La caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. La grande popolarità delle bevande contenenti caffeina (caffè e tè) rende questa sostanza stupefacente, dall’effetto stimolante, la sostanza psicoattiva più diffusa e la più consumata nel mondo. È uno stimolante del sistema nervoso centrale e influisce competitivamente alla regolazione dei livelli di adrenalina e noradrenalina, causandone l’aumento. La caffeina stimola quindi indirettamente il sistema nervoso simpatico e porta a un aumento del battito cardiaco e dell’afflusso di sangue ai muscoli. Diminuisce, però, l’apporto di sangue alla pelle e agli organi interni, così come il rilascio di glucosio nel sangue. Il consumo di grosse quantità di caffeina porta al caffeinismo che causa nervosismo, agitazione, insonnia. Chi esagera davvero arriva all’intossicazione di caffeina, che genera – tra le altre cose – tremori. La caffeina è una molecola stimolante che può dare molta energia e fare sentire più carichi. Non tutti, però, reagiscono allo stesso modo alla caffeina: alcune persone si sentono stanche dopo una sola tazza. Altre, invece, possono berne diverse al giorno e non provare alcun effetto. In realtà, non è il caffè il vero responsabile della sonnolenza. Piuttosto, il modo in cui influisce sull’organismo. Ne parliamo insieme al Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro. Continua a leggere
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Oggi è un giorno in meno, lo hai sfruttato?
L’espressione latina carpe diem letteralmente significa “prendere il giorno”, ovvero “cogliere l’attimo”, nel senso di non sprecarlo, né lasciarlo passare come se non avesse importanza. È una sorta di gentile ordine che ci invita a vivere il presente con calma e pienezza, di approfittare al massimo di ogni giorno. Abbiamo, probabilmente, abdicato al grande potere che avevamo da bambini: godersi il presente. I bambini si godono gli abbracci, i giochi, le risate e se riusciamo anche solo per un istante ad entrare in sintonia con quel bambino che custodiamo dentro di noi, il tempo è come se si fermasse e lasciasse spazio al cuore, che ci indica da sè il ritmo del nostro personale tempo. Il tempo non può essere solo una serie infinita di numeri che si rincorrono, di lancette che fanno il giro e pagine di un calendario da strappare. Il tempo è il luogo delle nostre esperienze, delle emozioni, dei nostri sogni che hanno il loro fluire, il loro momento che danno un senso al trascorrere dei giorni. Grande sfida è capire ciò che noi usiamo chiamare con il termine di “tempo” e sfida ancora più grande è decidere come trascorrere il nostro tempo. Per la nostra realtà nulla ci è più misterioso e sfuggente del tempo; esso ci appare come la forza più grande ed inarrestabile dell’universo, che inesorabilmente ci accompagna. Ne parliamo con il Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro.
Occhiaie: cosa significano davvero
Avere gli occhi ‘infossati’, gonfi e cerchiati da un alone scuro è un problema molto comune. Sia donne, sia uomini di qualsiasi età, infatti possono dire di averne sofferto almeno una volta nella vita. Basta dormire un po’ meno, trascorrere qualche ora in un ambiente fumoso, lasciarsi andare a qualche stravizio alimentare o esagerare con le bevande alcoliche per svegliarsi la mattina seguente con le cosiddette occhiaie o borse sotto gli occhi. Le occhiaie temporanee non sono un problema, e possono essere nascoste e attenuate con il make-up ma quelle durature, invece, possono indicare la presenza di problematiche di salute più importanti. Le occhiaie che persistono o peggiorano, infatti, possono essere un segnale di problemi di salute, come vasodilatazione o infiammazione cronica e, al tempo stesso, scelte sbagliate legate allo stile di vita come fumo, alcol, carenze vitaminiche, alimentazione sbagliata e molto altro ancora. Quindi, oltre a essere un problema di bellezza, se inizi a notare le tue occhiaie sempre più scure ogni giorno di più è bene sottoporsi a un controllo più approfondito, poiché possono essere un segnale di un problema di salute. Ne parliamo insieme al Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica. Continua a leggere
Longevity revolution
Tutti sappiamo che l’aspettativa di vita si è allungata moltissimo nelle ultime decadi. Quello che a molti sfugge è che gli anni aggiunti sono raramente anni di salute e gioia quanto piuttosto di malattia e sofferenza. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle scienze che si occupano della longevità, nonché dell’invecchiamento umano. Grazie ai progressi registrati in campo medico, economico e sociale, la terza età, un tempo percepita come periodo di disabilità e decadimento fisico, è ormai per molti diventata una fase di continuata produttività, indipendenza e buona salute. Le principali problematiche dell’individuo come patologie cardiovascolari e polmonari, tumori e diabete, sono il risultato di un processo che in molti casi inizia già nell’infanzia. Grazie agli studi sulla longevità è possibile prevenire l’insorgenza di queste malattie, attuando cambiamenti comportamentali orientati verso un regolare esercizio fisico, una razionale gestione dello stress e uno stile alimentare sobrio ed equilibrato, eventualmente coadiuvato da supplementi nutrizionali. La medicina è sempre più capace di curare malattie anche gravi e di mantenerci in vita ma noi non siamo altrettanto bravi a correggere il nostro stile di vita per fare vera prevenzione negli anni. Questo non permette di mantenere a lungo la qualità della vita che desideriamo. La sfida oggi, quindi, non è semplicemente vivere più a lungo ma aumentare l’aspettativa di vita sana, ossia ammalarsi meno e soprattutto più tardi negli anni. Il Dott Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro, insieme al suo team hanno lavorato per anni e ora sono pronti e vogliono iniziare insieme a te una rivoluzione. Una rivoluzione fatta di scienza e applicazione, di conoscenze e pratica per fornirti le soluzioni migliori per proteggere la tua salute nel tempo. Oggi parleremo con loro del primo corso al mondo sulla longevità: longevity revolution, che si svolgerà a Riccione l’11 e il 12 marzo. Continua a leggere
Cosa succede al tuo cervello se non dormi abbastanza
La privazione di sonno, in inglese sleep deprivation, è il termine con cui si indica una condizione di mancanza o assenza del sonno. Dormire infatti è un bisogno umano fondamentale, come mangiare, bere e respirare. Il dormire è una parte vitale alla base per una buona salute e per il proprio benessere. È necessario dunque dormire e riposare correttamente per recuperare energie fisiche e mentali. La carenza del sonno è una condizione che si verifica se non si dorme abbastanza. Si può verificare se sono presenti uno o più dei seguenti motivi: non si dorme abbastanza, si dorme all’ora sbagliata (ovvero non si è sincronizzati con l’orologio naturale del proprio corpo), non si dorme bene o non si riposa per ottenere il recupero di cui il corpo ha bisogno, si ha un disturbo del sonno che impedisce di dormire a sufficienza o causa un sonno di scarsa qualità. La carenza del sonno può portare a problemi di salute fisici e mentali, lesioni, perdita di produttività e persino a rischi maggiore di morte. Inoltre, la privazione del sonno spesso è causa di sonnolenza diurna, di cali di concentrazione e riduzione delle prestazioni sul lavoro o nello studio. Di notevole impatto, nel corso degli anni, sono stati gli studi volti ad esplorare la relazione tra sonno e funzionamento cognitivo. È oramai assodato il coinvolgimento attivo del sonno nei cambiamenti della plasticità cerebrale alla base dei processi mnemonici e di apprendimento. Le indicazioni scientifiche suggeriscono, infatti, come la deprivazione di sonno, prima di un apprendimento, agisca particolarmente sul processo di codifica, così come influisce in fase post-apprendimento circa il consolidamento della traccia mnestica. Ne parliamo insieme al Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro. Continua a leggere
Come riprendere ritmo e costanza con i propri allenamenti
Per tutti coloro che praticano sport e si allenano con costanza, il periodo delle feste natalizie è sempre un momento critico. Si mangia molto, si beve alcol e non ci si allena come di consueto. Aumentano infatti, calorie assunte, peso, liquidi trattenuti e diminuiscono il tono muscolare e la resistenza all’allenamento. Rispettare le solite routine alimentari e di allenamento non è possibile durante il periodo delle feste natalizie in quanto non si va in palestra per molti giorni e le abbuffate di pranzi, cenoni e situazioni in famiglia, non aiutano di certo. Dopo questi giorni di festa sorge così un problema comune a tutti noi: la ripresa delle nostre routine normali. Una delle cose più difficili da recuperare, è tra l’altro, proprio la voglia di ricominciare ad allenarsi. Tornare ad allenarsi a pieno regime risulta dunque più faticoso. Non che per due allenamenti perdiamo totalmente tutti i progressi fatti nell’ultimo periodo, per quelli servirebbe uno stop molto più lungo, ma potremmo giustamente fare più fatica. Ti potrebbe risultare molto difficile anche solo pensare di riprendere in mano i tuoi pesi o di rimetterti ai piedi le tue scarpe da corsa. In questi casi la sola idea di sudare e faticare rischia di mettere da parte il desiderio di rimettersi in forma. Potresti cadere nel tranello della procrastinazione, rimandando sempre al giorno dopo l’inizio dei tuoi allenamenti. Insieme al Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro. vediamo alcuni consigli utili per riprendere al meglio l’allenamento dopo le feste. Continua a leggere