Con l’arrivo dell’inverno, la nostra pelle deve affrontare non solo le basse temperature, ma anche il vento e gli sbalzi termici, che possono comprometterne la salute e aggravare diverse patologie dermatologiche. Sebbene il sole sia spesso considerato il principale nemico della pelle, il freddo può risultare altrettanto dannoso. Per fare chiarezza su come il clima invernale influisca sulla pelle e su come possiamo proteggerla adeguatamente, abbiamo intervistato il Prof. Santo Raffaele Mercuri, Primario del reparto di Dermatologia e Cosmetologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Il Prof. Mercuri, esperto riconosciuto a livello nazionale e internazionale, ci guiderà attraverso le problematiche più comuni legate alla pelle nei mesi freddi, come la rosacea, i geloni, la cheilite e la secchezza delle mani, e ci fornirà consigli utili e scientificamente fondati per affrontare l’inverno al meglio.
Prof. Mercuri, siamo abituati a pensare che il sole sia il principale nemico della pelle, ma in realtà anche il freddo può causare danni significativi. Cosa succede esattamente alla pelle quando ci esponiamo a basse temperature?
Assolutamente, il freddo rappresenta un fattore di stress importante per la pelle, tanto quanto l’esposizione al sole, seppure in modo diverso. Quando le temperature scendono, l’epidermide riduce naturalmente la produzione di sebo, la sostanza oleosa che funge da barriera protettiva. Questo provoca una maggiore secchezza della pelle, compromettendo la funzione barriera e rendendola più vulnerabile agli agenti esterni. Inoltre, l’aria fredda è spesso secca, il che contribuisce ulteriormente alla disidratazione cutanea. Studi dermatologici hanno dimostrato che la combinazione di freddo e vento può ridurre l’idratazione cutanea del 25% in poche ore.
Durante l’inverno alcune patologie dermatologiche tendono a manifestarsi o a peggiorare. Può parlarci di alcune di queste, come la rosacea e i geloni?
Certamente. La rosacea è una condizione cronica che causa arrossamenti persistenti sul viso, e può peggiorare notevolmente durante l’inverno. Le basse temperature e gli sbalzi termici (ad esempio, passare da un ambiente caldo a uno molto freddo) stimolano una vasodilatazione eccessiva dei capillari, il che aggrava i sintomi. Diversi studi hanno evidenziato come il freddo e l’esposizione al vento aumentino significativamente le riacutizzazioni della rosacea. Per chi ne soffre, la protezione della pelle con creme specifiche e l’uso di barriere fisiche, come sciarpe, sono essenziali. Passando ai geloni, o perniosi, questa condizione si manifesta quando la pelle, esposta al freddo intenso, non riesce a riscaldarsi adeguatamente, provocando danni ai piccoli vasi sanguigni. Questo si traduce in gonfiore, prurito e arrossamento delle estremità, soprattutto dita di mani e piedi, orecchie e naso. Studi condotti in climi rigidi, come quelli scandinavi, hanno dimostrato che i geloni sono più comuni nelle persone con una circolazione periferica alterata o in chi ha una predisposizione genetica.
Anche le labbra sono particolarmente sensibili al freddo. Ci può spiegare cos’è la cheilite e come prevenirla?
La cheilite è un’infiammazione delle labbra che si manifesta con secchezza, screpolature e, nei casi più gravi, con la formazione di piccole fessurazioni dolorose. Le labbra sono particolarmente vulnerabili perché non contengono ghiandole sebacee, quindi non possono produrre oli naturali per mantenersi idratate. Durante l’inverno, l’esposizione al freddo e al vento può provocare una perdita di umidità. In uno studio pubblicato sul Journal of Dermatological Science, è stato dimostrato che l’applicazione regolare di un balsamo labbra contenente emollienti naturali come la cera d’api e il burro di karité può ridurre del 50% la frequenza di cheilite durante i mesi invernali.
Molti dei nostri lettori lamentano anche la secchezza delle mani in inverno. Cosa consiglia per affrontare questo problema?
La secchezza delle mani è un problema molto comune nei mesi freddi, soprattutto a causa dell’uso frequente di saponi e disinfettanti, che privano la pelle dei suoi oli naturali. Le mani, come il viso, sono esposte direttamente agli agenti atmosferici e spesso vengono trascurate in termini di cura. Il risultato è una pelle secca, screpolata e, in alcuni casi, dermatiti irritative. Un recente studio ha confermato che l’applicazione di creme barriera contenenti glicerina o urea può migliorare significativamente l’idratazione della pelle, riducendo il rischio di screpolature. Inoltre, indossare guanti protettivi e applicare una crema idratante dopo ogni lavaggio delle mani è fondamentale per mantenere la pelle protetta.
Oltre alle problematiche legate alle patologie, ci sono altre abitudini o comportamenti che possono aggravare la condizione della pelle durante l’inverno?
Sì, ci sono diverse abitudini che, sebbene sembri possano portare conforto, in realtà peggiorano la condizione della pelle. Per esempio, fare docce o bagni troppo caldi è una delle principali cause di secchezza cutanea in inverno. Anche se l’acqua calda dà sollievo immediato dal freddo, rimuove gli oli naturali della pelle, rendendola ancora più vulnerabile agli effetti del freddo. Uno studio condotto in Giappone ha dimostrato che l’uso di acqua calda oltre i 40°C riduce del 60% la capacità della pelle di trattenere l’umidità. Un altro fattore da tenere in considerazione è l’uso di prodotti troppo aggressivi, come detergenti con alti livelli di alcol o profumi, che possono irritare la pelle e disidratarla ulteriormente. Raccomando sempre di scegliere prodotti delicati, preferibilmente privi di solfati, per evitare danni alla barriera cutanea.
Esistono strategie preventive efficaci per proteggere la pelle dai danni invernali?
Sicuramente, la prevenzione è la chiave per evitare i danni causati dal freddo. In primo luogo, l’idratazione costante è fondamentale. Consiglio di applicare una crema idratante ricca di emollienti e sostanze occlusive subito dopo la doccia, quando la pelle è ancora umida, per sigillare l’idratazione. Le creme contenenti acido ialuronico, ceramidi o oli naturali sono particolarmente efficaci in questo periodo. Inoltre, la protezione dalle intemperie è cruciale: coprire il viso, le mani e i piedi con indumenti adeguati riduce l’esposizione al freddo e al vento. Per il viso, l’applicazione di una crema barriera prima di uscire può fornire una protezione aggiuntiva contro il freddo. Infine, non dobbiamo dimenticare l’importanza di una corretta alimentazione. Un’alimentazione ricca di acidi grassi omega-3, vitamine C ed E può migliorare l’elasticità e la resistenza della pelle alle aggressioni esterne. Studi hanno dimostrato che una dieta bilanciata con integrazione di vitamina D può anche aiutare a prevenire la secchezza cutanea.
Grazie mille per questi preziosi consigli, Prof. Mercuri. C’è un ultimo messaggio che vorrebbe lasciare ai nostri lettori per affrontare al meglio l’inverno?
Il messaggio più importante è prendersi cura della propria pelle con attenzione e costanza. Il freddo può sembrare innocuo, ma se non trattata correttamente, la pelle può subire danni a lungo termine. Idratazione, protezione e consapevolezza sono gli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione per mantenere la pelle sana e luminosa anche nei mesi più freddi.
Silvia Trevaini
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