È assodato che il tatuaggio rappresenta una simbologia, scritta o raffigurata; si imprime sulla pelle ma anche nella percezione quotidiana, evocandone la corrispondente consapevolezza.
“Dal punto di vista pratico, l’ago va oltre la pelle propagando una sorta di vibrazione che agisce a livello energetico. Infatti, il nostro corpo è composto per la maggior parte di acqua che, come ci insegna Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, memorizza ogni impronta e la riproduce. L’arte dell’incisione su pelle risale a oltre 5000 anni fa, e in seguito alla sua nascita si sono alternati periodi di approvazione e rifiuto per essa, dovuti a motivi sociali e antropologici”, ci spiega Giulia Giuntoli, Naturopata, specializzata in Fitoterapia presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica SIMO di Milano. Continua a leggere