I falsi miti sul botox

Sono molti i falsi miti diffusi sulla chirurgia estetica, sopratutto per quanto riguarda il botox, o botulino. Questo trattamento estetico consiste nell’iniezione della cosiddetta tossina botulinica che inibisce l’impulso nervoso a livello muscolare, “eliminando” le rughe d’espressione. Ma è vero che le iniezioni di botulino rendono il viso inespressivo? Che una volta passato l’effetto del trattamento si torna peggio di prima? E che la tossina botulinica è tossica e pericolosa?

 A partire dalla confusione che si fa sulle diverse pratiche di medicina estetica, per cui il ‘botulino’ viene spesso associato ad alterazioni, spesso sgradevoli, dell’espressione e della conformazione facciale. Questi ultimi fenomeni, infatti, non vanno attribuiti ad iniezioni di tossina botulinica bensì ad un uso eccessivo dei fillers, che sono riempitivi della zona trattata, con effetto di volumizzazione. La tossina botulinica, invece, non riempie una zona del volto bensì distende la ruga, attraverso l’induzione al rilassamento del muscolo che contribuisce a provocarla. È dunque una pratica distinta anche dal lifting, il cui obiettivo è quello di ‘tirare’ la pelle. In pratica, la tossina botulinica è una proteina che viene iniettata con precisione nel muscolo, in piccolissime dosi e mediante un sottilissimo ago e il cui effetto è quello di ridurre temporaneamente la liberazione di acetilcolina, il mediatore chimico che determina la trasmissione dell’impulso nervoso a livello della giunzione neuromuscolare. Da qui il rilassamento del muscolo interessato e quindi una notevole attenuazione della trazione sui tessuti cutanei sovrastanti, traducibile nell’effetto di distensione sulla pelle e sulle rughe destinato a diventare visibile nell’arco di pochi giorni.

Questa preziosa sostanza estetica però non gode a priori di ottima fama. Ma le perplessità possono dirsi motivate e giustificabili? O talvolta si tratta di vere e proprie leggende metropolitane? Sarà meglio fare il punto sulla situazione dando la parola ad un esperto, a chi se ne intende, la dottoressa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica

1-Il Botox  congela le espressioni e ti fa sembrare finto

Senz’altro falso. Posto che Botoxè molto banalmente il nome commerciale del botulino, questi a sua volta è un miorilassante, ovvero un inibitore muscolare. La credenza che la tossina “congeli le espressioni” origina dall’azione di riduzione controllata dell’attività contrattile che – questo sì – essa svolge molto bene sui muscoli mimici. Abbiamo appena detto “riduzione” però, e non già assoluto congelamento, staticità. Da non dimenticare inoltre che tale effetto è sempre transitorio: generalmente parliamo di circa 6 mesi. In breve, la sensazione di “finzione” veicolata dipende unicamente dalle discutibili abilità del medico di turno e non certo dall’impiego del botulino in sé. I migliori professionisti veicolano risultati ottimi sulle rughe e non impattano mai sull’espressività: un trattamento ben riuscito, infatti, è quello che risulta impercettibile.

2 – il Botox  è tossico e pericoloso

Il botulino è un farmaco e come tale ben regolato. A scopo estetico, entrando nel merito, le dosi maneggiate dal professionista risultano basse e assolutamente innocue per l’organismo. Le formulazioni attuali sono talmente sicure che con ogni probabilità un domani in commercio troveremo dosaggi ben più elevati. Ogni problematica connessa alla tossina botulinica è legata alla mano maldestra dell’operatore, alla sua esperienza di iniettore.

3 – il Botox  offre risultati immediati e permanenti

Falso anche a questa formula. Il motivo è molto semplice: per apprezzare i risultati è comunque richiesto un certo lasso temporale a partire dalla seduta di riferimento; in media parliamo di 5 giorni. Quanto alla “permanenza”, come richiamavo poc’anzi, in tema di botulino non v’è mai nulla di definitivo, cioè dato una volta per tutte. La sostanza viene metabolizzata dall’organismo in circa 4-6 mesi, perciò esaurito l’effetto il paziente può fissare una nuova seduta.

4 – Usato il Botox una volta, si deve poi continuare ad usarlo

Smentisco. Possiamo sospendere sedute e richiami non appena lo desideriamo, senza con ciò recare impatto di sorta alle aree trattate in precedenza. Il punto è semmai un altro: ossia che i risultati anti–età sono sempre qualitativamente tanto alti che pazienti maschi e femmine si dimostrano loro medesimi restii a sospendere le sedute, e perciò tornano spontaneamente nei nostri studi. Però, la botulino-dipendenza non esiste.

5- Il forte legame fra iniezioni di Botox ® e dolore

Trattandosi di iniezioni, chiaramente, un pochino si sentono. Parlerei tuttavia più di fastidio che di dolore. Per noi professionisti fornire il massimo comfort ai pazienti è una priorità assoluta, sicché mettiamo in campo tutta l’esperienza e le tecniche a basso impatto di cui disponiamo per ridurre ogni spiacevole sensazione.

trevaini50Silvia Trevaini

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2 risposte a “I falsi miti sul botox

  1. orribile esperienza con botulino(piccola dose su fronte) mi ha abbassato lo sguardo e cambiato fisionomia per due mesi fino a quando piano piano è andato a scemare…Il problema? solo il mio cioè il mio viso non ha registrato bene la sostanza iniettata….Tante mie amiche hanno avuto(beate loro)degli ottimi risultati

  2. Piuttosto di usare il botox mi tengo tranquillamente le mie rughe. La bellezza è soggettiva, certo…difficile il processo che determina un abbellimento di una donna o di un uomo otlre la soglia degli anta..però ci sono casi di uomini e donne egualmente belle ed affascinante con le rughe. Certo sono persone che svolgono lavori di prestigio, che detengono una cultura medio alta, etc, quindi potrebbe influire.
    Sicuramente, però…il botox fornisce un effetto veramente orripilante sull’espressività di qualsiasi volto.
    Dovremo aspettare l’evoluzione della stampa 3D e quindi dei tessuti creati ad hoc per sostituire organi, epidermide, etc.
    Secondo me…non siamo molto distanti, tutto dipende molto dalle resistenze di chi produce le tossine botuliniche e dalla redditività ottenuta dal loro impiego.
    Se è per questo attendo ansioso anche il fantascentifico esoscheletro in materiali compositi che tranquillamente potranno sostituire titanio e materiale plastico come protesi.

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