La migliore alimentazione per depurarsi: consigli in vista delle feste

 

Chi l’ha detto che bisogna depurarsi solo dopo Natale? È possibile fare un po’ di detox e perdere peso anche immediatamente prima delle festività per partire avvantaggiati e in forma di fronte alle famose abbuffate che quasi certamente metteranno i nostri stomaci a dura prova. Durante le giornate che precedono Natale, Santo Stefano e Capodanno possiamo avere un occhio di riguardo maggiore per la nostra alimentazione scegliendo cibi leggeri e facilmente digeribili. Ma il modo migliore per dare il via a un processo di depurazione è sicuramente quello di seguire un regime alimentare disintossicante o comunemente chiamata dieta detox.  Con questo termine si intende un vero e proprio regime alimentare f. Spesso però, quando si tirano in ballo aggettivi come “depurante, depurativo e disintossicante” entra in gioco un indubbio condizionamento psicologico, secondo cui è necessario “pulire un corpo affaticato da ritmi di vita frenetici, inquinamento, cattiva alimentazione ed altri fattori stressogeni”. Sfruttando questa convinzione affascinante e particolarmente diffusa, vengono proposte soluzioni prive di qualsiasi evidenza scientifica, spesso eccessive o addirittura pericolose; vediamo così persone correre sotto il sole cocente indossando una tuta termica, altre adottare regimi alimentari quantomeno discutibili (dieta fruttariana o crudista, digiuno programmato ecc.), altre ancora ricorrere a clisteri con il solo scopo di pulire il proprio intestino e via discorrendo. È per questo che ho voluto approfondire l’argomento con il Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro. Continua a leggere



L’attività fisica all’aperto anche d’inverno

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Che sia una passeggiata in campagna o una corsa nel parco sotto casa, fare sport all’aria aperta è sempre un’attività che regala grandi soddisfazioni e senso di benessere. Anche in inverno. In bici, a piedi o con le ciaspole, sono tanti gli sportivi che non si fermano neanche quando le temperature si fanno così basse da scendere sotto lo zero. Ormai gli studi internazionali sono concordi nell’affermare che un’attività fisica moderata e svolta regolarmente ogni settimana, ha effetti positivi sull’apparato cardio-circolatorio, sull’apparato respiratorio e su quello endocrino. Risulterebbe quindi controproducente interrompere per qualche mese gli sport all’aperto, per non perdere la forma raggiunta con tanta fatica e con la prospettiva di dover ricominciare tutto dall’inizio. Ma non sempre fare sport all’aria aperta fa bene nei mesi più freddi. Le condizioni atmosferiche e l’inquinamento infatti possono influire in modo negativo sulle performance. Ragion per cui occorre prendere specifiche precauzioni per ottenere i benefici sperati. Vediamo quali… Continua a leggere



Proteggiamo la pelle anche d’inverno

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Durante la stagione fredda la nostra pelle necessità di maggiore attenzione. Quando fa freddo la pelle rallenta la fisiologica attività di rigenerazione cellulare, riduce la produzione di grassi e diventa secca e arida. Questo avviene perché il nostro organismo, per difendersi dalle basse temperature, riduce lo spessore dei vasi sanguigni (vasocostrizione) per non disperdere calore verso l’esterno. L’organismo fa pervenire un quantitativo di sangue maggiore agli organi interni, con la conseguenza di una minore irrorazione e ossigenazione della pelle. Nello stesso tempo diminuisce la produzione dei grassi (sebo), che idratano e proteggono la pelle. Il film idrolipidico della pelle si riduce e la pelle viene aggredita dagli agenti esterni. Inoltre, la produzione di collagene subisce un calo, la pelle appare più secca e vi è un rallentamento del ricambio cellulare. Tali processi sono naturali: in inverno, infatti, la pelle subisce quasi un “rallentamento” delle proprie funzioni, ed è per questo motivo che risulta di frequente grigia e spenta. Oltre al freddo, anche l’inquinamento atmosferico può causare problemi alla pelle che appare arrossata e secca. Smog e polveri, soprattutto in città, si depositano sulla cute rendendola più sensibile e irritabile. Come proteggere la pelle d’inverno? Né parliamo con il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Continua a leggere



Capelli: le cure per farli rinascere anche d’inverno

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La stagione fredda porta con sé tanti problemi non solo per la pelle, ma anche per la chioma. L’aria fredda e secca la rende arida. La piega non si mantiene per più di qualche minuto e l’effetto crespo diventa spesso ingestibile. A peggiorare la situazione ci pensa

 

no sciarpe e cappelli che sì, ci proteggono dal freddo, ma provocano anche moltissimi danni. Il continuo sfregamento della cute con i tessuti di lana (o peggio ancora sintetici), produce elettricità. Il risultato sono capelli opachi, secchi e indeboliti. Anche il colore subisce dei danni nel corso dell’inverno. Spesso preferiamo l’acqua bollente per fare la doccia, questo però porta le cuticole ad aprirsi, rendendo il colore “sbiadito”. Come la pelle, i capelli iniziano a perdere idratazione e diventano più secchi e aridi finendo per indebolirsi con il rischio che aumenti la caduta (come già succede in autunno). Perciò è fondamentale dare forza e sostegno alle chiome, sia dall’interno sia dall’esterno. Ecco alcuni consigli. Continua a leggere



Controllare e classificare i nevi grazie all’intelligenza artificiale

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Quando si parla di telemedicina e cure a distanza ci siamo tante volte concentrati su dispositivi medici moderni che, tramite tecnologie come wi-fi o bluetooth, sono in grado di condividere test e risultati con il proprio medico. Ma a volte ci si dimentica che sono le app e il web a permettere questo dialogo in tempo reale e non solo. Oltre 40.000 download nell’ultimo anno, 7.600 “utenti attivi” al mese. Sono i dati dell’app mySantagostino, fino ad oggi un’applicazione di servizio, con cui gli utenti del poliambulatorio potevano facilmente e velocemente prenotare visite ed esami in uno dei tanti centri Santagostino. Dal mese di dicembre, non sarà più solo così. La piattaforma si arricchisce di nuove funzionalità smart, in primis la sezione chiamata “Telemedicina”, che consente all’utente di tenere traccia di alcune informazioni importanti per la sua salute. Uno spazio virtuale in cui raccogliere dati (immagini fotografiche, ma anche note e commenti datati) e metterli in condivisione con il proprio specialista di riferimento, che potrà quindi averli sott’occhio in fase di visita. La parte più innovativa di “Telemedicina” è il “Diario della Pelle” che si configura come uno spazio di archivio dei propri nevi o di altre lesioni della cute. Ma non è tutto. Acquistando dei crediti sulla app, è possibile usufruire di un pre-screening dei nevi. L’intelligenza artificiale analizza le immagini e restituisce la percentuale di rischio delle macchie cutanee. Sulla base del risultato, poi, il paziente deciderà se prenotare una visita oppure un controllo dei nevi con un dermatologo, che sono comunque sempre azioni consigliate, anche in casi in cui il rischio è basso. “La nostra App diventerà la piattaforma di salute digitale degli Italiani – spiega Luca Foresti, CEO Santagostino – Nei prossimi mesi usciremo in modo continuo con strumenti sempre più veloci, precisi, raffinati per aiutare le persone a occuparsi della propria salute. Grazie al collegamento con medici, professionisti sanitari e sistemi di intelligenza artificiale vogliamo dare risposte immediate ai bisogni dei pazienti, migliorare l’esperienza utente e rendere mySantagostino sempre più interattiva. L’uso dell’intelligenza artificiale ci consente di sperimentare nuove strade, a supporto di tutti gli stakeholder”. Vediamo insieme al Board dermatologico della Direzione Sanitaria Santagostino quali sono i benefici, come funziona e come utilizzare in modo consapevole questo “Diario della Pelle”. Continua a leggere



Il cavolo nero: il miglior alleato per vivere in salute

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Un ortaggio particolarmente resistente al freddo, e che non dovrebbe mancare in un orto a dicembre, è il cavolo nero di Toscana. Conosciuto e usato da secoli in tutta Europa, il cavolo nero è apprezzato sia per i suoi utilizzi in cucina che per le sue innumerevoli proprietà benefiche. Introdotto agli inizi del 600 a.C da nomadi celtici che lo importarono dall’Asia Minore, i suoi primi utilizzi risalgono all’epoca degli antichi greci, quando grandi maestri come Ippocrate, Galeno e Catone lo usavano quotidianamente traendone molti vantaggi. Il cavolo nero è un ortaggio umile, ma la ricerca gli ha riconosciuto dei super poteri. La varietà con le foglie allungate e di colore scuro, molto utilizzata in Toscana per la classica ribollita, è un vero concentrato di principi attivi che promuovono la salute e la longevità. Assicurarsi una ricca dose di cavolo nero, ad esempio, aiuta a contrastare lo stress ossidativo e potenzia la risposta immunitaria. Se lo assumiamo per due o tre volte a settimana in questo periodo il corpo “rifiorisce”. Come tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicacee, nota anche con il nome di Crucifere, il cavolo nero svolge la sua azione benefica in particolare a livello dell’apparato gastrointestinale: è remineralizzante, protegge la mucosa gastrica, aiuta la regolarità e favorisce la rigenerazione del colon. Per questo motivo, tra l’altro, il suo consumo è stato collegato da alcuni studi a una minore incidenza di patologie e tumori a carico di stomaco e intestino. Continua a leggere