Rimodellare le cosce: la dermolipectomia

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La lassità cutanea dell’interno coscia, associata o meno ad adiposità localizzata secondaria, è un fenomeno fisiologico che interessa prevalentemente il sesso femminile a partire dai 40-50 anni, ma può presentarsi anche prima in caso di un forte calo di peso. Intervenire in questi casi è consigliabile in quanto, oltre all’immediato beneficio estetico, si contribuirà anche ad un’azione preventiva del rilassamento che, se non contrastato tempestivamente, sortirà nel giro di poco tempo conseguenze più evidenti della dismorfia. Ne parliamo con la Dott.ssa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.

Dott.ssa Gabriela Stelian

Il lifting della coscia, o dermolipectomia crurale interna, è un intervento chirurgico che serve per rimodellare il 3° supero-mediale della coscia ridefinendone profilo, aspetto e tonicità, tramite l’asportazione del tessuto adiposo e della cute in eccesso. Quando il cedimento dei tessuti e l’eccesso di cute sono moderati, l’intervento si esegue con un’incisione a livello della piega inguinale, mediante la quale si asporta una losanga di tessuto permettendo così di rimettere in tensione pelle e muscoli della regione interna della coscia. Nei casi più marcati di lassità cutanea e muscolare e/o presenza di un evidente eccesso cutaneo dovuto a varie cause si interviene interessando la coscia in tutta la sua lunghezza: oltre all’incisione lungo la piega inguinale, occorre eseguirne un’altra sul versante interno della coscia fino a raggiungere il ginocchio. Si asporta quindi in blocco la porzione cutaneo-adiposa in eccesso, ottenendo in tal modo riduzione del diametro e al contempo rimodellamento della forma della coscia, i cui tessuti tornano in tensione restituendo un aspetto tonico e gradevole. Insieme all’addominoplastica, il lifting è uno degli interventi più richiesti dal paziente obeso dimagrito, a seguito di una drastica dieta o di un intervento di chirurgia bariatrica, nell’ambito del rimodellamento corporeo post dimagrimento. Questa tipologia di paziente presenta infatti importante lassità cutanea a livello della regione mediale di coscia, non solo considerata come un importante inestetismo ma responsabile anche di dermatiti croniche o recidivanti inguino crurali e difficoltà alla deambulazione. Spesso in quest’ambito si preferisce utilizzare la liposuzione preventiva per ridurre lo spessore dello strato adiposo della regione interna delle cosce, e successivamente si procede alla dermolipectomia vera e propria. L’intervento viene eseguito in anestesia generale o spinale, dura circa 2-3 ore e necessita di circa 12 giorni di degenza. Nei mesi a seguire dopo l’intervento potrà essere presente un’alterazione della sensibilità della zona trattata, che lentamente andrà poi a scomparire. Per 4 settimane sarà necessario evitare sforzi eccessivi, attività sportiva ed attività sessuale. Le semplici funzioni (es. camminare o salire le scale lentamente) potranno essere riprese entro una settimana. Sarà necessario astenersi dal fumo per almeno 4 settimane, per evitare alterazione della coagulazione e della cicatrizzazione. L’esposizione al sole dovrà essere moderata soprattutto se l’intervento viene effettuato durante i periodi caldi.

La tecnica micro-chirurgica

L’inconveniente della dermolipectomia tradizionale è una sottile ma lunga cicatrice residua che, dalla piega glutea, arriva fin quasi all’inguine. Pur essendo di solito poco visibile, può mettere in discussione la qualità estetica del risultato e non essere comunque accettata dal paziente. Questo problema è oggi risolvibile con la tecnica micro-chirurgica, particolarmente indicata per il rilassamento di cosce e glutei purché non eccessivamente pronunciati. Contrariamente al lifting tradizionale, questa tecnica si ripropone di asportare lo stesso quantitativo di cute in eccesso ma gradualmente, in modo da non procurare esiti cicatriziali esteticamente evidenti. La differenza tra il lifting tradizionale e quello micro-chirurgico sta dunque sostanzialmente nella diversa procedura utilizzata: la prima asporta una grande porzione di cute, servendosi del bisturi e procurando estese cicatrici; la seconda asporta invece numerose micro-porzioni di derma. Stessa finalità ma notevole differenza dal punto di vista estetico: il lifting micro-chirurgico rispetta pienamente l’armonia della gamba tanto che le tracce chirurgiche dovute alle micro-asportazioni, dopo qualche settimana dal trattamento, non saranno esteticamente rilevabili. Lo strumento pratica delle micro asportazioni di derma, talmente piccole (un millimetro di diametro) da non lasciare sulla zona trattata, a guarigione avvenuta, segni che facciano ricondurre al bisturi. Al termine della seduta chirurgica, la cui durata varia dai 20 ai 30 minuti, si può già osservare un parziale rassodamento della zona, rassodamento che potrà essere completato in una seduta successiva, a distanza di 15-20 giorni (periodo ideale per consentire una buona guarigione dei tessuti). Il post-operatorio non prevede punti di sutura, ma la sola applicazione di un cerotto chirurgico che potrà essere rimosso nell’arco di una settimana-dieci giorni.

trevaini50Silvia Trevaini

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