Una vita sostenibile

Tutto ciò che facciamo nella vita quotidiana ha un impatto sul pianeta, dal cibo che consumiamo all’auto che utilizziamo per recarci sul posto di lavoro. Per proteggere la Terra e preservarla in modo ottimale anche per le generazioni future, però, oggi più che mai è necessario adottare uno stile di vita più sostenibile, riducendo i consumi e preservando con attenzione le risorse messe a disposizione dal nostro bel pianeta.

La sostenibilità ambientale è definibile come una relazione responsabile e consapevole dell’uomo con l’ambiente circostante, utile a prevenire ed evitare l’esaurimento o il degrado delle risorse naturali della Terra e preservare così la qualità dell’ambiente a lungo termine. Se la natura ha una capacità davvero notevole di rinnovare se stessa (basti pensare per esempio che, quando un albero cade, si decompone e aggiunge sostanze nutritive al terreno utili per consentire la crescita dei futuri alberelli), l’uomo, quando entra in scena e utilizza le risorse fornite dall’ambiente senza l’applicazione di metodi e comportamenti di sostenibilità ambientale, può compromettere l’accesso e la conservazione a lungo termine delle risorse naturali. Continua a leggere



Osteoporosi: l’importanza della diagnosi precoce per la terapia più efficace

L’osteoporosi è una malattia dello scheletro caratterizzata da riduzione della massa ossea con conseguente aumento del rischio di frattura. Per comprenderne il grandissimo impatto epidemiologico, basta ricordare che più di 200 milioni di persone nel mondo ne sono affette (più di 10 milioni negli Stati Uniti e più di 3,5 milioni nel nostro paese). L’osteoporosi presenta un picco di incidenza nell’età matura e anziana, inoltre è importante sottolineare che non riguarda solamente e prevalentemente il sesso femminile in quanto anche il maschio può esserne colpito e in modo grave einvalidante. Ce ne parla il Dott. Gregorio Guabello, specialista endocrinologo del Centro medico Visconti di Modrone. Continua a leggere



Concludere al meglio la propria giornata

La bella stagione avanza e le giornate sono più lunghe. L’umore migliora, anche se stiamo affrontando un periodo difficile. Ma una volta giunti a sera, quanta fatica accumulata. Il corpo e la mente esausti ci chiedono di riposare. Siamo sicuri di saperci offrire la qualità di riposo più nutriente per il corpo e per lo spirito? Per contrastare lo stress delle nostre giornate e rilassarci in armonia con l’ambiente e con noi stessi, proviamo a trarre qualche suggerimento dal mondo dello yoga.

Impariamo ad ascoltarci e a rispettare i nostri limiti emotivi, psichici e fisici. Il corpo parla molto chiaramente sotto forma di messaggi di stanchezza (disturbi alla vista, estremità dolenti, gonfiore addominale, una lieve cefalea, tensione nella zona lombare, cervicali irrigidite, mandibola serrata, irritabilità, difficoltà di concentrazione). Perché ci ostiniamo a domare il corpo volendo a tutti i costi piegarlo alla nostra volontà? Accogliamo invece i piccoli sintomi di malessere e impariamo a porre un sano confine tra l’agire frenetico della giornata e il relax della sera. Saper dire qualche “NO” ci viene in aiuto: allo smartphone sempre acceso, alla reperibilità a tutti i costi, a rispondere alla mail di lavoro di notte, al lavoro in ufficio oltre l’orario. Quali sono i confini che riusciamo a difendere con più facilità e quali invece sembrano essere più permeabili alle intrusioni dall’esterno? Continua a leggere



La camminata che allunga la vita

Camminare ci mantiene giovani e in salute. Fa bene al cuore, al cervello, all’intestino e ci fa produrre gli ormoni della gioia. Gli studi sul tema sono moltissimi, ma il risultato è sempre lo stesso. La cammina allunga la vita. Una ricerca per tutte: l’australiano George Institute for Global Health e il Menzies Research Institute in Tasmania hanno preso in esame 3mila persone con un’età media di 59 anni e le hanno seguite per 15 anni, valutando con un pedometro quanti passi facessero. È emerso che chi aumentava i passi da mille a diecimila al giorno riduceva il rischio di mortalità del 46%. Le passeggiate sono salutari, ma per ottenere un ringiovanimento generale dell’organismo sarebbe meglio adottare una camminata a passo svelto. Continua a leggere



Meal preap, organizziamo i pasti della settimana

Il meal prep è un metodo molto in voga in questi ultimi anni che permette di suddividere e preparare con anticipo i pasti della settimana in maniera equilibrata, organizzata e veloce in modo da non dover stare troppo ai fornelli durante il giorno. Basta darsi da fare un po’ nel fine settimana per poi avere 5 pranzi e cene a disposizione per i giorni a venire. Organizzarsi in cucina è tutt’altro che secondario, soprattutto quando si tratta di sollevare la settimana – già di per sé ricca di impegni ed imprevisti – da un’incombenza quotidiana. Per evitare di nutrirci in modo casuale, magari con l’ennesimo spuntino dell’ultimo minuto, o peggio ancora, di saltare il pranzo o la cena per mancanza di tempo, bisogna organizzarsi in anticipo, e farlo con strategia. Ogni sabato ritagliatevi il tempo necessario e stabilite sommariamente cosa vi piacerebbe mangiare durante la settimana. Buttate giù un elenco dei pranzi e delle cene tenendo liberi i giorni del weekend ed eventuali cene fuori o inviti a cena. Fate una lista di tutto quello che vi servirà per assemblare i vostri piatti e portatevi avanti con i preparati base – come sughi e condimenti – e le ricette più elaborate e meglio conservabili. Continua a leggere



La Human Preservation

La pelle del viso, sia maschile che femminile, invecchia in modo non uniforme. I primi segni, per tutti, si manifestano intorno ai 40 anni: alcune aree del volto restano sode e distese, le altre cominciano a mostrarsi segnate. E se è vero che l’invecchiamento fisiologico non coincide sempre con l’età anagrafica è altrettanto vero che, nella stessa persona, si riscontra quindi  un declino a due velocità. Lanciata dal celebre chirurgo brasiliano Mauricio de Maio, la nuova corrente di medicina estetica, ribattezzata Human Preservation, si basa su cinque aree del viso, punti focali della bellezza femminile, sui quali si deve intervenire: tempie, palpebre inferiori, zigomi, solchi nasogenieni e profilo mandibolare. Trattando ai primi segni questi punti focali della bellezza femminile è possibile preservare un aspetto giovane e fresco ed evitare successivi interventi che stravolgono i lineamenti. Ma vediamo come intervenire sui 5 trigger point, insieme alla dottoressa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Continua a leggere