Sfatiamo un mito: la menopausa non porta obbligatoriamente con sé problemi, soprattutto se “preparata” con anticipo. È infatti possibile intervenire durante il periodo fisiologico che la precede e la segue, minimizzando i sintomi fisici ed emotivi che si manifestano durante la cosiddetta sindrome climaterica.
“Non esiste un’età precisa per entrare in menopausa, ma la progressiva carenza di estrogeni può provocare alcuni tipici segnali che ci indicano che è cominciato il periodo di transizione ben prima che il ciclo mestruale scompaia: il ciclo diventa più ravvicinato o più lungo, la durata del flusso diminuisce, possono insorgere vampate e sudorazioni improvvise, cambiamenti nel tono dell’umore con eventuale ansia, tendenza depressiva, calo della libido, difficoltà di concentrazione, tachicardia e insonnia”, ci spiega Alessia Daturi, naturopata presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano. Continua a leggere
C’è una visita medica annuale, spesso sottovalutata, che invece non si deve mai rimandare: la mappatura dei nei, da effettuare da un bravo dermatologo preferibilmente prima di andare in vacanza, in vista di una maggiore esposizione al sole. Si consiglia almeno una volta l’anno questo controllo dermatologico che monitora nel corso del tempo lo stato dei nei e di tutte quelle macchie che potrebbero mostrare caratteristiche sospette. Durante la seduta lo specialista si avvale del dermoscopio o dermatoscopio, uno strumento che agisce come microscopio, per indagare non solo lo strato più superficiale dell’epidermide, ma anche il derma, consentendo l’analisi completa del tessuto cutaneo e dei suoi inestetismi. Se si individua un neo potenzialmente pericoloso, si potrà suggerirne l’asportazione; a ogni modo tutte le informazioni raccolte vengono analizzate ed eventualmente archiviate, per essere confrontate con gli esiti dei futuri controlli su nei sospetti, come, ad esempio, quelli con struttura irregolare visibile anche a occhio nudo. Ne parliamo con il professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano.
L’esame diagnostico di riferimento per la quantificazione della densità minerale ossea e la definizione di uno stato di osteoporosi, come riconosciuto dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) è la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC DEXA), in grado di diagnosticare e classificare l’osteoporosi. Ne parliamo con il Dottor Andrea Caprotti, responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini del Centro Medico Visconti di Modrone. La MOC è un esame indispensabile per determinare la precisa entità della riduzione della mineralizzazione e quindi la gravità dello stato di osteoporosi, particolarmente utile per le donne in menopausa, maggiormente a rischio. L’osteoporosi è una condizione patologica caratterizzata dalla progressiva diminuzione della massa ossea con indebolimento della architettura scheletrica. La condizione determina una maggiore fragilità ossea con conseguente incremento del rischio di fratture, più frequenti a livello di polso, vertebre e anca.
Tutto ciò che facciamo nella vita quotidiana ha un impatto sul pianeta, dal cibo che consumiamo all’auto che utilizziamo per recarci sul posto di lavoro. Per proteggere la Terra e preservarla in modo ottimale anche per le generazioni future, però, oggi più che mai è necessario adottare uno stile di vita più sostenibile, riducendo i consumi e preservando con attenzione le risorse messe a disposizione dal nostro bel pianeta.
La bella stagione avanza e le giornate sono più lunghe. L’umore migliora, anche se stiamo affrontando un periodo difficile. Ma una volta giunti a sera, quanta fatica accumulata. Il corpo e la mente esausti ci chiedono di riposare. Siamo sicuri di saperci offrire la qualità di riposo più nutriente per il corpo e per lo spirito? Per contrastare lo stress delle nostre giornate e rilassarci in armonia con l’ambiente e con noi stessi, proviamo a trarre qualche suggerimento dal mondo dello yoga.