La rivoluzione digitale procede a passo spedito e le applicazioni e le soluzioni tecnologiche che verranno influenzeranno ogni ambito delle nostre vite. E c’è da aspettarsi che esercizio fisico, benessere e salute non faranno eccezione. Il metaverso, nel quale il mondo del fitness troverà sicuramente una sua nuova collocazione, consentirà di vivere esperienze sempre più coinvolgenti e immersive, nelle quali il virtuale sarà sempre più percepito come reale. Neal Stephenson, che oggi ha 62 anni, ne parla per la prima volta in Snow Crash, romanzo di fantascienza postcyberpunk pubblicato nel ‘92, in riferimento a un mondo virtuale in cui gli esseri umani interagiscono tra loro attraverso avatar online che – detto in maniera cruda – sono tipo i personaggi dei videogiochi. Un mondo phygital, come si dice oggi nel marketing, dove l’elemento fisico (physical) e digitale (digital) si mescolano tra loro. È la realizzazione, insomma, del web 3.0, la terza epoca di internet, descritta come il tempo dell’interazione tra l’uomo e la “macchina” grazie, per l’appunto, agli avatar, le figure grafiche animate dei videogame che la metteranno in condizione di dialogare in maniera intelligente con l’utente umano. Venendo al pratico, il metaverso non è altro che un universo in cui le moderne tecnologie digitali si combinano tra loro: videogiochi, criptovalute, live streaming, blockchain. Il metaverso è un vero e proprio mondo parallelo dove si potrà fare sport, partecipare a conferenze, laboratori, viaggiare, fare shopping, andare ai concerti, comprare terreni, costruire case. La novità è che a questo universo del web si potrà accedere anche con dei visori o smart glasses e addirittura usare dei guanti per percepirne gli oggetti; il metaverso sarà un luogo con una struttura spazio-temporale come la nostra, dove ci sarà lunghezza, larghezza, tempo, profondità. Quest’universo digitale apre a nuovi orizzonti mai esplorati prima. E allora perché non entrare nel metaverso anche per tenere classi di yoga e meditazione? Continua a leggere