Depuriamo il fegato

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Il fegato è il più importante “laboratorio chimico” del nostro organismo, e la più grande ghiandola che possediamo, con un peso di circa 1-1,5 kg. Esso sovraintende alla produzione di ormoni, produce la bile (essenziale per la digestione dei grassi), immagazzina lo zucchero sotto forma di glicogeno e lo rimette in circolo, al bisogno, come glucosio. Ha un ruolo importante anche nel metabolismo delle proteine e consente di eliminare le scorie e le tossine derivanti da tutto ciò che entra nel nostro corpo, aria compresa. Le sue cellule, gli epatociti, possiedono infatti caratteristiche utili per neutralizzare le sostanze tossiche, eliminare i globuli rossi danneggiati e riconoscere gli elementi patogeni. Il fegato è noto soprattutto per la sua funzione di eliminazione di sostanze che possono risultare tossiche. Ed è proprio questo che lo espone a maggior rischi, perché è il primo a subire l’azione dannosa di scorie e tossine. Pensate per esempio a cosa accade al fegato di chi beve troppi alcolici e mangia troppi cibi grassi o dolci, o eccede con i farmaci. Ma vediamo come aiutarlo. Qualsiasi dieta, anche la dieta vegetariana, può recare danni al fegato se è troppo calorica, ricca di zuccheri semplici (compreso anche l’eccesso di frutta), con cereali e derivati raffinati, povera di verdure e proteine. Quando possibile, è meglio preferire cibi di produzione bio perché i residui dei pesticidi, dei fertilizzanti chimici o dei farmaci usati nell’allevamento intossicano il fegato.

Cosa scegliere a tavola

Il fegato ha bisogno di tutti gli amminoacidi presenti nei cibi proteici di origine animale, come uova e formaggi magi, oppure in legumi, tofu e tempeh. Tali aminoacidi vengono usati dalla ghiandola epatica per produrre glutatione, una sostanza dall’azione antiossidante e disintossicante, nota anche perché contrasta la stanchezza e potenzia le difese. Tra i cibi proteici sono consigliate anche le uova, nonostante il loro elevato contenuto di colesterolo. Questo perché apportano colina, una sostanza che riduce l’assimilazione del colesterolo. Cibi fermentati e fibre sono inoltre necessari per il riequilibrio della flora intestinale che, se sana, contribuisce alla rigenerazione delle cellule epatiche. Esiste infatti uno stretto legame tra questi due organi essenziali per la pulizia del corpo. È quindi importante consumare cibi probiotici come yogurt, kefir, miso, tempeh e verdure fermentate quali i crauti o il kimchi coreano. Ci vogliono anche le fibre solubili e insolubili. Inseriamo poi nella nostra dieta cibi amari come tarassaco, cicoria, radicchio, carciofo, cardo, indivia, friarielli o cime di rapa e rucola che attivano la depurazione di quest’organo, oltre a migliorare la diuresi e la digestione.

Quattro alimenti ad azione detox

Limone: bere ogni giorno il succo di un limone favorisce l’eliminazione di scorie e tossine dalla ghiandola epatica. Oppure si può usare per condire verdure, cereali e legumi. È la vitamina C a essere fondamentale per la salute delle cellule epatiche e per contrastare la steatosi e l’ipercolesterolemia. La si trova anche in broccoli, agrumi, prezzemolo, kiwi, ananas, radicchi, spinaci, pomodori, frutti di bosco, lattuga e cime di rapa.

Carciofo: è noto per la sua azione rigenerante del fegato, soprattutto se consumato crudo o cotto in padella. È anche ricco di ferro e di inulina, una fibra benefica per la ghiandola epatica. Quando non è di stagione puoi prendere 1 capsula di estratto di carciofo, con acqua, tutti i giorni per almeno 2 settimane.

Cicoria: aumenta la produzione della bile che, tra le altre funzioni, ha quella di eliminare scorie e tossine dannose, regolarizzando l’intestino e sostenendo così il lavoro di disintossicazione della ghiandola epatica.

Grano saraceno: è un alimento ricco di proteine verdi e di antiossidanti dall’azione antietà e protettive del fegato, in quanto contrastano l’eccesso di radicali liberi, vere e proprie tossine che danneggiano anche le cellule di quest’organo. Inoltre, è utile per ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” LDL.

Acqua ed erbe officinali

La prima regola salva fegato è bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno. Questo elemento depura tutto l’organismo, ghiandola epatica compresa. Ottimi anche gli infusi e le tisane a base di rosmarino, carciofo, ortica, menta, bardana e tarassaco. Queste erbe officinali possono essere assunte anche sotto forma di tintura, estratto secco in capsule o compresse. Oppure utilizzate per brodi, minestre e risotti.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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