Le castagne sono un frutto originario dell’Asia Occidentale e dell’Europa meridionale, appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Sono stati coltivati per la prima volta in Cina, Giappone e Corea, e poi sono stati introdotti in Europa dai Romani. Le castagne sono diventate una parte importante della dieta di molte culture, sia per il loro valore nutrizionale che per il loro uso in cucina. Questo frutto ha una lunga tradizione nella cultura popolare. In molte culture, sono state associate a festività e celebrazioni, come la raccolta delle castagne in autunno e il consumo di castagne arrosto durante le feste invernali. Inoltre, esistono molte leggende e miti legati alle castagne.
Ad esempio, in alcune culture, sono state considerate come simboli di prosperità e di buona fortuna.
Dal punto di vista nutrizionale, sono ricche di carboidrati complessi, fibre alimentari, vitamina C e potassio. Inoltre, sono anche ricche di vitamine del gruppo B, come la vitamina B6 e la vitamina B12. Le castagne sono anche una buona fonte di minerali come il ferro, il calcio e il magnesio. Dal punto di vista dietetico, sono un’ottima scelta per coloro che cercano di perdere peso o per coloro che vogliono mantenere una dieta equilibrata. Sono a basso contenuto di grassi e calorie, ma sono ricche di carboidrati complessi e fibre alimentari, che possono aiutare a mantenere un senso di sazietà e a evitare gli sbalzi di zucchero nel sangue. Inoltre, sono anche ricche di antiossidanti e di vitamine e minerali essenziali, che possono aiutare a prevenire le malattie croniche. Tuttavia, ci sono alcune precauzioni da prendere quando si consumano. Ad esempio, possono causare reazioni allergiche in alcune persone, soprattutto in quelle con allergie al nichel e alle arachidi. Inoltre, possono causare problemi digestivi, come diarrea e dolori addominali, se consumate in grandi quantità.
In cucina, le castagne sono utilizzate in molte preparazioni, sia dolci che salate. Le castagne arrosto sono una prelibatezza tradizionale in molte culture, mentre la farina di castagne è utilizzata per preparare pasta, pane e dolci. Inoltre, sono utilizzate anche per preparare salse, marmellate e composte, e sono spesso utilizzate come accompagnamento per carni e pesci. Una delle preparazioni più classiche delle castagne è il castagnaccio, un dolce tipico della Toscana e delle regioni limitrofe, a base di farina di castagne, acqua, olio d’oliva, zucchero e pinoli. Il castagnaccio è solitamente servito caldo, accompagnato da vino rosso o vin cotto. In alcune regioni d’Italia esiste anche una preparazione chiamata necci, una sorta di piadina o crêpe a base di farina di castagne, acqua e sale, che viene poi farcita con formaggio o marmellata di castagne. In alcune zone del Nord Italia, le castagne vengono utilizzate anche per preparare polente, sostituendo la farina di mais (vedi ricetta qui sotto). Le castagne possono essere anche utilizzate per preparare delle conserve come marmellate, oppure essiccate e utilizzate per preparare tisane o infusi. In generale, le castagne sono un alimento versatile e salutare, ricco di nutrienti essenziali e di antiossidanti. Con le giuste precauzioni e la giusta preparazione, possono essere un’ottima scelta per una dieta equilibrata e gustosa. Vediamo come abbinarle per sfruttare le loro virtù senza penalizzare la linea.
In macedonia
Gustarle in macedonia, dopo averle incise e fatte cuocere nella vaporiera per quindici minuti, consente di assorbire tutti i loro principi attivi, fra cui l’acido folico fondamentale per la formazione dell’emoglobina (trasporta ossigeno nei tessuti). Abbinate alle arance consentono di fare il pieno di vitamina C che favorisce l’assorbimento del ferro. La macedonia di castagne è lo spuntino ideale per gli studenti o per chi pratica sport in cui è richiesto anche impegno mentale perché le castagne sono ricche di fosforo, selenio, zolfo, minerali che riattivano i centri cerebrali dell’attenzione e della memoria. Non solo: gli amidi e gli zuccheri contenuti sono un’ottima fonte di energia! La presenza di calcio e ferro ottimizza la trasmissione degli impulsi nervosi cerebrali attivando le capacità di apprendimento. Le vitamine E e B preservano le cellule endoteliali (rivestimento interno della membrana dei vasi sanguigni) favorendo la circolazione e l’ossigenazione cerebrale indispensabili per mantenere alta la concentrazione. Grazie alla loro quantità di magnesio combattono la stanchezza mentale.
Con riso e latte
In minestra con riso e latte le castagne. Grazie al calcio, rafforzano l’apparato scheletrico. Questo gustoso piatto non dovrebbe mancare soprattutto sulla tavola delle donne in menopausa che a causa della relativa mancanza di estrogeni tendono a perdere massa ossea. La presenza del fosforo consente un adeguato bilanciamento dei due minerali che servono alla calcificazione dell’osso. Contengono molto ferro, utile per contrastare la classica anemia da ciclo di cui spesso soffrono le ragazze in fase post-mestruale: 100 g di castagne danno circa il 10 % del fabbisogno di ferro. Il buon apporto di fibre, poi, le rende particolarmente adatte contro la stitichezza, poiché favoriscono la motilità e regolarità intestinale.
Con la pasta
I carboidrati energizzanti della pasta di farina di castagne rendono i muscoli più scattanti. Inoltre, i minerali, fra cui il magnesio e il potassio, stimolano la trasmissione degli impulsi nervosi e regolano il metabolismo del calcio, dello zinco, del fosforo che contribuiscono a ottimizzare la tonicità muscolare. Le quote proteiche delle castagne mantengono alta l’energia muscolare se mangiate dopo un allenamento.
Frullate con i mirtilli
Recenti studi lo confermano: gli acidi grassi “buoni” delle castagne e dei mirtilli, per la quasi totale assenza del colesterolo cattivo (Ldl), equilibrano i livelli di trigliceridi, riducendo la formazione di placche aterosclerotiche che ostacolano la circolazione del sangue. Il potassio delle castagne e gli antociani dei mirtilli poi, consentono di regolarizzare la pressione sanguigna mostrando un’azione protettrice nei confronti del cuore e del sistema circolatorio. Le vitamine B e i minerali fra cui fosforo, potassio, magnesio contenuti nei mirtilli contribuiscono a ottimizzare l’ossigenazione del sangue e a incrementare la produzione dei globuli rossi che transitano anche nei vasi sanguigni più piccoli, favorendone l’ossigenazione e ottimizzando la microcircolazione.
Silvia Trevaini
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