Pile scariche? Ci vuole il ginkgo biloba

L’estratto di foglie di questa antichissima pianta cinese libera il sangue dalle scorie, lo fluidifica e migliora l’apporto di ossigeno. In più rivitalizza il tessuto muscolare e nervoso, regalando un surplus di vitalità. Uno dei primi sintomi di scarsa o cattiva ossigenazione sanguigna è rappresentato dalla stanchezza cronica, spesso accompagnata da dolori muscolari, scarsa capacità di concentrazione e perdita della memoria. Per questi problemi l’integratore giusto, che dà una mano contemporaneamente a sangue e cervello, è il ginkgo biloba, una pianta d’origine cinese, da secoli utilizzata in medicina tradizionale per prevenire l’invecchiamento fisico e soprattutto cerebrale. La biochimica moderna, del resto, ha confermato ciò che i medici orientali sapevano da millenni. Infatti, l’estratto delle foglie di questo albero è ricco di potenti sostanze antiossidanti, come flavonoidi, terpeni, vitamina C e carotenoidi, che liberano i tessuti (anche quelli sanguigni) dalle tossine e ne migliorano l’ossigenazione. Continua a leggere



Proteggi i polmoni dall’inquinamento

Mantieni giovani i polmoni

Il nostro sistema respiratorio è sottoposto a un’aggressione senza sosta! Da una parte, infatti, le prestazioni polmonari calano già a partire dai 30 anni anche nei soggetti sani e non fumatori. Ma il fumo, associato allo smog, può accelerare drasticamente il declino della funzionalità polmonare, oltre che  favorire l’insorgenza di malattie (bronchiti croniche e tumori) che compromettono ulteriormente la capacità respiratoria. La velocità di diminuzione della funzione polmonare è tanto maggiore quanto più sedentario è lo stile di vita. Se quindi rientri in una categoria “a rischio” o semplicemente abiti in una grande città piena di sostanze inquinanti, fatti prescrivere dal tuo medico la spirometria, un test veloce e indolore che ti fornirà un quadro completo dello stato di salute del tuo respiro. Continua a leggere



Latte di soia e polline: l’integratore che ti coccola

Scopri l’integratore di latte di soia e polline

Il freddo di questi mesi invernali fa aumentare la voglia di dolcezza, di morbidezza e di tepore. Niente di meglio allora, che curarsi ogni giorno con un integratore cremoso e nutriente preparato con due ricostituenti naturali: il latte di soia e il polline.
Il latte di soia si ricava da una leguminosa orientale che contiene proteine vegetali (soprattutto fitoestrogeni) e lecitina: questa sostanza è un anticolesterolo naturale, aiuta a prevenire l’arteriosclerosi e depura il sangue; la soia ha anche un effetto ricostituente sul sistema nervoso centrale e si rivela particolarmente utile se con l’inizio del nuovo anno stai attraversando un periodo di stress. Continua a leggere



Contro i mali d’inverno… Crab Apple!

Il nome botanico di Crab Apple è Malus pumilia. Questo fiore di Bach aiuta a guardarsi dentro e ad accogliere anche le parti di noi che non ci piacciono e che riteniamo dei difetti. Favorisce l’accettazione del proprio corpo, allontana la paura di sbagliare dando un senso di pulizia e di ordine interiori. Continua a leggere



I rimedi naturali per mal di gola e tosse

Disturbi d’inverno: curiamoli con i rimedi naturali Per affrontare in salute questo periodo dell’anno abbiamo scelto tre rimedi naturali che combattono alcuni tra i più tipici disturbi delle vie aeree superiori, come cali di voce, tosse e mal di gola. La nostra carrellata si apre con un vegetale che rappresenta l’ideale rimedio per l’afonia e la raucedine: l’erisimo. Questa pianta erbacea (si utilizza la parte fiorita), già conosciuta nell’antichità, risulta particolarmente efficace nel trattare le raucedini e le afonie soprattutto in quelle persone che utilizzano la voce frequentemente, come per esempio cantanti, attori, insegnanti, e infatti il suo nome popolare… Continua a leggere


Contro l’insonnia prova…i semi

I semi: eccezionale rimedio naturale per i disturbi dell’epifisi

A fine dicembre, senza che ce ne rendiamo conto, le giornate ricominciano ad allungarsi: dopo i giorni più brevi dell’anno, intorno al solstizio d’inverno, assistiamo alla lenta rinascita del sole e della luce. Ecco perché è questo il momento migliore per sostenere l’epifisi, l’organo che più di tutti risponde agli stimoli luminosi. Il legame con la luce è tanto stretto che da essa dipende il funzionamento stesso di questa ghiandola, simile nella forma e nelle funzioni a un piccolo seme. E, per la legge dei simili, sono proprio i semi i migliori alleati dell’epifisi, tanto da aiutare a combattere le inevitabili “carenze di stagione”…

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