Demisessualità: il sesso solo con amore

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Sembra esserci un cambiamento nell’atteggiamento della società nei confronti del sesso, con una diminuzione dell’atto reale e un aumento delle discussioni che lo circondano. In particolare, la Generazione Z sembra essere al centro di una “recessione sessuale”, un fenomeno legato a fattori come l’aumento del consumo di contenuti sessuali virtuali e una crescente complessità delle definizioni legate alla sessualità. Termini come ipersessualità, asessualità e demisessualità stanno diventando sempre più comuni nel linguaggio contemporaneo. Tra questi, la demisessualità si distingue come una preferenza per la connessione emotiva prima di impegnarsi in attività sessuali. Il termine, derivato dalla parola francese “demi” che significa metà, rappresenta una via di mezzo tra l’asessualità e l’allosessualità (l’attrazione sessuale senza bisogno di un legame emotivo). Sebbene il concetto di desiderio legato all’intimità emotiva non sia nuovo, la demisessualità riflette le complesse sfaccettature della sessualità umana e il suo adattamento ai cambiamenti sociali.

Al femminile
La demisessualità si manifesta come un orientamento in cui l’attrazione sessuale si sviluppa solo in presenza di un forte legame emotivo. Non si tratta di una scelta consapevole o di un adattamento alle esperienze passate, ma di una caratteristica intrinseca della persona. Tradizionalmente, questa tendenza è stata spesso associata alle donne, che hanno storicamente mostrato una preferenza per il desiderio sessuale radicato in una connessione più profonda. Tuttavia, il panorama sociale e culturale sta cambiando, e oggi molte donne si sentono più libere di esplorare il sesso in modo più casuale, indipendente da un coinvolgimento emotivo. Ciò non significa che abbiano abbandonato la loro natura demisessuale, ma piuttosto che sperimentano una dualità: da un lato, il piacere fisico e momentaneo; dall’altro, un desiderio più profondo di legami significativi. Nonostante l’aumento di relazioni più leggere e occasionali, molte donne si ritrovano a desiderare un ritorno a un coinvolgimento intimo che unisca corpo e mente. La demisessualità, in questo contesto, rappresenta un ritorno alle radici del desiderio umano, un concetto che è stato forse messo da parte in una società dominata dal sesso cibernetico, performativo e privo di emozioni autentiche. In un mondo che privilegia la velocità e la gratificazione immediata, le donne demisessuali possono sentirsi sotto pressione per conformarsi alle aspettative sociali di rapidità nelle relazioni. Questo porta spesso a sensi di colpa o disagio, quando invece il loro bisogno naturale sarebbe quello di prendere le cose con calma, seguendo i propri ritmi.

Sfide della modernità
Le donne demisessuali spesso si trovano a lottare contro norme sociali e pressioni che le inducono a comportarsi in modo diverso da ciò che sentono autentico. La società contemporanea, con la sua enfasi sull’efficienza e sulle relazioni digitali, tende a scoraggiare la costruzione di connessioni lente e profonde. I social media, in particolare, amplificano standard irrealistici, proponendo ideali che spingono le donne a reprimere i loro impulsi naturali e ad aderire a modelli che enfatizzano l’apparenza, l’accessibilità e la performance. Molte donne possono provare un senso di disagio o addirittura insoddisfazione durante le loro prime esperienze intime con un nuovo partner, nonostante il desiderio iniziale. Questo è spesso legato a un mancato allineamento tra i loro tempi emotivi e le aspettative esterne. Sentono di dover conformarsi a una sequenza di eventi imposta dalla società o dal partner, sacrificando così la loro autenticità. Questa discrepanza non è il risultato di problemi psicologici o traumi, ma di una cultura che dà priorità alla velocità rispetto alla comprensione e alla connessione autentica.

Un ritorno alle radici del desiderio
Nel profondo, la demisessualità è un richiamo alla costruzione di relazioni intime in cui la conoscenza reciproca e l’intimità emotiva precedono e arricchiscono l’intimità fisica. Non si tratta di una semplice preferenza o scelta, ma di un bisogno intrinseco che, se ascoltato, può portare a esperienze più autentiche e appaganti. Questo orientamento rappresenta anche una forma di resistenza alle tendenze della società moderna, in cui il sesso viene spesso ridotto a un prodotto di consumo, separato dalle emozioni e dal contesto relazionale. La demisessualità non è solo un’etichetta, ma una testimonianza della varietà delle esperienze umane e della complessità della sessualità. In un’epoca in cui le relazioni umane sono messe alla prova dalla rapidità e dalla superficialità, rappresenta un’opportunità per riscoprire il valore del tempo, della conoscenza e della connessione profonda.

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Silvia Trevaini

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