Breve vademecum per combattere obesità e sovrappeso nei piccoli

Poche e facili regole possono essere di aiuto per favorire la ‘buona’ amicizia dei piccoli con il cibo sano. La Dottoressa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione del Centro Medico Visconti di Modrone, come sempre ci dà qualche buon consiglio.

    1. Il bambino è un ottimo imitatore. Ama seguire i comportamenti dei grandi ed è influenzato anche dalle loro scelte alimentari. Ecco perché i genitori devono dare il buon esempio, sia consumando alimenti di qualità, vari e salutari, ma anche avendo un comportamento ‘tranquillo’ nei confronti del cibo cosicché il bambino possa sviluppare un buon rapporto con esso. Ciò permetterà anche ai grandi di riconoscere i bisogni dei bimbi, i malesseri reali da eventuali capricci.

  1. Abbasso la monotonia. A giusta ragione i bambini, al pari dei grandi, si stufano. Dunque è buona norma non servire mai consecutivamente lo stesso piatto, specie se poco gradito ai piccoli e non costringerli ad assaggiarlo controvoglia: questa azione genererebbe avversione verso l’alimento, alimentando la ‘schizzinoseria’. Ciò significa che non bisogna scoraggiarsi ma anzi riprovare (di solito il bambino testa il cibo rifiutato dopo 12 tentativi falliti!) e riproporre l’alimento mascherato sotto un’altra veste, all’interno di altri ingredienti, utilizzando anche nella presentazione del piatto (non solo nella preparazione) fantasia e creatività. Diversificando, ad esempio, colori, odori e consistenza cosicché anche il cibo possa diventare ‘divertente’.
  2. Rendere i bimbi piccoli protagonisti. Assecondando da un lato i loro gusti e dall’altro invitandoli a essere degli ‘chef’ insieme a voi in cucina. Sarà un modo intelligente e gustoso per avvicinarli anche a cibi nuovi e più spronati ad assaggiarli perché preparati da loro. Si sentiranno, infatti, grandi e importanti per avere contribuito all’allestimento del pasto.
  3. Siate ‘regolari’. La metodicità è un fattore chiave a tavola. È importante cioè far rispettare ai piccoli l‘orario dei pasti, consumandoli in ‘famiglia’, tutti insieme intono al tavolo, per stimolare la convivialità e la socialità. Mentre non è educativo incentivare i piccoli a mangiare un cibo o un piatto poco gradito con il pretesto di ricevere poi un premio.
  4. Scegliere gli argomenti (di conversazione) giusti. Soprattutto a tavola, non bisogna parlare di peso ideale e di diete dimagranti con i piccoli, bensì occorre invitare loro all’apprendimento e assunzione di uno stile di vita sano. Compreso, oltre la dieta varia e bilanciata, anche movimento e attività ludiche e aerobiche all’aria aperta insieme ai altri compagni. Giocare, fare più sport è meglio che guardare la tv!

trevaini50Silvia Trevaini

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