Scegliere, questo è il dilemma

Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo. Sani di mente o pazzi. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi. A lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro. Oppure possiamo scegliere noi, e forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.

Chuck Palahniuk

Capita a tutti noi di dovere o volere fare delle scelte.
Scelte superficiali e scelte importanti.
Se non siamo noi a scegliere sarà qualcun altro che lo farà al nostro posto per cui vale la pena essere noi i protagonisti della nostra vita, stare in centratura.
Io sono a favore delle scelte basate sull’istinto, rettiliane, senza filtri. Scelte dettate dal cuore. Dall’anima, che sa.
Perché seguendo questo impulso siamo in sintonia con il nostro bisogno, con la quadratura del cerchio magico dell’esistenza.

Giulia, fondatrice dell’Associazione L’Ombra del Platano, commenta come segue.

La scelta ragionata, invece, a lungo andare si rivela fallace, non corrispondente alla nostra natura, al nostro Sé.

Consona alle mode o alla cultura attuale, alle leggi imposte, soddisfacente per terzi e inserita in un galateo circostanziale, la scelta razionale va di pari passo con il perbenismo considerato come “unica” via omologata. E’ ormai consolidato che le persone depresse e annoiate sono quelle che a tutti i costi devono e vogliono essere inserite in quell’alchimia assurda che è la desiderabilità sociale. E fanno di tutto per rientrare nei canoni, nei diktat, nel sistema. Ma il risultato ottenuto è l’incoerenza con la propria anima, con il proprio sentire, con il Sé autentico. Da qui i disturbi e le malattie.

Quante volte si sceglie di passare il Natale o altre feste “comandate” in famiglia quando in realtà vorremmo essere altrove a fare altro con persone diverse o in sacra solitudine?

Quante volte ci obblighiamo a frequentare pletore di personaggi in nome del galateo o di costruite fasulle amicizie?

Quante volte impediamo ai nostri figli di essere originali, suggerendo loro di seguire scie di mode assurde, di iscriversi in scuole con istruzione canonica o di fare sport riconosciuti, di pensare in modo conforme? Quante volte annientiamo la loro personalità, e anche la nostra, per restare imprigionati nel ghetto delle convenzioni sociali?

Quante volte facciamo vacanze “su indicazione”, su recensione, su “diffusa” opinione?

Quante volte scegliamo il nostro partner per comodità? Con la vigliaccheria in cima alla scala dei valori, con un triste futuro garantito.

Quanta gente vive una vita per favorire terzi, per compiacere altri, per ricevere consensi, per essere inclusa, per far parte…?

Tutti noi dovremmo sapere che esseri liberi di scegliere è un diritto sacrosanto, un dovere quasi. Dove il rispetto altrui è di default a prescindere, per il semplice motivo che il DNA di ognuno, unico, ci differenzia da tutti..

Vale la pena ricordare che “La mappa non è il territorio”, slogan principe della PNL. Ossia che la realtà è percepita soggettivamente, esclusiva, ad personam.

Tutti siamo mosche bianche, la difficoltà sta nel capirlo.

Un valido aiuto per chi ha difficoltà di fronte alle scelte è l’utilizzo dei fiori di Bach, il cui riconosciuto e testato potere di ricondurre l’uomo a sé stesso, permette di agire nel rispetto della sua vera natura personale.

Scleranthus e Cerato sono perfetti quando si tratta di scelte.

Scleranthus aiuta a sbloccare lo stato d’animo ed è ottimo quando la scelta è tra 2 possibilità, quando l’equilibrio oscilla, quando c’è alternanza interiore.

Bach dava questa definizione ai bisognosi di questo fiore: “Quelli che soffrono molto perché non riescono a decidere tra due cose, in quanto ora pare giusta l’una ora l’altra”.

Anche Cerato aiuta lo stato d’animo in blocco e viene suggerito quando vengono tenuti in considerazione solo i consigli degli altri, le loro opinioni, non fidandosi di sé stessi.

Di Cerato, invece, Bach afferma: “Quelli che non hanno sufficiente fiducia in se stessi per prendere le proprie decisioni. Chiedono costantemente consiglio agli altri, e spesso vengono fuorviati “.

L’assunzione dei Fiori di Bach, dosata da un esperto naturalmente, riporta l’animo sulla propria strada, rispettando la propria natura, accettandola.

 Il Bluff non risiede nella vita ma nelle scelte: quotidianamente ci troviamo davanti a un bivio; avete fatto caso a come l’Universo ci allena e ci mette costantemente alla prova?

Il requisito non è il coraggio di fare la scelta giusta ma l’ascolto di sé stessi nel farla.

Impariamo ad accogliere i nostri puri desideri e a rispettarli, solo noi possiamo fare della nostra vita un dono meraviglioso. Un dono da regalarci. Scelto dal Cuore.

trevaini50Silvia Trevaini

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