Dai tatuaggi alle lentiggini: il laser Q-switched elimina gli inestetismi cutanei

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Grazie alle nuove tecnologie, ad oggi è possibile rimuovere i tatuaggi scuri e le macchie del viso e del corpo in modo altamente selettivo ed indolore: il LASER Q-SWITCHED  ha rivoluzionato questo campo fin’ora di difficile approccio. Il mese scorso insieme a Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano, abbiamo cercato di capire quali sono le precauzioni di sicurezza e i modi più utili per prendersi cura di un tatuaggio. Oggi parliamo della loro rimozione e dell’uso di questo particolare Laser.

Quali sono i vantaggi del laser Q- SWITCHED ?

Grazie alla tecnica Q-switching, il principio della fototermolisi selettiva può essere finalmente applicato alle lesioni pigmentate per raggiungere i risultati desiderati clinici senza troppi danni alla zona circostante.  Il Laser Q-switched emette il suo fascio di luce nell’ambito dei nanosecondi e dirigendosi direttamente in un bersaglio predefinito (detto cromoforo) quale il pigmento cutaneo scuro (melanina, pigmenti dei tatuaggi): la brevità e la specificità del fascio di luce limita quindi l’emissione di calore ai tessuti circostanti, impedendo il danno nelle zone ove il laser non serve e concentrando l’efficacia solo dove serve. Anche per tale ragione, il comfort della pelle che riceve un trattamento Laser Q-switched è elevato, rispetto ad altre applicazioni laser ablative.

Chi vuole eliminare un tatuaggio ha quindi a disposizione questa soluzione?

Il  Laser  Q-switched, è emerso come un laser migliore e più idoneo per il colore nero e il blu scuro (tatuaggi neri e blu scuri); tutto questo grazie alla sua lunghezza d’onda, alla fluenza più elevata, e più brevi impulsi. La Risposta al Laser Q-switched  dipende dal tipo di tatuaggio:

Tatuaggi professionali:  4-6 trattamenti sono spesso necessarie.

Tatuaggi amatoriali: di solito queste sono facili da rimuovere, ma in alcuni casi, se l’inchiostro è a livello più profondo, alcune sessioni supplementari potrebbero essere necessari.

Tatuaggi cosmetici: tatuaggi cosmetici come le sopracciglia e gli occhi e la linea delle labbra rispondono generalmente bene in 2-4 sedute.

Esistono 3 tipologie di laser Q-switched per cancellare tatuaggi, ed ogni apparecchio è specifico per determinati colori:

• Q- Switched ruby laser

• Q-Switched Nd: YAG laser

• Q-Switched alexandrite laser

1. Q- Switched ruby laser

Questo tipo di laser, il primo di questa famiglia ad essere utilizzato per la rimozione tatuaggi, opera ad una lunghezza d’onda di 694 nm. La durata dell’impulso è di circa 25 ns e la fluenza fino a 8-10J/cm2.

Il ruby laser è efficace verso i colori nero, blu, blu scuro e soprattutto viola ed ha maggior successo nella rimozione tatuaggi amatoriali rispetto a quelli professionali; inoltre è efficace anche nel togliere tatuaggi traumatici e medicamentosi.

2. Q-Switched Nd: YAG laser

Il laser al Nd: Yag è quello che viene maggiormente utilizzato oggigiorno per cancellare tatuaggi. È  capace di operare a 2 diverse lunghezze d’onda: una per togliere i colori nero, blu, marrone e la maggior parte dei pigmenti scuri, mentre l’altra è efficace verso il colore rosso e rosaceo. Il vantaggio di questo apparecchio è di poter rimuovere i colori scuri e i colori della tonalità del rosso senza dover cambiare apparecchiatura.

3. Q-Switched alexandrite laser

Questo laser è efficace nella rimozione dei colori blu e nero ed in particolare verso il verde: spesso questo colore è il solo pigmento scuro che non viene rimosso col laser Nd: YAG.

Quali sono le maggiori applicazioni cliniche?

La maggior parte delle lesioni cutanee pigmentose, epidermico (cloasma epidermico) o per assorbimento cutaneo (tatuaggi), acquisite o congenite (lesioni melanocitarie diagnosticate come benigne), possono essere trattate con laser Q switched.  Ad oggi il laser Q-switched rappresenta il gold standard per il trattamento dei tatuaggi. Lentiggini acquisite, macchie caffè-latte, efelidi, lesioni pigmentarie profonde e altre lesioni pigmentate,  rispondono bene, ma sono richieste sessioni multiple  nella maggior parte dei casi.

Può essere usato questo laser per il ringiovanimento cutaneo? 

Resurfacing non ablativo (ringiovanimento cutaneo)Il Laser Q-switched  rappresenta ad oggi una modalità elettiva per il ringiovanimento cutaneo non ablativo da photo-aging  causato da danno solare cronico (non ablative photo-aging resurfacing). L’utilizzo di basse fluece e di spot più grandi, aumenta il comfort per il paziente, garantendo ulteriormente tempi di ripresa rapidi delle attività lavorative e sociali. Le regole dermatologiche post laser debbono essere sempre raccomandate così come l’acquisizione del consenso informato al trattamento, necessario per qualsiasi applicazione.

Le rughe e le cicatrici da acne migliorano con questo trattamento?

Il Q-switched  offre una nuova tecnologia che aiuta a curare le cicatrici e le rughe alla radice, in profondità nella pelle. L’utilizzo di questa energia laser penetra in profondità, senza alterare lo strato superiore della pelle, arrivando al derma più profondo, stimola la produzione di collagene naturale e di altre proteine che compongono la pelle. L’applicazione, praticamente indolore, della durata di 15-20 minuti circa per tutto il viso, garantisce costantemente una ripresa rapida delle attività lavorative e sociali; significativa è la risposta in termini di ricompattezza ed elasticità della cute trattata.

 

Può essere una valida soluzione anche per il melasma?

Il Melasma epidermico risponde meglio e più velocemente al trattamento con Q-switched rispetto a melasma misto o profondo. La completa remissione delle lesioni può essere previsto in oltre il 50% dei casi di melasma epidermico, mentre percentuali variabili dal 30 al 50% sono da considerarsi per altri tipi di melasma più profondi. Tuttavia, il miglioramento costante di questi inestetismi è sempre presente. Iperpigmentazione post-infiammatoria e il ritorno del melasma (rebound) sono complicanze che possono verificarsi in soggetti con con ipersensibilità cutanea. In questi casi si raccomanda di utilizzare basse emissioni e minori ripetizioni con intervalli più ampi fra una seduta e l’altra.

 

Silvia Trevaini

Videonews