Controllare e classificare i nevi grazie all’intelligenza artificiale

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Quando si parla di telemedicina e cure a distanza ci siamo tante volte concentrati su dispositivi medici moderni che, tramite tecnologie come wi-fi o bluetooth, sono in grado di condividere test e risultati con il proprio medico. Ma a volte ci si dimentica che sono le app e il web a permettere questo dialogo in tempo reale e non solo. Oltre 40.000 download nell’ultimo anno, 7.600 “utenti attivi” al mese. Sono i dati dell’app mySantagostino, fino ad oggi un’applicazione di servizio, con cui gli utenti del poliambulatorio potevano facilmente e velocemente prenotare visite ed esami in uno dei tanti centri Santagostino. Dal mese di dicembre, non sarà più solo così. La piattaforma si arricchisce di nuove funzionalità smart, in primis la sezione chiamata “Telemedicina”, che consente all’utente di tenere traccia di alcune informazioni importanti per la sua salute. Uno spazio virtuale in cui raccogliere dati (immagini fotografiche, ma anche note e commenti datati) e metterli in condivisione con il proprio specialista di riferimento, che potrà quindi averli sott’occhio in fase di visita. La parte più innovativa di “Telemedicina” è il “Diario della Pelle” che si configura come uno spazio di archivio dei propri nevi o di altre lesioni della cute. Ma non è tutto. Acquistando dei crediti sulla app, è possibile usufruire di un pre-screening dei nevi. L’intelligenza artificiale analizza le immagini e restituisce la percentuale di rischio delle macchie cutanee. Sulla base del risultato, poi, il paziente deciderà se prenotare una visita oppure un controllo dei nevi con un dermatologo, che sono comunque sempre azioni consigliate, anche in casi in cui il rischio è basso. “La nostra App diventerà la piattaforma di salute digitale degli Italiani – spiega Luca Foresti, CEO Santagostino – Nei prossimi mesi usciremo in modo continuo con strumenti sempre più veloci, precisi, raffinati per aiutare le persone a occuparsi della propria salute. Grazie al collegamento con medici, professionisti sanitari e sistemi di intelligenza artificiale vogliamo dare risposte immediate ai bisogni dei pazienti, migliorare l’esperienza utente e rendere mySantagostino sempre più interattiva. L’uso dell’intelligenza artificiale ci consente di sperimentare nuove strade, a supporto di tutti gli stakeholder”. Vediamo insieme al Board dermatologico della Direzione Sanitaria Santagostino quali sono i benefici, come funziona e come utilizzare in modo consapevole questo “Diario della Pelle”. Continua a leggere



Il cavolo nero: il miglior alleato per vivere in salute

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Un ortaggio particolarmente resistente al freddo, e che non dovrebbe mancare in un orto a dicembre, è il cavolo nero di Toscana. Conosciuto e usato da secoli in tutta Europa, il cavolo nero è apprezzato sia per i suoi utilizzi in cucina che per le sue innumerevoli proprietà benefiche. Introdotto agli inizi del 600 a.C da nomadi celtici che lo importarono dall’Asia Minore, i suoi primi utilizzi risalgono all’epoca degli antichi greci, quando grandi maestri come Ippocrate, Galeno e Catone lo usavano quotidianamente traendone molti vantaggi. Il cavolo nero è un ortaggio umile, ma la ricerca gli ha riconosciuto dei super poteri. La varietà con le foglie allungate e di colore scuro, molto utilizzata in Toscana per la classica ribollita, è un vero concentrato di principi attivi che promuovono la salute e la longevità. Assicurarsi una ricca dose di cavolo nero, ad esempio, aiuta a contrastare lo stress ossidativo e potenzia la risposta immunitaria. Se lo assumiamo per due o tre volte a settimana in questo periodo il corpo “rifiorisce”. Come tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicacee, nota anche con il nome di Crucifere, il cavolo nero svolge la sua azione benefica in particolare a livello dell’apparato gastrointestinale: è remineralizzante, protegge la mucosa gastrica, aiuta la regolarità e favorisce la rigenerazione del colon. Per questo motivo, tra l’altro, il suo consumo è stato collegato da alcuni studi a una minore incidenza di patologie e tumori a carico di stomaco e intestino. Continua a leggere



Labbra, i nuovi trattamenti medico-estetici per tutte le età

Le labbra sono una parte del volto che comunica non solo con le parole, ma anche con l’espressività, mettendole sempre al centro dell’attenzione. Dotate di muscoli e terminazioni nervose che permettono alla bocca di effettuare infiniti movimenti, tendono per questo a segnarsi con facilità: da qui deriva la frequente richiesta di un ritocco. Prima di cedere (o soccombere, dipende dai punti di vista) al fascino della bocca piena e seducente è sempre importante conoscere i metodi collaudati per ridisegnare i contorni e creare forma e pienezza. Idealmente, il miglior risultato è quello che punta alla proporzione e non all’eccesso. Spesso, infatti, il risultato di questi trattamenti e tutt’altro che naturale, a volte al limite del ridicolo. In questi casi, anziché migliorare l’aspetto, l’intervento sortisce l’effetto contrario: le labbra appaiono esageratamente grandi e più di ogni cosa sproporzionate, soprattutto rispetto ai lineamenti naturali del viso. Vediamo quali siano i metodi più utilizzati e consigliati per esaltare le labbra in modo naturale e a tutte le età. Continua a leggere



La ginnastica si fa green

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La green gym è l’ultima tendenza in fatto di sport e movimento; è un modo per tenersi in forma all’aperto che unisce la cura di sé stessi all’amore per la natura. Questa particolare disciplina è nata in Gran Bretagna circa 15 anni fa e lo scopo è quello di voler unire la salutare attività fisica con il volontariato ecologico. Il tutto all’aria aperta. Ideatore della Green Gym è il medico William Bird, membro dell’associazione BCTV (British Trust for Conservation Volunteers) che ha ottenuto da parte della regina Elisabetta il titolo di MBE (Member of the Order of the British Empire). La green gym è una “ginnastica verde”, che si pratica fuori dalle palestre e rappresenta un incrocio tra il fitness vero e proprio e le attività che da sempre si svolgono all’aperto, durante tutto l’anno. Nella sua forma più classica sfrutta i gesti tradizionali compiuti da giardinieri e contadini, utilizzando vanghe, zappe e rastrelli come attrezzi per stimolare il lavoro muscolare, bruciare calorie e al tempo stesso scaricare lo stress accumulato durante la giornata. Oltre a questo approccio base, sono nate nuove forme di fitness ambientalista, che combinano i benefici del movimento con il rispetto dell’ambiente e la pulizia e la riqualificazione del paesaggio in cui si praticano, dai boschi alle spiagge. Continua a leggere



Tuberi e radici, come introdurli nella propria dieta e come sceglierli

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Le radici e i tuberi sono tra i cibi più antichi che ci siano, alla base dell’alimentazione dell’uomo fin dai tempi lontanissimi, ancor prima della scoperta del fuoco, quando si consumava quello che si trovava in natura, senza nemmeno cuocerlo. A lungo escluse dalla tavola, ora stanno tornando a occupare il posto che spetta a loro, rivalutate da medici, chef e nutrizionisti, per le loro qualità. Ciò che le rende così preziose è il fatto che sono un vero concentrato di virtù: apportano carboidrati (ma a lenta assimilazione, tanto che non innalzano la glicemia), sono prive di glutine ma ricchissime di fibre, hanno abbondanti quantità di vitamine, antiossidanti e minerali che assorbono direttamente dal sottosuolo. Sono quindi ricche di proprietà benefiche da non sottovalutare. Le radici sono senz’altro uno dei cibi della longevità, il consumo di radici alimenta una famiglia specifica di batteri (Mogibacteriaceae) che sono stati trovati negli esseri umani dalla longevità estrema (oltre 105 anni). Inoltre, sono anche facili da portare in tavola e ideali per arricchire pietanze che ci fanno da scudo per la salute. Ve ne segnaliamo alcuni che vi aiuteranno ad arricchire di varietà la vostra alimentazione quotidiana. Continua a leggere



Risvegliamo la tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina posizionata a livello del collo. Ha il compito di regolare il metabolismo. Inoltre, determina il flusso sanguigno diretto verso i vari organi del nostro corpo. Le cellule, grazie al sangue, ricevono ossigeno e nutrienti. A seconda dello stato di funzionamento della tiroide, ciò può avvenire in maniera più o meno rapida. Quando la tiroide non funziona al meglio, si parla di ipertiroidismo o di ipotiroidismo. Sono quasi sei milioni in Italia le donne che soffrono di disturbi tiroidei. Qualsiasi stress psicofisico protratto per lungo tempo per lungo tempo, come quello causato dalla pandemia, può minare la sua funzionalità, che è regolata dall’ipofisi, la ghiandola endocrina situata alla base del cranio che, a sua volta, è controllata dall’ipotalamo. Più diffuso dell’ipertiroidismo è l’ipotiroidismo. Si parla, in questo caso, di tiroide “stanca” e di metabolismo rallentato. A causa della scarsa presenza di iodio, il volume della tiroide aumenta e si forma il gozzo. Molto frequenti sono le forme di ipotiroidismo subclinico, cioè non ancora definito patologico e tale da richiedere un trattamento farmacologico, ma comunque degno di piccoli-grandi correttivi. È proprio quando la tiroide comincia a impigrirsi che bisogna attivarsi per regalarle sprint e rimetterla al passo. Altrimenti, ignorando il problema, si rischia di arrivare al punto di non ritorno, costretta a prendere gli ormoni sostitutivi a vita.  Continua a leggere