Come aumentare e allenare la propria autostima: liberiamoci dal giudizio degli altri

“Ha poca importanza quello che la gente pensa di me, vera importanza ha quello che io penso di loro”

                                                                                                             Regina Vittoria

 

Oggi giorno sembra quasi facile e inevitabile sentirsi inadeguati. La cultura odierna sembra volerci spingere sempre più verso ideali di perfezione, per ricordarci che per sentirci all’altezza della nostra vita, occorre avere una buona carriera, una bella casa, viaggiare, comprare vestiti fashion, fare palestra, avere un partner e una famiglia invidiata da tutti.  Una delle paure più diffuse è proprio la paura del giudizio degli altri. Temiamo di non venire accettati per via del nostro aspetto fisico, delle nostre origini, del nostro livello di educazione, del nostro lavoro, della nostra età, etc. Ognuno di noi teme di venir giudicato su un aspetto piuttosto che su un altro, ma alla base di tutto vi è il timore dell’umiliazione, dell’esclusione dal gruppo, dell’emarginazione.  La timidezza e tutti i problemi di insicurezza nascono proprio da questo: quando sei timido il tuo problema è la paura del giudizio altrui. E questo accade perché il valore che attribuisci a te stesso è inferiore al valore che attribuisci agli altri. Questo valore è esattamente l’autostima. E l’unico modo per superare la paura del giudizio è quello di aumentarla. La percezione di sé ha un impatto enorme sul mondo in cui gli altri ci considerano. È molto importante ricordare che le basi dell’autostima risiedono in noi stessi e non dipendono dalle opinioni e tantomeno dai giudizi di chi ci circonda. Oggi insieme al Dott Francesco Catona, psicologo e psicoterapeuta, laureato presso l’Università di Firenze e specializzato presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica di Milano, vediamo come  liberarci davvero della paura del giudizio altrui e come ritrovare la sicurezza in noi stessi. Continua a leggere



Naso chiuso

La sensazione di naso chiuso è uno dei sintomi più fastidiosi quando si è colpiti da allergie, raffreddore e influenza: un paio di spruzzi di spray decongestionante e il sollievo è immediato…ma è davvero così sicura questa soluzione?

Naso chiuso e cattiva respirazione sono i sintomi più comuni derivanti da raffreddore e da riniti allergiche o vasomotorie: la soluzione alla portata di tutti è rappresentata da spray e gocce decongestionanti, che riducono in pochi secondi i tessuti gonfi e che permettono un ripristino ottimale anche delle narici più ostruite. Nafazolina, xilometazolina, ossimetazolina sono i principi attivi più utilizzati e agiscono su specifici recettori presenti sulla mucosa dei vasi sanguigni nasali causando una vasocostrizione locale. Il risultato è una riduzione dell’afflusso di sangue e del gonfiore, con la liberazione delle cavità nasali. Ma l’immediato benessere rappresenta una soluzione sicura al problema? Purtroppo no. Il loro uso può creare dipendenza: è necessaria una dose sempre maggiore per avere lo stesso effetto, che svanisce con l’applicazione. Il problema potrebbe addirittura peggiorare: il rapido sollievo fornito da questi prodotti, facilmente reperibili in farmacia, ci spinge spesso a utilizzarli con poca accortezza, per tempi e modalità superiori a quelli previsti e prescritti, peggiorando la situazione di partenza. In sostanza, ci si abitua a respirare così bene con lo spray che quando si arresta l’utilizzazione il naso torna a essere ostruito. Continua a leggere



Funghi, amici della linea e della salute

Soprattutto nella vita quotidiana, rappresentano un gustoso condimento in cucina. Sono i funghi, veri re della tavola nel periodo autunnale, da abbinare a cibi leggeri e facilmente digeribili: pasta, verdure, polenta. Da evitare, invece, accompagnamenti con fritture, carni troppo elaborate e grasse, in modo da poter beneficiare delle loro proprietà nutrizionali vantaggiose per la salute.  

I miceti sono tra gli alimenti a più bassa densità calorica e dal contenuto praticamente assente di grassi, minimo di carboidrati, modesto di proteine e ricchi di fibra. È perciò un ottimo alleato del girovita. L’apporto calorico per tutte le varietà di funghi si aggira attorno alle 25 kcal ogni 100 grammi di prodotto fresco. I funghi freschi possono contenere acqua fino al 90% del proprio peso.

I funghi sono da sempre considerati utili per rafforzare il sistema immunitario, vengono utilizzati come antibiotico naturale e per proteggere l’organismo dai malanni di stagione. Continua a leggere



Crampi mestruali, un problema di molte donne

Quei giorni del mese per molte donne sono un vero supplizio con dolori talvolta molto forti da non permettere neppure di lavorare. I crampi mestruali sono dolori che si avvertono nella parte bassa del tronco (pelvi) alcuni giorni prima, durante o dopo un ciclo mestruale. Il dolore tende a essere più intenso circa 24 ore dopo l’inizio del mestruo e scompare dopo 2-3 giorni. Solitamente ha un carattere ciclico, crampiforme o acuto, ma può anche essere sordo e continuo, e talvolta si estende alla schiena e alle gambe. Molte donne avvertono anche mal di testa, nausea (talvolta anche vomito) e stipsi o diarrea, oltre al bisogno di urinare frequentemente. Vediamo come alleviare questi dolori insieme ad Alessia Daturi, naturopata presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano. Continua a leggere



La scelta cosmetica al maschile

Alla domanda posta ad un uomo “lei usa i prodotti cosmetici?”, la risposta è spesso no. Poi indagando meglio si evidenziano le prime incongruenze. Nella realtà gli uomini da molti anni non possono fare a meno di una considerevole quantità di cosmetici: i primi a non poter mancare sono i prodotti di rasatura del viso ( anche in caso di barba lunga), per passare velocemente allo shampoo, al doccia/bagno schiuma, al dentifricio e a molte altre tipologie di prodotto. Se è vero infatti che la pelle maschile differisce per molti aspetti da quella femminile, è altrettanto vero che i cosmetici per l’uomo dovrebbero essere più mirati, a dispetto della consueta abitudine nel “prendere in prestito” i cosmetici delle donne. Continua a leggere



Quando la musica parla di suicidio

“In pochi giorni si sono registrati tre casi di suicidio di minorenni nell’area di Milano. Ciò riporta l’attenzione su un fenomeno che è sempre affrontato con una modalità fallimentare, ovvero con una reazione preoccupata che poi svanisce per lasciar posto ad un vuoto di conclusioni.

Da una parte, di fronte al suicidio di un ragazzo, non si possono chiamare in causa significati “maturi” di questo gesto, come decisione scaturita da considerazioni definitive sulla propria vita o dal fallimento degli obiettivi principali. E qui sta il primo errore, perché esistono obiettivi e percezioni di realizzazione in ogni fascia di età, ancor prima che esista uno scopo finale della vita.

Il secondo errore è il contrario, cioè la ricerca di un “motivo” troppo preciso, il che porta soltanto a individuare dei motivi variabili tra l’estremamente comune (delusione sentimentale) e il più raro e più grave (abusi ripetuti). Non esce mai fuori il ruolo dello stato mentale, come funzione indipendente”, ci spiega il Dott. Matteo Pacini, medico chirurgo, Specialista in Psichiatria e docente di Medicina delle Dipendenze presso l’università di Pisa.

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