Si può imparare a gestire le proprie emozioni?

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Nella nostra normalità largamente predominante noi siamo esseri emotivi. La consapevolezza dell’uomo che pensiamo lo renda unico è un livello di emotività diverso. Noi ci vediamo essere felici, soffrire, avere paura, essere imbarazzati. E abbiamo quindi una reazione emotiva alla consapevolezza delle nostre emozioni. “Alcuni esempi in psichiatria sono l’ansia sociale patologica, situazione in cui il vero “tilt” non è dato tanto dall’imbarazzo, ma dalla reazione di paura al vedere sé stessi in imbarazzo (e al pensiero che gli altri lo notino allo stesso modo). Un altro esempio è il panico, nel quale è caratteristico che dopo aver sperimentato l’esperienza di un attacco di panico, rimanga il terrore di poterlo riavere. Anche quando la persona ha compreso che si tratta di panico e non di un infarto, persiste la cosiddetta “paura della paura”. Chi non riesce a muoversi liberamente o stare in determinati ambienti non ha tanto timore di poter morire, quanto paura di trovarsi nella condizione di dover vivere, consapevolmente, un attacco di panico (fobofobia)”, ci spiega il Dott. Matteo Pacini, medico chirurgo, Specialista in Psichiatria e docente di Medicina delle Dipendenze presso l’università di Pisa. Continua a leggere

L’olio essenziale di Limone

Le piante offrono doni meravigliosi per il nostro benessere e la parte più preziosa è quella costituita dagli oli essenziali che da questo mese impareremo a conoscere meglio. Nonostante il loro nome sono in realtà essenze aromatiche lipofile che possono essere utilizzate per alcuni malesseri fisici ma anche per sostenere psiche ed emozioni. Questo mese insieme ad Alessia Daturi, naturopata e aromaterapeuta, presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano, ne conosciamo uno in particolare, molto diffuso, disponibile a un prezzo particolarmente contenuto e di facile utilizzo. Appartenente alla famiglia delle Rutaceae, quest’olio si estrae dalle scorze dei frutti del Citrus Limon, il comune Limone. È importante che sia puro e ottenuto per spremitura a freddo e che dopo l’apertura nei mesi più caldi sia conservato in frigo. Attenzione al suo utilizzo è durante il periodo estivo: essendo leggermente fotosensibilizzante non va usato nelle ore in cui ci esponiamo alla luce solare. Continua a leggere

Mal di schiena che non passa

La colonna vertebrale è il fulcro della nostra vita. Spesso lo diamo per scontato. Della sua importanza erano più consapevoli i saggi della Medicina Tradizionale Cinese, per i quali questa struttura era l’asse verticale che metteva in connessione l’energia della terra e quella del cielo. La nostra schiena è una struttura complessa. C’è la componente ossea, rappresentata dalle vertebre, quella nervosa che si dirama dal midollo osseo e quella muscolotendinea, costituita da muscoli, tendini e legamenti che rendono possibile il movimento. Sedentarietà, smart working e scarsa esposizione alla luce naturale e all’aria aperta sono tre fattori che possono favorire un progressivo deterioramento delle strutture articolari o determinare il peggioramento di una debolezza pregressa delle ossa, dei muscoli e delle cartilagini. Il dolore alla colonna vertebrale è scatenato nella quasi totalità dei casi da uno stato di alterata contrazione muscolare, che può portare allo sviluppo di veri e propri spasmi dei muscoli vertebrali.  Che sia per la sedentarietà prolungata o al contrario per uno sforzo, il mal di schiena è un’esperienza molto diffusa e che spesso viene sottovalutato perché si tende a pensare che passerà da solo.  Tuttavia, il mal di schiena può essere anche il segnale di uno stato infiammatorio cronico che può degenerare in problemi più gravi. Confondere il mal di schiena di origine infiammatoria con i più comuni mal di schiena meccanici significa non sbarazzarsene più. Un mal di schiena che dura da almeno tre mesi, con un dolore che aumenta con il movimento e diminuisce a riposo, è in genere legato a cause meccaniche, per esempio artrosi o patologie dei dischi vertebrali. Nella lombalgia infiammatoria, invece, il dolore peggiora con il riposo e i sintomi sono più fastidiosi al risveglio e durante la notte. Migliora con il movimento e si associa a rigidità mattutina. Il dolore dura per tre mesi o più e si ripresenta nonostante l’uso di antinfiammatori o antidolorifici. Colpisce persone giovani spesso sotto i quarant’anni.

Vediamo come prevenire e curare il mal di schiena infiammatorio insieme al Dott. Massimiliano Pulidori, neurochirurgo presso la Clinica San Paolo di Pistoia. Continua a leggere

I benefici antiage dei semi di canapa

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Ottenuti dalla Cannabis sativa, questi minuscoli scrigni di virtù sono tra i più quotati superfood per restare giovani e soprattutto in salute. Il motivo del successo dei semi di canapa è presto detto: ogni piccolo granello è un concentrato unico di sostanze antiossidanti che aiutano nella lotta contro i radicali liberi. I semi di canapa presentano un alto contenuto di peptidi, delle molecole molto utili per stimolare la rigenerazione della pelle e rafforzare i tessuti cutanei, che tendono a diventare più sottili e fragili per il naturale trascorrere del tempo. Ma i semi di canapa non sono preziosi solo come antirughe, sono anche ricchi di composti fenolici, tra cui la quercetina, che previene le malattie neurodegenerative, mantiene giovane il cervello e combatte l’osteoartrosi. Nell’elenco dei principi attivi che li rendono irrinunciabili vanno poi ricordati la luteolina, dall’azione antitumorale, ma anche tocoferoli, carotenoidi e fitosteroli, tutte molecole dal forte tenore antiossidante. Continua a leggere

È ora di riattivare l’epifisi

In primavera le forme e i colori, l’atmosfera e gli stadi d’animo cambiano con velocità e intensità, dando ogni volta non solo la sensazione di una generale rinascita, ma anche la certezza di un ciclo che si ripete ogni anno governato da forze invisibili. È come se la natura avesse una sapienza innata nel generare, plasmare e distribuire il cambiamento. Gli antichi, nelle varie civiltà, hanno riconosciuto questo “spirito della natura” e, più di noi moderni, hanno cercato di rispettarlo e di imitarlo, cercandone dentro di sé il corrispettivo. Diverse tradizioni lo individuarono in una piccola ghiandola posta al centro del cervello: l’epifisi o ghiandola pineale. Studi scientifici più attuali rivelano che essa, in effetti è implicata in tantissimi nostri processi psicofisici, anche se in modo silenzioso e spesso indiretto. Aprile, dunque, mese del cambiamento per eccellenza, chiama in gioco l’epifisi e le chiede di supervisionare tutto ciò che accade dentro di noi. Continua a leggere

Giornata mondiale della salute

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Nel 1948 la prima Assemblea mondiale della salute (World Health Assembly) decide di istituire una giornata dedicata della salute in tutto il mondo. Dal 1950 la giornata mondiale della salute (World Health Day) si celebra dunque il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell’Oms avvenuta il 7 aprile 1948. La giornata è un’occasione per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale, e lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione. La giornata mondiale della salute non è quindi un evento che si riduce ai lavori di un giorno, ma è ogni volta il punto di partenza di un percorso mirato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo. Per il 2022 dedica la Giornata della Salute al diabete, una malattia dai “pesi travolgenti” e la cui incidenza è in aumento, con oltre 347 milioni di malati in tutto il pianeta. Ho pensato di approfittare di questa giornata per parlare insieme al Dott Paolo Toniolo, Medico di medicina funzionale, presso il Santagostino di Milano, di prevenzione e di medicina funzionale e capire come ci possono aiutare a migliorare il nostro stato di benessere generale anche per prevenire malattie come il diabete. Continua a leggere