possono trarre da questo periodo “a bocca asciutta”; e questi saranno maggiori se alla fine del mese si rivaluteranno le proprie abitudini di consumo e il rapporto con l’alcol. Chi poi ha come obiettivo la perdita di peso o il mantenimento di quello attuale, tutto dovrebbe fare, fuorché bere. L’alcol non è un alimento: è un blando tossico epatico che crea dipendenza in quanto stimola i centri di ricompensa del sistema dopaminergico al pari di altre droghe. Ovviamente è la dose che fa il veleno. L’eccesso di alcol non genera solo tossicità epatica, ma fa ingrassare, non tanto per il suo contenuto calorico, ma perché aumenta la resistenza insulinica, attraverso un meccanismo complesso che qui di seguito cercheremo di descrivere. L’alcol, a differenza di una qualsiasi bevanda zuccherata, non scatena immediatamente la risposta insulinica, in quanto lo zucchero è completamente trasformato dalla fermentazione. Chi pensa che il consumo di alcol faccia ingrassare per il suo alto contenuto calorico è fuori strada. Vediamo perché. 