L’orto d’autunno: i cachi, caldi soli autunnali

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L’autunno ci regala una palette di colori caldi, che si riflette anche nei frutti della stagione. Tra questi, il cachi, con il suo arancione vibrante, è uno dei protagonisti indiscussi. Questa pianta antica, originaria dell’Asia orientale e conosciuta come “albero delle sette virtù” in Giappone, è apprezzata non solo per i suoi frutti zuccherini ma anche per la sua bellezza ornamentale. Coltivato in Cina da oltre 2000 anni, il cachi si è diffuso in Europa solo nel XIX secolo, dove ha trovato il clima ideale per prosperare. Il suo nome scientifico, Diospyros kaki, significa “cibo degli dei”, un appellativo che anticipa le straordinarie qualità di questo frutto.

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Detox d’autunno

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L’autunno è un momento ideale per iniziare un detox per ripulire il fegato, i reni e i polmoni. Con l’aiuto della natura, è possibile utilizzare alimenti e rimedi naturali per supportare il corpo nell’eliminazione delle tossine e nella riparazione dei tessuti. Il fegato è un organo fondamentale per la disintossicazione del corpo, poiché è responsabile del filtraggio del sangue e della rimozione delle tossine. Il fegato si occupa di distruggere sia le scorie tossiche provenienti dall’esterno sia quelle prodotte dall’organismo; liberare il sangue da colesterolo e trigliceridi in eccesso e da scarti metabolici; metabolizzare farmaci e acidi. Non deve stupire, dunque, se ogni tanto si sovraccarica e va in tilt. Continua a leggere



Prepariamoci al cambio di stagione!

A settembre il cambio di stagione e il ritorno alla routine e al lavoro possono incrementare il rischio di stress e “depressione da rientro”. Durante l’estate, per il caldo spesso si è abusato di condizionatori e bevande zuccherate fredde, magari si è esagerato anche con alcolici con gli amici, tintarella, cibi pronti, pasti frugali e poco bilanciati. Tutto questo potrebbe causare qualche disturbo gastrointestinale, depressione da rientro, iperglicemie, riniti e congiuntiviti o infezioni delle vie respiratorie (dovute al passaggio dal freddo al caldo e viceversa) e disturbi metabolici minori. Inoltre, il cambio di stagione porta con sé anche un elevato rischio di aumento della pressione arteriosa in chi ne ha familiarità e in chi è in terapia da tempo.
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