Nell’ambito della medicina estetica e dermatologica, l’approccio olistico si sta facendo strada come una nuova frontiera del benessere. Sempre più pazienti sono alla ricerca di soluzioni che non solo migliorino l’aspetto esteriore ma che abbiano anche un effetto positivo sul benessere complessivo, unendo risultati estetici a benefici per la salute psicofisica. In questo contesto, l’agopuntura, un’antica pratica della medicina tradizionale cinese, è entrata a far parte dei trattamenti estetici moderni, affermandosi come uno strumento efficace per alleviare lo stress e migliorare la qualità della pelle. Uno dei principali sostenitori di questo approccio integrato è il Dott. Kristian Di Lernia, specialista in medicina generale e medicina estetica, presso il Centro Clinico Via Milano, con una competenza specifica in dermatologia rigenerativa e laserterapia. Grazie alla sua esperienza e alla sua formazione in agopuntura, il Dott. Di Lernia ha integrato queste tecniche per offrire ai suoi pazienti un trattamento completo, che considera la persona nel suo complesso e non solo la problematica estetica superficiale. In questa intervista, esploreremo insieme a lui come l’agopuntura può influire positivamente sulla pelle e sul benessere generale, andando oltre i tradizionali trattamenti estetici.
L’agopuntura ha una lunga storia nella medicina tradizionale cinese. Ci può spiegare come è arrivata ad essere usata anche nei trattamenti di medicina estetica?
La storia dell’agopuntura affonda le sue radici in Cina, dove per millenni è stata utilizzata per riequilibrare le energie del corpo e trattare numerose condizioni di salute, sia fisiche che emotive. Negli ultimi decenni, con la crescente attenzione verso la medicina integrativa, abbiamo cominciato a esplorare il potenziale dell’agopuntura anche nell’ambito della medicina estetica. Questo passaggio è avvenuto grazie a un nuovo interesse per trattamenti che non solo offrono benefici visibili, come la riduzione delle rughe o il miglioramento della luminosità della pelle, ma che agiscono anche sul benessere psicofisico, riequilibrando corpo e mente. L’agopuntura estetica è entrata nella medicina moderna perché si è dimostrata in grado di stimolare la microcircolazione, migliorare l’ossigenazione dei tessuti e promuovere la produzione di collagene ed elastina, fondamentali per la tonicità e l’elasticità della pelle. Inoltre, uno dei suoi grandi vantaggi è che si tratta di un trattamento minimamente invasivo, che può essere abbinato ad altri interventi estetici per ottenere risultati naturali e duraturi. In questo modo, l’agopuntura si è affermata come una pratica di bellezza olistica, capace di coniugare i benefici estetici con una sensazione di rilassamento profondo e benessere generale.
Quali sono i principali benefici dell’agopuntura in ambito estetico e in che modo può migliorare la qualità della pelle?
L’agopuntura permette di stimolare i tessuti grazie, sia all’azione meccanica diretta dell’ago sul derma e l’ipoderma dove potenzia la neocollagenesi e l’attività fibroblastica ed antinfiammatoria diretta, che all’azione più profonda e complessa legata al riequilibrio globale dei canali energetici, processo lento ma sostanzialmente più duraturo che porta ad un vero e proprio riequilibrio dell’organismo, che si riorganizza nel corso delle sedute andando a migliorare la stasi dei liquidi corporei, calmando i processi flogistici, stimolando il turn over cellulare cutaneo, combattendo il photo e chrono-aging attraverso l’aumento dell’ossigenazione tissutale.
Nel suo lavoro, come integra l’agopuntura con altri trattamenti estetici e dermatologici? Ci può fare qualche esempio di combinazione di trattamenti?
L’integrazione di trattamenti estetici ed agopuntura non è scontata e va utilizzata su patologie selezionate. Nel nostro centro clinico utilizziamo l’agopuntura per migliorare l’outcome in primis su patologie dermatologiche legate a squilibri stressogeni come, ad esempio, l’alopecia o le dermatiti, dove interveniamo pre trattamento e nel corso del trattamento estetico permettendo una riduzione dei livelli di stress e di infiammazione. Altro campo importante di applicazione sono le cicatrici o le smagliature cutanee, dove vi sono protocolli atti a migliorare il trofismo cutaneo che associati alle più recenti tecniche di laserterapia permettono di potenziare i risultati estetici. Utilissima è anche l’agopuntura in completamento al laser antalgico per migliorare l’azione antiflogistica su patologie muscoloscheletriche in corso di trattamento ortopedico. E non può mancare infine l’azione sul drenaggio linfatico e sul miglioramento della ritenzione idrica, coadiuvanti nei trattamenti di carbossiterapia o criolipolisi per le metodiche estetiche di body contouring.
Esistono studi o ricerche scientifiche che dimostrano l’efficacia dell’agopuntura nel miglioramento della salute della pelle?
L’agopuntura è una delle poche metodiche di Medicina Alternativa che abbia studi scientifici pubblicati su PubMed, principale portale internazionale che raccoglie la letteratura scientifica medica mondiale. Diversi studi hanno dimostrato che l’agopuntura può avere un impatto positivo sulla salute della pelle, sia attraverso meccanismi locali, come la stimolazione della microcircolazione e la produzione di collagene, sia tramite effetti sistemici, come la riduzione dello stress e dell’infiammazione. Ad esempio, ricerche come quella di Liu et al. (2020) hanno evidenziato che l’agopuntura stimola i fibroblasti cutanei, migliorando il tono e l’elasticità della pelle grazie a una maggiore produzione di collagene. In condizioni dermatologiche come la dermatite atopica, uno studio di Park et al. (2021) ha dimostrato una riduzione significativa del prurito e dell’infiammazione grazie alla modulazione delle vie nervose e immunitarie. Allo stesso modo, revisioni come quella di Hwang e Lio (2021) confermano benefici in patologie come acne, psoriasi e alopecia areata. Inoltre, l’agopuntura estetica, sempre più diffusa, non si limita agli effetti visibili, ma agisce a un livello profondo, riequilibrando il sistema neuroendocrino e riducendo lo stress, un fattore cruciale che contribuisce all’invecchiamento cutaneo e ad altre problematiche dermatologiche. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per standardizzare i protocolli, le evidenze attuali supportano l’agopuntura come un valido complemento ai trattamenti dermatologici tradizionali, integrando estetica e benessere psicofisico.
Oltre ai benefici per la pelle, l’agopuntura è nota per ridurre lo stress. Come questa riduzione dello stress può influenzare i risultati estetici?
Purtroppo, ad oggi lo stress è causa fondamentale ed integrante anche di molte patologie dermatologiche ed estetiche. Lo stress genera infiammazione e porta all’emissione di radicali liberi, potenzia eventuali squilibri ormonali e genera alterazioni psicosomatiche. Risulta quindi primario andare a riequilibrare l’organismo, in questo caso agendo con l’agopuntura sui canali vitali e rafforzando il “Qi” (che significa energia vitale) permettendo così il miglioramento psicofisico del paziente. Ovviamente il paziente deve essere inquadrato a 360 gradi e va consigliato l’approccio con agopuntura solo se è stato già prima correttamente inquadrato il problema con la medicina tradizionale ed eventualmente con terapie farmacologiche se indicate.
Quali sono i profili di pazienti che potrebbero beneficiare maggiormente di un approccio estetico-olistico basato sull’agopuntura? Consiglia questo trattamento a tutti o ci sono controindicazioni?
Tendenzialmente non esiste un profilo di pazienti non candidabili all’approccio con agopuntura, poiché è una metodica molto sicura, ovviamente se effettuata da Medici formati ed esperti su questa disciplina. Ricordiamo che per fortuna in Italia solo Medici Chirurghi abilitati alla professione possono effettuarla e ci sono ottime Scuole post Laurea che effettuano corsi triennali proprio per insegnare questa disciplina al meglio. Non ci sono quindi controindicazioni dirette all’uso dell’agopuntura in realtà, però ci sono alcune categorie di pazienti sui quali la metodica va utilizzata con estrema cautela e con particolare attenzione clinica, in questo caso parliamo dei pazienti oncologici, pazienti psichiatrici e donne in gravidanza, sui quali il trattamento va ritagliato ad hoc data la loro sensibilità clinica. Inoltre ogni paziente deve essere ben consapevole che l’agopuntura non è una metodica “one shot” che risolve il problema in maniera istantanea, bensì un vero e proprio percorso terapeutico di riequilibrio psico-fisico, caratterizzato da più sedute per agire sul problema e che talvolta il paziente potrebbe sperimentare in itinere anche dei peggioramenti temporanei del benessere acquisito (ad es. una maggiore stanchezza od affaticamento) legati proprio alla riattivazione dell’organismo e allo sbilanciamento degli asset patologici preesistenti che si mira a rimodulare.
Silvia Trevaini
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