Sicuro che sia vera fame?

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Quante volte ti è capitato di aprire il frigorifero o la dispensa senza avere davvero fame? Magari lo fai perché sei annoiato, stressato o semplicemente stanco. Non sei solo. La verità è che non sempre mangiamo per un bisogno fisico. A volte il cibo diventa una risposta alle emozioni: rabbia, tristezza, frustrazione o persino gioia. Pensa a quante volte hai mangiato una barretta di cioccolato dopo una giornata difficile o hai svuotato un intero pacchetto di biscotti davanti alla TV. È qui che entrano in gioco termini come fame emotiva o fame compulsiva. Non si tratta della classica fame fisica, quella che il nostro corpo ci segnala quando ha bisogno di energia, ma di una fame “guidata” dalle emozioni o da comportamenti appresi nel tempo.

Le origini della fame emotiva

Molte delle nostre abitudini alimentari hanno radici nell’infanzia. Forse ti è capitato di ricevere un dolce come ricompensa per un buon voto o come conforto dopo un piccolo incidente. Questi gesti innocenti hanno creato un’associazione nel nostro cervello: il cibo, in particolare quello dolce, è sinonimo di benessere e conforto. Con il tempo, questa associazione si è rafforzata. Così, ogni volta che ci sentiamo tristi o frustrati, il nostro primo impulso è cercare qualcosa da mangiare per sentirci meglio. Ma questo meccanismo, se diventa un’abitudine, può portarci a un ciclo di alimentazione poco salutare.

Quando la fame non si ferma: la fame compulsiva

Ti sei mai ritrovato a mangiare anche quando eri già sazio, solo perché il cibo era troppo buono per fermarti? Questo è un esempio di fame compulsiva, ed è più comune di quanto si pensi. Spesso riguarda cibi ricchi di zuccheri o grassi, come torte, biscotti o patatine. Non è un caso: questi alimenti attivano il rilascio di dopamina nel cervello, una sostanza che ci fa provare piacere. È lo stesso meccanismo che entra in gioco con certe dipendenze, spingendoci a volerne sempre di più. Ma non è solo una questione di sapore. Alcuni studi hanno dimostrato che il consumo di cibi molto calorici può aumentare i livelli di grelina, l’ormone che stimola la fame, e di altre sostanze chimiche che ci fanno ignorare i segnali di sazietà. Come possiamo combattere questa tendenza? Ecco qualche consiglio:

  • Mangia lentamente: dai al tuo cervello il tempo di registrare che sei sazio (circa 20 minuti).
  • Concentrati su verdure e proteine: riempiono e ti aiutano a limitare le voglie.
  • Soddisfa il desiderio in modo sano: se il dolce è irresistibile, scegli un frutto o una piccola porzione.

Il cibo come conforto: la fame emotiva

La fame emotiva è un meccanismo che ci spinge a cercare cibo quando ci sentiamo giù. Spesso, infatti, usiamo il cibo per coprire o alleviare emozioni come tristezza, rabbia o stress. E non è un caso che in quei momenti scegliamo cibi dolci o ricchi di carboidrati, che ci danno un sollievo momentaneo. Il problema? Questo sollievo è solo temporaneo, e presto ci sentiamo in colpa o frustrati per aver mangiato senza controllo. Per uscire da questo circolo vizioso, è importante imparare a riconoscere le emozioni che ci spingono verso il cibo. Cosa puoi fare quando ti senti tentato?

  • Fermati e rifletti: chiediti cosa stai provando. È fame o un’emozione?
  • Trova un’alternativa al cibo: fai una passeggiata, parla con un amico o dedica qualche minuto a un’attività che ti piace.
  • Tieni un diario alimentare: scrivere cosa mangi e come ti senti può aiutarti a identificare i momenti in cui mangi per emozione.

Quando la stanchezza guida l’appetito: la fame da stanchezza

Non è solo la tristezza o la noia a spingerci verso il cibo. Anche la stanchezza gioca un ruolo importante. Hai mai notato che quando sei esausto tendi a cercare cibi dolci o snack? È una reazione naturale: il tuo corpo sta cercando energia rapida per combattere la fatica. La scienza ci dice che la mancanza di sonno altera l’equilibrio tra due ormoni: la grelina, che stimola l’appetito, e la leptina, che lo sopprime. Quando dormiamo poco, la grelina aumenta e la leptina diminuisce, facendoci sentire affamati anche se non abbiamo davvero bisogno di cibo. Come gestire questa situazione?

  • Dormi abbastanza: la qualità del sonno è fondamentale per mantenere sotto controllo l’appetito.
  • Scegli snack sani: una manciata di noci o un frutto possono darti energia senza causare picchi glicemici.
  • Bevi acqua: a volte il corpo confonde la sete con la fame.

Riconoscere la fame per viverla meglio

Alla fine, il segreto per gestire la fame, in tutte le sue forme, è la consapevolezza. Prima di mangiare, chiediti: “Ho davvero fame o sto mangiando per un’altra ragione?” Imparare a distinguere tra fame fisica, emotiva e compulsiva è il primo passo per migliorare il tuo rapporto con il cibo. Non si tratta di privarsi del piacere di mangiare, ma di farlo con consapevolezza. Puoi comunque gustarti il tuo dolce preferito o uno snack, ma fallo sapendo che è una scelta, non una risposta automatica alle emozioni. Con un po’ di pratica e alcune semplici strategie, puoi trasformare il tuo rapporto con il cibo e imparare a nutrire non solo il tuo corpo, ma anche la tua mente e il tuo spirito.

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Silvia Trevaini

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