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A maggio la natura fiorisce e la maggior parte degli alberi dispiega la propria rinascita con nuove chiome rigogliose. Si tratta di un momento connaturato alla nostra vita: c’è da sempre e, da sempre, ci aspettiamo che accada, perché sentiamo che esso, nella sua dinamica creativa, “partoriente”, luminosa, riguarda anche noi. Del resto, ormai sappiamo che anche la nostra persona, sia sul piano biologico, sia su quello psichico e mentale, è essa stessa natura e che, perciò, segue i suoi stessi movimenti. Se parliamo di alberi, poi, l’analogia di forma e di funzioni è davvero sorprendente. Si, perché anche noi “siamo un albero”, anzi, siamo tanti alberi. Il nostro organismo, infatti, è strutturato e sostenuto da schemi ad albero ramificato. Portiamo dentro di noi l’albero respiratorio, quello nervoso, quello arterioso, quello venoso e quello linfatico. È evidente, quindi, come, nel momento in cui gli alberi fuori di noi vivono il grande momento espansivo primaverile, lo facciano anche quelli dentro di noi. E ciò vale ancora di più per l’albero più simile a quelli vegetali: quello linfatico, con la sua linfa che scorre lenta ma tenace per rinnovare il corpo. Continua a leggere




Età, diete, gravidanze e allattamento mettono a dura prova anche il seno più alto e statuario. Che giorno dopo giorno perde volume e compattezza, cade giù e si svuota. Il tessuto mammario è costituito principalmente da cellule adipose, tessuto ghiandolare e legamenti che si estendono dalla clavicola all’ascella. Le ghiandole chiamate lobuli hanno il compito di produrre il latte materno. Con il passare del tempo, è naturale che la forma originale del seno perda elasticità e “decada”. Questo è estremamente comune ma può essere fonte di stress per alcune donne. In effetti, la “ptosi” del seno (il termine medico per indicare il rilassamento) è una delle condizioni più comuni trattate dai chirurghi plastici. Senza bisturi si può solo rallentare la discesa del seno. Per fermarla e “fare marcia indietro” bisogna per forza ricorrere alla chirurgia plastica del seno, che a volte si limita a “risollevare” il décolleté, mentre altre volte punta anche a “riempirlo” per un risultato il più naturale e armonioso possibile.