Contro la depressione, rimettiti in viaggio

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La depressione è una condizione che, in un modo o nell’altro, ha toccato molti di noi, che sia in prima persona o attraverso le esperienze di chi ci circonda. È uno stato mentale e fisico che crea una barriera quasi insormontabile, impedendo il recupero e il ritorno al benessere. Quando si è depressi, ciò che manca è una prospettiva futura: anche la pianificazione del giorno successivo diventa un’impresa difficile. Questo impedimento non riguarda grandi obiettivi a lungo termine, ma piuttosto la capacità di creare e coltivare progetti per il breve termine, siano essi il piano per il pomeriggio, la sera o la settimana a venire. Tale visione di progresso e sviluppo è essenziale per il nostro equilibrio psicologico e per il nostro benessere. Sebbene sia importante vivere il momento presente, la nostra mente ha bisogno di ancorarsi anche al futuro per sentirsi viva e dinamica. L’incapacità di proiettarsi in avanti, anche solo di qualche giorno, porta a una sensazione di stagnazione, come se la vita fosse priva di direzione e significato. La depressione non è solo una perdita di energia e di motivazione; è una perdita di scopo. Spesso, questo stato mentale ci intrappola in un ciclo di pensieri sul passato, che porta a rimuginare su eventi già accaduti, lasciando il presente vuoto e il futuro inaccessibile. Tuttavia, è proprio questo “movimento” verso il futuro, anche con piccoli passi, che può aiutare a rompere questo ciclo vizioso.

Come sbloccare il divenire

Una domanda ricorrente è perché alcune persone cadono nella depressione mentre altre, di fronte alle stesse circostanze, riescono a mantenere un equilibrio emotivo. Ad esempio, la perdita del lavoro, un evento profondamente destabilizzante, può rappresentare per alcuni un colpo alla loro identità e ai loro sogni. Tuttavia, anche chi ha una carriera apparentemente soddisfacente può sperimentare una forma di vuoto se manca un genuino senso di realizzazione e vitalità. Questo concetto si applica anche alle relazioni. Una coppia può gradualmente perdere i propri sogni comuni e cadere in uno stato di depressione, anche se nessuno dei due partner lo ammette apertamente. Allo stesso modo, una coppia che ha realizzato tutto ciò che desiderava può sentirsi bloccata, incapace di trovare nuove sfide e prospettive. È quindi essenziale capire che il benessere non deriva dal raggiungimento continuo di obiettivi, ma piuttosto dal percorso stesso: è il “viaggio” verso l’ignoto, verso nuove esperienze e idee, che ci fa sentire vivi e motivati.

Il potere del viaggio per la mente

Adottare una “mentalità di viaggio” significa intraprendere piccoli spostamenti, fisici o mentali, verso qualcosa di nuovo. Questo può significare pianificare una gita di un giorno, un weekend fuori porta o anche esplorare un nuovo hobby o un interesse culturale. L’importante è allontanarsi dallo stato di stallo, creando un movimento che rilanci l’energia e riporti vitalità all’esistenza quotidiana. Questi piccoli viaggi verso il futuro, che siano fisici o metaforici, hanno un impatto profondo sulla nostra salute mentale. L’atto di pianificare e di anticipare un’esperienza nuova stimola il rilascio di neurotrasmettitori come la serotonina e la dopamina, cruciali per la regolazione dell’umore. L’effetto positivo che un viaggio, anche breve, può avere sulla mente è spesso paragonato, per efficacia e durata, a quello di alcuni farmaci antidepressivi, ma senza gli effetti collaterali. In fondo, viaggiare, sperimentare e cercare il nuovo è parte della nostra natura umana.

Viaggiare nel mondo post-pandemia

Con la pandemia di COVID-19, la possibilità di viaggiare è stata drasticamente limitata, e questo ha avuto un impatto significativo sul benessere mentale di molte persone. I lockdown prolungati e la riduzione delle interazioni sociali hanno intensificato i sintomi di ansia e depressione in una grande parte della popolazione. Tuttavia, con il progressivo ritorno alla normalità e la ripresa del turismo, sempre più persone stanno riscoprendo l’importanza del viaggio come mezzo per ristabilire un equilibrio emotivo. Anche brevi fughe verso la natura o esplorazioni di città vicine possono offrire quella pausa necessaria dalla monotonia quotidiana, favorendo il rilascio di stress accumulato. Inoltre, molte ricerche recenti hanno confermato che viaggiare, soprattutto in luoghi naturali, ha un effetto terapeutico misurabile sulla salute mentale. Il contatto con la natura, il movimento fisico associato al camminare e l’esposizione a nuovi paesaggi hanno dimostrato di ridurre significativamente i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e di migliorare l’umore generale. Questo tipo di “terapia del viaggio” è diventato particolarmente rilevante nel contesto post-pandemia, in cui sempre più persone cercano modi naturali e sostenibili per recuperare il benessere psicofisico.

L’importanza del viaggio interiore

Se il viaggio fisico può essere limitato da circostanze esterne, come durante la pandemia, il viaggio interiore rimane sempre accessibile. Pratiche come la meditazione, la mindfulness e lo yoga offrono strumenti potenti per esplorare il nostro mondo interiore e per coltivare una connessione profonda con noi stessi. Queste pratiche, ormai ampiamente riconosciute per i loro benefici sulla salute mentale, permettono di viaggiare “dentro” di noi, scoprendo nuove parti della nostra psiche e sviluppando una maggiore consapevolezza e accettazione del presente. L’adozione di una routine di meditazione o mindfulness può essere particolarmente utile per chi lotta con la depressione, poiché queste tecniche aiutano a spezzare il ciclo di pensieri negativi e a riportare l’attenzione al presente. Non solo queste pratiche possono essere integrate nella vita quotidiana, ma possono anche essere combinate con piccoli viaggi fisici, come passeggiate meditative in natura o ritiri di yoga, per amplificare i benefici sulla salute mentale.

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Silvia Trevaini

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