SHATAVARI, pianta dei 100 mariti!

Rimedio della tradizione Ayurvedica, Shatavari rientra nella categoria dei rimedi Rasayana, la cui filosofia è incentrata sul ringiovanimento e sulla longevità, sulla lunga vita. Sebbene il suo nome scientifico sia Asparagus racemosus, Shatavari viene comunemente definita tramite il curioso epiteto «pianta dei 100 mariti», in quanto la sua azione coinvolge l’apparato riproduttivo femminile e le disfunzioni psichiche ad esso correlate. Ne parliamo con Giulia Giuntoli, Naturopata, specializzata in Fitoterapia presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica SIMO di Milano.

Salvo allergie specifiche, gravidanza, fibrosi cistica, affezioni renali, problemi cardiaci e tumori ormonosensibili, questa straordinaria pianta adattogena opera in perfetta intesa con la femminilità vissuta in modo distorto. Infatti, Shatavari riesce a intervenire in modo dolce, procurando rilassatezza e umidità alla donna affetta da malesseri come endometriosi, infertilità, diminuzione o assenza della libido e problemi legati al ciclo mestruale – menopausa compresa. Al contempo essa tonifica le pareti dell’utero, ma agisce anche su dispepsia e ulcere gastriche. In aggiunta, favorisce la montata lattea per le puerpere. È interessante come, nella maggior parte dei casi, le patologie ginecologiche siano correlate a ferite dell’anima subite – in passato o nel presente – da persone di sesso maschile. Ad esempio, la donna tradita può trasformare il dispiacere in un divieto all’amplesso, causando inconsapevolmente patologie che rendono difficile l’azione stessa da un punto di vista fisico. Un endometrio ispessito, invece, può rivelare anni di cuore indurito, di rifiuto inconscio alle gioie del sesso. Similmente, un’infertilità idiopatica – cioè senza causa nota – è una sorta di autopunizione per aver subìto torti dall’altro sesso. Un ciclo mestruale doloroso, con grumi di sangue eccessivi, denota un fegato rabbioso, un livore disturbante, un perdono che deve essere ancora compiuto. Analogamente, una sindrome premestruale con dolore insopportabile è ancora imputabile a rabbia repressa, a qualcosa che contorce la parte organica più intima. Oppure l’immensa tristezza che contraddistingue i giorni “rossi” viene esasperata dalla variazione ormonale tipica del ciclo. Infine, il calo o addirittura l’assenza della libido – disturbo piuttosto frequente, è prevalentemente causato da obsoleti retaggi culturali trasmessi dai padri padroni o da partner poco amorevoli. Shatavari consente un dolce abbandono alla gioia della relazione amorosa, sia con l’eventuale partner che con sé stesse. Essa ammorbidisce l’animo e infonde serenità fisica, una sorta di benessere che favorisce il desiderio sessuale, le coccole, i giochi amorosi.

La pianta proviene da zone temperate e tropicali, e le sue proprietà terapeutiche sono concentrate nelle radici. Si può acquistare nelle parafarmacie, erboristerie o anche online, previo parere del medico curante.

trevaini50Silvia Trevaini

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