La primavera è al suo apice e con essa iniziamo ad essere più attivi. Ma che fare quando invece ci sentiamo sempre stanchi? Questa problematica coinvolge diverse migliaia di italiani che lamentano di sentirsi sempre stanchi, non solo alla sera quando potrebbe essere fisiologico, ma già al risveglio o nel primo pomeriggio, piuttosto che nei casi più gravi tutto il giorno. Questo si verifica spesso nei casi di Long Covid, ma talvolta può essere anche un segnale, unito ad altri sintomi, della sindrome da stanchezza cronica.
La naturopatia e l’aromaterapia possono venire in aiuto, come sempre, per alleviare i sintomi o addirittura andare alla radice del problema. Vediamo come, insieme ad Alessia Daturi, naturopata e aromaterapeuta della Scuola italiana di medicina olistica di Milano.
Quando la stanchezza si presenta dopo un periodo di stress prolungato, a carico del corpo, della mente e della parte emotiva l’alga Klamath viene in soccorso. Si tratta di un’alga d’acqua dolce a bassissimo contenuto di iodio che contiene acidi grassi quali omega 3, omega 6, luteina, astaxantina e vitamina A, K e tante vitamine del gruppo B. Dal potente effetto antiossidante, antinfiammatorio, agisce beneficamente sul sistema immunitario e sul sistema nervoso.
Talvolta dopo una convalescenza lunga che consegue alla sindrome influenzale o Covid 19 si possono associare l’oligoelemento Rame oro argento (1 fiala al giorno da tenere in bocca un minuto prima di deglutire) e il fiore di Bach Olive, indicato per chi si sente esausto e stanco perfino nelle più semplici attività quotidiane, restituendo forza ed energia. Se ne mettono 8 gc in una bottiglietta d’acqua da mezzo litro per sorseggiarla durante il giorno per almeno 3 -6 settimane.
Se ci si sveglia stanchi mentalmente con un senso di disinteresse per la vita quotidiana si può ricorrere al fiore di Bach Hornbeam, se ne mettono 8 gc in una bottiglietta d’acqua da mezzo litro per sorseggiarla durante il giorno. L’olio essenziale di Zenzero, particolarmente indicato per reagire alle situazioni può essere veicolato in diffusione (si calcola 1 gc al metro quadro) oppure in inalazione secca, mettendone 1 gc sul palmo della mano e sfregandola con l’altra mano si posano le mani a coppa sul naso per inspirare profondamente un paio di minuti.
In tutti i casi sopra citati si può abbinare Reishi (Ganoderma Lucidum), un fungo medicinale ricco di molti minerali quali magnesio, potassio, calcio, ferro, zinco, rame e vitamine del gruppo B, nonché di tutti gli amminoacidi essenziali. Anche chiamato fungo dell’immortalità, Reishi è un fortissimo antiossidante e modulante dell’umore ed è indicato per tutti gli stati infiammatori che quasi sempre sono alla base della stanchezza prolungata.
Silvia Trevaini
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