
Istockphoto
La dieta chetogenica funziona anche contro il mal di testa. La Dieta chetogenica è stata originariamente sviluppata per i bambini epilettici circa cento anni fa ed ora è studiata per trattare anche l’emicrania. Prima che la Dieta chetogenica diventasse la nuova tendenza in tema di diete low-carb (basso contenuto di carboidrati), era utilizzata per trattare l’epilessia nei bambini. I medici avevano inizialmente osservato che il digiuno riduceva la quantità di convulsioni, e che mangiare prevalentemente grassi e poche altre cose simulava gli effetti del digiuno nel cervello. Recentemente i ricercatori hanno sperimentato simili osservazioni positive negli emicranici. La versione originale si basava su un regime alimentare sbilanciato a favore dei grassi, presenti in quantità nettamente superiori rispetto a proteine e carboidrati. Oggi esistono diverse varianti di dieta chetogenica, utilizzate soprattutto per gli adulti e caratterizzate da un diverso rapporto tra macronutrienti. Tutte partono dal rovesciamento della “piramide alimentare” tipica della dieta Mediterranea e prevedono pochissimi carboidrati, un giusto apporto di proteine (in genere 1 g per kg di peso corporeo) e tanti grassi, soprattutto “buoni” (polinsaturi) che devono coprire il restante fabbisogno calorico quotidiano. Spesso la dieta chetogenica viene confusa con quella iperproteica, dalla quale invece è molto diversa. La quota di proteine previste dal menu giornaliero non è eccessiva, ma rispetta il quotidiano fabbisogno individuale, per evitare che il surplus si trasformi in zuccheri, ostacolando il raggiungimento della chetosi. Continua a leggere




L’incontinenza urinaria femminile è una condizione molto comune che solo in Italia interessa circa 3 milioni di donne e riguarda una perdita di urina involontaria di entità tale da costituire un disagio a livello sociale. La prima volta che capita si tende a sottovalutare anche se, di solito, l’imbarazzo è assoluto. Succede che, di punto in bianco, ci si ritrovi costretti a cercare una toilette spinti da un’urgenza impellente. Oppure non è infrequente che dopo un colpo di tosse o uno starnuto si verifichi un’insolita fuoriuscita d’urina: la prima, inconfondibile avvisaglia dell’incontinenza. Con il passare del tempo il problema non sparisce, anzi, spesso peggiora e diventa difficile da gestire. L’incontinenza urinaria è una malattia nascosta che ancora non è socialmente accettata. Riguarda molte donne già a partire dai 40 anni (il 40% inizia ad accusare disturbi della minzione).