Ciglia e palpebre sono fondamentali per uno sguardo affascinante e seducente, ma a volte questo fascino può essere compromesso da piccole infiammazioni che si sviluppano tra le ciglia, causando arrossamento e disagio. Questi disturbi sono spesso riconducibili a malattie delle palpebre come orzaioli, calazi e blefarite. Si tratta di infezioni temporanee che colpiscono le ghiandole situate vicino alle ciglia e sono spesso scatenate da infezioni batteriche, allergie ai cosmetici o periodi di stress intenso.
L’orzaiolo
L’orzaiolo è un’infezione dolorosa che interessa le palpebre, manifestandosi con una piccola protuberanza rossa e piena di pus. Esistono due tipologie di orzaiolo: interno, quando l’infiammazione colpisce le ghiandole di Meibomio, ed esterno, quando riguarda le ghiandole sebacee delle ciglia. L’orzaiolo è spesso causato da batteri come lo Staphylococcus aureus e può essere una conseguenza della blefarite cronica. L’igiene personale è un fattore determinante: l’uso di asciugamani contaminati, cosmetici scaduti o una cattiva pulizia delle mani e del viso può facilitare lo sviluppo dell’orzaiolo. Il trattamento dell’orzaiolo generalmente non richiede interventi invasivi, poiché tende a risolversi spontaneamente. Tuttavia, l’uso di colliri antibiotici e una corretta igiene oculare sono fondamentali se l’infiammazione persiste. È essenziale non trattare l’orzaiolo come un brufolo comune e non spremerlo, per evitare complicazioni.
Il calazio
Il calazio è una cisti che si sviluppa sulla palpebra a causa dell’infiammazione delle ghiandole di Meibomio, che producono la componente lipidica delle lacrime. Può causare dolore, gonfiore e, in casi gravi, anche astigmatismo, esercitando pressione sulla cornea. Se il calazio non si riassorbe, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverlo. Il trattamento medico del calazio prevede l’uso di unguenti antibiotici e steroidi. Una corretta igiene dei bordi palpebrali è essenziale per prevenire ulteriori infiammazioni. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico ambulatoriale in anestesia locale per drenare la cisti, riducendo il rischio di cicatrici visibili.
La blefarite
La blefarite è un’infiammazione cronica dei bordi palpebrali, caratterizzata da prurito, bruciore e irritazione agli occhi. Esistono tre forme principali di blefarite: ulcerosa, causata da infezioni batteriche come lo Staphylococcus, squamosa o seborroica, e iperemica. Ognuna presenta sintomi specifici, tra cui arrossamento, gonfiore e la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. La gestione della blefarite richiede una buona igiene oculare, l’eventuale somministrazione di antibiotici e l’uso di lacrime artificiali per ristabilire il film lacrimale. Il trattamento dura generalmente circa dieci giorni, ma per prevenire le recidive, è importante mantenere una corretta igiene delle palpebre a lungo termine.
L’importanza della prevenzione
Negli ultimi anni, è aumentata la consapevolezza riguardo all’importanza di una buona igiene oculare per prevenire condizioni come orzaioli, calazi e blefarite. Sempre più specialisti raccomandano l’uso di prodotti specifici, come salviette medicate e lacrime artificiali, per mantenere puliti i bordi delle palpebre e proteggere il film lacrimale. Anche l’uso consapevole dei cosmetici, evitando prodotti scaduti o di bassa qualità, è diventato un fattore centrale nella prevenzione delle infezioni oculari. Inoltre, con l’aumento dell’uso delle lenti a contatto e dell’esposizione prolungata agli schermi digitali, è essenziale adottare buone pratiche di igiene, come il lavaggio accurato delle mani prima di toccare gli occhi e la corretta manutenzione delle lenti. Queste misure preventive aiutano a ridurre significativamente il rischio di infezioni oculari e disturbi delle palpebre.
Nuove tecnologie e trattamenti per la salute oculare
Oggi, la medicina oculistica sta facendo progressi significativi grazie a nuove tecnologie e terapie avanzate. Ad esempio, i trattamenti laser per la blefarite cronica stanno guadagnando popolarità grazie alla loro efficacia nel ridurre l’infiammazione e migliorare la salute delle palpebre. Anche nuovi farmaci a base di ingredienti naturali, come i colliri antinfiammatori con estratti di camomilla o malva, stanno diventando sempre più comuni nella gestione di disturbi minori e nella prevenzione delle recidive. Le innovazioni non si limitano ai farmaci: dispositivi portatili che emettono luce pulsata o calore mirato per il trattamento delle ghiandole di Meibomio sono ora disponibili per uso domestico. Questi dispositivi aiutano a prevenire il blocco delle ghiandole e migliorano la qualità delle lacrime, fornendo un’alternativa non invasiva per il trattamento di condizioni come la blefarite e il calazio.
Silvia Trevaini
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