Quando si ha ritenzione idrica, invece di venire correttamente smaltiti e rimossi dal sistema linfatico e venoso, i fluidi (e anche le tossine che sono trasportate da essi) vengono trattenuti nei tessuti, dove generano ristagni ed edemi. È un problema che può essere generalizzato, se riguarda tutto l’organismo, oppure localizzato in parti specifiche del corpo. Le cause che innescano questo “malfunzionamento” del nostro sistema di drenaggio sono davvero varie e diverse. Può essere un effetto secondario di qualche patologia, come insufficienza renale o ipotiroidismo: per questo, se il problema è cronico e intenso, è senz’altro utile consultare il proprio medico. Più spesso la ritenzione idrica è una conseguenza della sindrome premestruale, dell’assunzione di alcuni farmaci (tra cui la pillola anticoncezionale), di un’intolleranza alimentare trascurata, o di una dieta sbilanciata ricca di sodio e cibi confezionati. La strategia anti-ritenzione idrica non può che iniziare dalla tavola, arricchendo la dieta di potassio, che, è il minerale sgonfiante per eccellenza perché estrae i liquidi in eccesso dai tessuti.
Favorisce la diuresi ed elimina la ritenzione idrica
Il 98% del potassio corporeo si trova all’interno delle cellule. La sua maggiore localizzazione è nei muscoli e nello scheletro, ma è presente in quantità significative anche nel sistema nervoso centrale, nell’intestino, nel fegato, nei polmoni e nella cute. Questo minerale assicura la regolare contrazione muscolare (compresa quella del cuore), partecipa al corretto funzionamento dei reni e delle ghiandole surrenali, contribuisce a molte reazioni enzimatiche, alla sintesi proteica e al metabolismo dei carboidrati, migliora la risposta del sistema nervoso e agisce in sinergia con il sodio per conservare l’equilibrio acido-base dell’organismo e per prevenire l’accumulo di liquidi. Il potassio svolge un ruolo diametralmente opposto a quello del sodio: il primo rilascia l’acqua mentre il secondo la trattiene e l’assorbe. Per questo se il potassio è carente, aumenta la concentrazione di sodio e di conseguenza il ristagno di liquidi negli spazi extracellulari. E si tende così a gonfiarsi di più. Una carenza di potassio nel corpo ha anche un’altra conseguenza importante che incide sulla tendenza a mettere su peso, ovvero aumenta la produzione di insulina e alza la glicemia, due fattori che contribuiscono ad accumulare adipe nelle cellule. L’insulina riduce le riserve di potassio sia perché favorisce l’ingresso del potassio nelle cellule, allontanandolo così dal sangue e dai tessuti extracellulari, sia perché aumenta la secrezione di aldosterone (ormone sodio-ritentivo che, oltre a trattenere sodio nei tessuti, porta a un peggioramento della ritenzione idrica). L’aldosterone a livello renale aumenta il riassorbimento di sodio e acqua nel sangue, causando allo stesso tempo l’escrezione (eliminazione urinaria) di potassio (per mantenere l’equilibrio elettrolitico). Questo fa crescere il volume del liquido extracellulare nel corpo, che a sua volta alza anche la pressione sanguinea.
Fabbisogno di potassio
Il fabbisogno giornaliero varia leggermente in base al sesso e all’età; per gli adulti è in media di circa 3 g al giorno. Il contenuto corporeo totale di potassio varia da soggetto a soggetto, essendo prevalentemente concentrato nelle fibre muscolari scheletriche: sarà quindi maggiormente presente nei soggetti con un buon tenore muscolare piuttosto che nei soggetti in forte sottopeso o obesi.
Chi fa sport ne ha più bisogno
Chi svolge un’intensa e costante attività sportiva, ha bisogno di una di una maggiore quantità di potassio, poiché ne espelle più della norma attraverso il sudore. Quando si fa esercizio fisico, infatti, soprattutto se si svolgono esercizi prolungati e ripetuti, il potassio contenuto nel tessuto muscolare fuoriesce e la quantità di questo minerale concentrata nel plasma aumenta. Anche chi suda più della norma a causa del clima caldo ne ha di solito bisogno in dosi maggiori, perché tende a eliminarne in eccesso. In generale, a tutti noi durante i mesi più caldi serve una maggiore scorta quotidiana di potassio.
Dove si trova il potassio
Il potassio è un elemento essenziale presente praticamente in ogni alimento, ma maggiormente presente in quelli di origine vegetale. Essendo un minerale essenziale, deve essere assunto quotidianamente e in quantità sufficienti, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo. Il potassio è presente praticamente ovunque, ma gli alimenti che ne sono particolarmente ricchi sono: crusca di grano, fichi secchi, ceci secchi, albicocche disidratate, fagioli, noci, patate, spinaci, valeriana, avocado, kiwi, cavoletti di Bruxelles, banane. Il potassio può essere assunto anche sotto forma di integratori naturali alimentari o fitoterapici, utili per la ritenzione idrica e per la prevenzione dei calcoli renali.
Linfa di betulla per un’azione detox
Per ricaricarsi di potassio e, al tempo stesso, favorire la depurazione dell’organismo, si può ricorrere all’aiuto della linfa di betulla. Questa preziosa sostanza è tratta dalla betulla bianca. La linfa si estrae poco prima dell’inizio della primavera, prima che cominci la fioritura, eseguendo incisioni sul tronco, in cui si inseriscono tubicini che fanno scorrere il liquido in contenitori. L’opera di depurazione e drenaggio svolta da questa pianta è in grado di eliminare gonfiori e ristagni localizzati soprattutto alle gambe, di favorire la riduzione della cellulite, di contribuire ad “asciugare” i cuscinetti.
Silvia Trevaini
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