Tutti i tipi di squat

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È curioso pensare all’arrivo delle vacanze e doversi far prendere dall’ansia. La prova costume è il più delle volte proprio questo: un senso di frustrazione dovuto all’impossibilità di raggiungere l’obiettivo che ci siamo fissati. Il problema, però, non è nella nostra forma fisica, ma nell’obiettivo che ci imponiamo. Ecco allora che anche le vacanze assumono troppo spesso i contorni dell’insoddisfazione, vanificando lo spirito che dovrebbe caratterizzarle: ovvero il relax e il divertimento. Anche se non possiamo pretendere miracoli, esistono una serie di esercizi per i glutei da fare a casa a partire da qualche mese prima rispetto alle vacanze, in modo da tonificare il proprio lato b e poter indossare il costume con disinvoltura. Uno degli esercizi più frequenti negli allenamenti in palestra per glutei super tonici è senza dubbio lo squat. Esso, infatti, non sollecita soltanto i muscoli delle gambe e i glutei, ma anche il core (pavimento pelvico, addome e parte bassa della schiena). La sua esecuzione non è affatto facile. Lo squat non consiste in un banale piegamento sulle gambe. Per eseguirlo in modo corretto è fondamentale che le diverse parti del corpo coinvolte lavorino in armonia. Quando ci si piega è importante che i glutei vadano “in buca”. Infatti, anche se in pochi sono dotati di una mobilità sufficiente per farlo, bisognerebbe abbassarsi il più possibile con il bacino, arrivando a sfiorare il pavimento con i glutei. Continua a leggere

La psicologia del profumo

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La scelta del profumo non è casuale anche quando acquistiamo un profumo pensando che sia “solo” una questione di gusto, ma deriva da un insieme di azioni, spesso inconsce, che avvengono prima di tutto a livello cerebrale. L’olfatto è un senso particolarmente antico, che ha avuto un importante significato evolutivo per i mammiferi, che erano cacciatori e predatori notturni, per sfuggire ai dinosauri, più grandi e strutturati, che allora dominavano il mondo. Nessuno però pare mai essersi occupato di recensire gli odori né di tenere conto della provenienza anche se, così come i suoni e i colori, anche gli odori sono legati alla sorgente emittente. Infatti, alcuni botanici sono in grado di riconoscere la famiglia di appartenenza del genere della pianta proprio dall’odore. E il profumo? Il profumo è il risultato del lavoro dell’uomo sull’odore.  Gli odori sono immagazzinati nella memoria in un contesto sensoriale ed emozionale non sempre cosciente e spesso in associazione a immagini e suoni. Possono essere definiti buoni o cattivi a seconda del gusto personale di ciascuno. Un odore si basa sull’emozione, la sensibilità, l’immaginazione e la memoria olfattiva si forma durante tutto il corso della vita. Fin dal terzo mese il feto percepisce gli odori che impara a gestire alla nascita attraverso il flusso respiratorio. La nostra educazione, i nostri ricordi, il nostro vissuto, formano il presupposto che verrà associato, attraverso un sistema di legami, a un’esperienza precisa: un odore a una persona, un luogo, un momento, una sensazione. La memoria olfattiva si forma per ripetizione o per fatto mancante. Continua a leggere

Pelle a chiazze

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Grazie a personaggi noti come la modella Winnie Harlow o l’attrice Kasia Smutniak, bellissime donne che hanno deciso di mostrare la “loro” vitiligine, oggi questo problema della pelle che si manifesta con chiazze bianche sul viso e sul corpo viene affrontato con maggiore positività e vissuto con meno imbarazzo. E se è vero che alcune di queste celebrità hanno scelto di non curare del tutto la vitiligine, diventata per loro un punto di forza dopo anni di battaglia sociale, le soluzioni per limitarne le manifestazioni visibili non mancano. Ne parliamo con il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Continua a leggere

L’aneurisma dell’aorta

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L’aneurisma colpisce in media cinque persone ogni mille e viene definito un killer silenzioso perché nella maggior parte dei casi non provoca sintomi: spesso viene addirittura scoperto accidentalmente durante esami radiologici prescritti per altri problemi di salute. L’aneurisma più subdolo e sfuggente è quello che interessa il tratto ascendente dell’aorta, che in genere rimane asintomatico fino a quando non si verifica la dissezione (cioè la lacerazione dello strato più interno della parete vascolare) oppure la rottura: l’emergenza in questi casi è evidente, perché causa un forte dolore dietro lo sterno e uno shock dovuto al calo di pressione del sangue, che non arriva a sufficienza ai vari organi provocando l’ischemia. Se l’aneurisma interessa l’arco aortico e comprime esofago e trachea, allora possono insorgere difficoltà nell’alimentarsi, cambiamenti nel tono della voce o una paralisi del nervo laringeo che muove le corde vocali. Nel caso di aneurisma dell’aorta toracica o addominale, invece, i sintomi sono in genere modesti e difficili da inquadrare senza ulteriori indagini. Continua a leggere

Proteine in polvere

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Vanno tantissimo di moda e spopolano su Instagram, dove sono le protagoniste di colazioni con bowl profumate alla vaniglia e al cioccolato e di frullati light cremosissimi. Diventano un must con l’arrivo dell’estate, perché permettono di tagliare le calorie ai pasti, conferendo comunque energia e sazietà. Stiamo parlando delle proteine in polvere. Associate nell’immaginario collettivo alla dieta dei palestrati, le versioni moderne sono consigliate a tutti, soprattutto a chi desidera mantenersi in forma o a chi non assume abbastanza proteine a tavola o ancora per il post allenamento. Sono vantaggiose per la linea e la tonicità perché le formule contengono tutti e nove gli aminoacidi essenziali utili per il recupero muscolare. Il loro uso va valutato sulla base della propria spesa energetica all’interno di un’alimentazione comunque sana e bilanciata. Continua a leggere

È l’ora dei frullati

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D’estate la voglia di mettersi ai fornelli cala drasticamente, soprattutto nelle ore centrali del giorno, quando il caldo ci ruba gran parte delle energie. Questo porta spesso a soluzioni sbrigative, il più delle volte non proprio complete dal punto di vista nutrizionale e magari anche a rimedi esageratamente zuccherini che alimentano la fame. Ogni tanto, quindi, puoi sostituire il tuo solito pasto con un frullato che, se preparato nel modo giusto, è in grado di regalare l’energia e la sazietà di cui hai bisogno. Occorre bilanciare bene la dose di frutta (che non deve superare i 450-500g giornalieri) con quella di verdura fresca (che fornisce acqua e fibra) aggiungendo grassi buoni per garantire l’appagamento della fame. Erbe e spezie completano il gusto mentre i cereali in fiocchi o i semi danno una nota di croccantezza. Continua a leggere