A tutti piace sfoggiare un sorriso radioso e smagliante. Ciò che succede, invece, è che molte volte la bellezza dello smalto viene messa a dura prova da molteplici fattori, tra cui bevande come tè e caffè, tabacco e cattiva igiene orale. Per fortuna, oggi, per tutelare la bellezza della nostra bocca esistono diversi stratagemmi professionali e “fai da te”. Quando si parla di sbiancamento dentale ci si riferisce tecnicamente ad uno schiarimento del colore naturale del dente, diverso per ogni individuo. Tranne pochi fortunati che possono vantare denti bianchi naturalmente, è molto comune invece che i denti della maggioranza degli individui assumano colorazioni che vanno dal giallo, al grigio o al marrone chiaro. Il risultato dello sbiancamento, pertanto, dipende molto dalla colorazione di partenza dei propri denti; altri fattori che possono influire sul risultato della seduta sono l’età del paziente oppure il colore alterato a causa di assunzione di medicinali. Lo sbiancamento si può effettuare solo sui denti vitali vale a dire quelli che non stati sottoposti a devitalizzazioni o ricostruzioni.
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Gengivoplastica e gengivectomia
I trattamenti parodontali rappresentano ormai una realtà nei migliori studi dentistici. Molti di questi trattamenti servono ad alleviare gli effetti della malattia parodontale, come gli interventi chirurgici che cercano di riparare, mantenere e sostenere i tessuti di supporto dentale in modo che la cavità orale in generale, e i denti in particolare, siano sempre perfettamente sani. La gengivoplastica è un trattamento che permette di rimodellare il tessuto gengivale. Viene effettuato in caso di anomalie gengivali e malattie parodontali, in modo da migliorare l’armonia e l’equilibrio tra linee gengivali e corona del dente. Permette inoltre di eliminare le tasche che si formano per processi infettivi e che permettono ai batteri di proliferare nello spazio tra denti e gengiva, fino a portare ad una compromissione importante del dente e del cavo orale del paziente. La gengivoplastica viene generalmente eseguita in combinazione con una gengivectomia per ragioni estetiche o come parte di un trattamento per la parodontite. La gengivectomia, infatti, è un intervento che permette di rimuovere ed asportare la tasca e la parte di gengiva malata, ricreando un nuovo “attacco” della gengiva vicino al dente. Queste due procedure che sembrano uguali sono in realtà molto diverse tra loro. Approfondiamo l’argomento con la dott.ssa Giorgia Mariani, del Santagostino di Milano. Continua a leggere
Implantologia dentale
L’implantologia dentale permette di sostituire uno o più elementi dentari persi con “radici artificiali” in titanio le quali, mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione, consentono l’applicazione di una protesi fissa. Sino a non molti anni fa la perdita di uno o più denti comportava il dover ricorrere a una protesi rimovibile, la quale risultava spesso scomoda e produceva un peggioramento della qualità della vita del suo utilizzatore. Il ricorso all’implantologia dentale costituisce il metodo più tecnologico e moderno per correggere l’assenza di denti. Gli impianti in titanio sono, quindi, la più affascinante innovazione nella storia dell’odontoiatria e rappresentano una soluzione terapeutica molto gratificante sia per il clinico che per il paziente. L’edentulia parziale e totale erano, un tempo, considerate l’inevitabile risultato di un processo di invecchiamento e per questa ragione hanno rappresentato una grande sfida per la scienza odontoiatrica. L’importanza dei denti è difatti riconosciuta da sempre e viene riferita a diversi aspetti; essi possono essere segni di bellezza, di giovinezza e garantiscono salute e benessere attraverso una corretta masticazione e fonazione. L’implantologia dentale oggi rappresenta una soluzione terapeutica prevedibile ed affidabile nel tempo, associata ad un’altissima percentuale di successo (superiore al 96% -98%).