07Uno dei problemi maggiori dell’alimentazione moderna è il sempre minor consumo di alimenti vegetali crudi, che hanno rappresentato l’alimento principale dell’uomo dalla sua comparsa sulla terra fino alla metà del secolo scorso. Il nostro apparato digerente, infatti, è molto più adatto a digerire e metabolizzare cibi crudi che cotti.
Purtroppo, l’uso di prodotti di sintesi in campo agricolo e il sempre più massiccio ricorso a processi di raffinazione ha contribuito al progressivo impoverimento nutrizionale della maggior parte degli alimenti. Uno sbilanciamento di vitamine, minerali ed enzimi, causato da agenti chimici di sintesi, inquinanti, stress e cattiva alimentazione, è alla base di numerose patologie. I vegetali verdi possono costituire in questo senso una vera e propria ancora di salvezza per la nostra salute. Continua a leggere
La maggior parte delle persone assume caffeina giornalmente ma non ha la più pallida idea dei sintomi di astinenza da caffeina e delle circostanze in cui questi possono presumibilmente per manifestarsi. Si suppone erroneamente che l’astinenza da caffeina si verifichi solo quando vi si rinuncia completamente. In tal caso, la maggior parte delle persone sa quanto i sintomi possano essere gravi. In questo articolo ci vogliamo concentrare sui sintomi di astinenza e non sui danni. 
Da qualche sotto i riflettori hanno indotto alcune aziende cosmetiche a togliere qualsiasi ingrediente tacciato di sospetto dalle proprie formulazioni. Stiamo parlando dei perturbatori endocrini. Sostanze ad azione endocrina esistono naturalmente nell’ambiente, come ad esempio i fitoestrogeni. Con l’aumentare dell’attività industriale e l’avvento dell’agricoltura intensiva, però, a queste sostanze se ne sono aggiunte altre, per lo più di origine sintetica. Fu cosi che, tra gli anni ’60 e ’70 del secolo scorso, alcuni scienziati osservarono, per la prima volta, come la presenza di alcune sostanze chimiche nel suolo e nei bacini idrici potesse modificare il funzionamento di quei sistemi endocrini che risentono maggiormente delle alterazioni ambientali. Si osservò che la presenza di alcune sostanze chimiche modificava l’equilibrio maschi/femmine in specie che, per la loro natura, determinano il sesso in base alle influenze ormonali. Dopo quelle prime osservazioni, per anni si è parlato di interferenti endocrini, sia per la fauna selvatica, sia per l’uomo. I principali effetti sono: il già citato effetto estrogenizzante, quello anti-androgeno e quello anti-tiroideo. Come per tutte le sostanze potenzialmente tossiche, le due caratteristiche che rendono un possibile interferente endocrino rischioso sono: il suo non essere biodegradabile, il che li rende spesso persistenti negli ecosistemi, e la natura lipofila, che ne permette l’accumulo nel tessuto adiposodi pesci, animali selvatici e da allevamento. Tali sostanze possono quindi entrare a far parte della catena alimentare che vede come ultimo accettore anche l’uomo.
Oggi torniamo a parlare di Diabete Mellito e lo facciamo con la dottoressa Barbara Parolini, chirurgo vitreo-retinico e oculista responsabile del centro Eyecare Clinic di Brescia.
Lo dice un recente studio finlandese , pubblicato sulla rivista scientifica “Biomed central”, che ha dimostrato che fare la sauna riduce il rischio di malattie cardiovascolari non solo negli uomini (come in parte si sapeva) ma anche nelle donne. Lo studio ha seguito per 15 anni quasi 1700 persone evidenziando che farla 4 volte alla settimana per almeno 30 minuti è l’ideale per stare bene. Per trarne tutti i vantaggi, l’importante è sapere come e quando farla e, soprattutto, quali errori evitare.