Il trapianto di midollo per i tumori del sangue

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Sono ormai più di 50 anni che il trapianto di midollo (oggi opportunamente chiamato trapianto di cellule staminali emopoietiche) ha assunto un ruolo di primo piano nella terapia dei tumori del sangue, in particolare leucemie, linfomi e mieloma multiplo. “Il merito è dovuto in gran parte al progressivo aumento dei donatori volontari iscritti alle “banche di midollo”, a cui si rivolgono i pazienti che non dispongono di un fratello o sorella perfettamente uguali, ed alla recente possibilità di utilizzare anche famigliari compatibili solo a metà (i cosiddetti trapianti “aploidentici”), come cugini, padre o madre. Inoltre l’utilizzo di nuovi farmaci ha ridotto significativamente le complicanze post-trapianto come le infezioni, gli effetti tossici della chemio-radioterapia sui vari organi e soprattutto la cosiddetta “malattia trapianto verso ospite”, causata dall’aggressione immunologica dei linfociti del donatore non solo contro le cellule malate (effetto positivo), ma anche verso i tessuti sani del paziente ricevente”, ci spiega il Prof. Giorgio Lambertenghi Deliliers del Centro Medico Visconti di Modrone. Continua a leggere