Stress da rientro: ecco come vincerlo

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Settembre, con la fine delle vacanze e il ritorno alla routine quotidiana, è un mese spesso carico di emozioni contrastanti. Da un lato, c’è l’entusiasmo per nuovi progetti e obiettivi; dall’altro, molti italiani si trovano ad affrontare il cosiddetto “stress da rientro”. Questo stato d’animo, caratterizzato da un senso di stanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione, è una reazione comune ai cambiamenti improvvisi nei ritmi di vita, e può riguardare chiunque, indipendentemente dall’età o dall’attività svolta. Ma da cosa dipende questo malessere? Gli esperti sottolineano come lo stress da rientro sia il risultato di un mix di fattori: il passaggio repentino dalle giornate rilassate delle vacanze a un’agenda piena di impegni, la pressione delle scadenze lavorative o scolastiche e, spesso, la sensazione di non aver avuto abbastanza tempo per ricaricare le batterie. A questo si aggiungono abitudini estive, come pasti disordinati o eccessi alimentari, che possono influenzare il nostro equilibrio emotivo e fisico. Nonostante possa sembrare una sfida, lo stress da rientro può essere gestito e alleviato attraverso piccoli accorgimenti, a partire dall’alimentazione. Esiste infatti un legame profondo tra ciò che mangiamo e il nostro stato emotivo: alcuni alimenti possono agire da veri e propri alleati contro lo stress, aiutandoci a ritrovare energia e buonumore. In questo articolo, esploreremo le cause principali dello stress da rientro e scopriremo come affrontarlo con una dieta equilibrata e consapevole, pensata per migliorare il benessere psicofisico e farci ripartire con il piede giusto.

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Come proteggersi dalle zanzare: strategie naturali ed ecologiche per un’estate serena

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C’è un momento dell’anno in cui la vita si sposta all’aperto. Le giornate si allungano, la luce cambia, i terrazzi diventano salotti, i giardini piccole oasi di relax. In estate, ogni spazio esterno si trasforma in un’estensione della casa, un luogo da vivere. Ma con il piacere della bella stagione arriva anche un ospite indesiderato: la zanzara. Quel ronzio sottile, la puntura improvvisa, il prurito che non dà tregua. Chiunque abbia passato una serata estiva in giardino o abbia provato a dormire con la finestra aperta conosce bene quanto possano essere fastidiosi questi insetti. E se i repellenti chimici promettono risultati rapidi, spesso lasciano in eredità un’aria pesante, ingredienti poco salutari e un impatto ambientale non trascurabile. La buona notizia è che esistono rimedi naturali, sostenibili ed efficaci, che ci permettono di proteggerci dalle zanzare rispettando l’ambiente, la pelle e la qualità dell’aria che respiriamo. La natura, ancora una volta, ha già pensato a tutto. Basta conoscerla un po’ meglio.

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Tennis e sport con la racchetta: vacanze attive tra benessere, leggerezza e divertimento

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C’è qualcosa di speciale nell’estate che ci spinge a muoverci di più, a cercare leggerezza anche nel corpo, a respirare meglio. Sarà il sole, sarà il tempo ritrovato, sarà quella voglia di riconnettersi con sé stesse. In questo contesto, gli sport di racchetta stanno vivendo una vera rinascita, soprattutto tra le donne. Non solo tennis, ma anche padel, beach tennis e, per le più curiose, il pickleball: discipline dinamiche, accessibili, perfette per coniugare attività fisica e socialità, soprattutto durante le vacanze. Il tennis, storicamente associato a un certo rigore tecnico, oggi si presenta in una veste più rilassata e amichevole, grazie anche all’ispirazione data da atleti come Jannik Sinner, che con la sua giovane determinazione ha contribuito a rendere questa disciplina più vicina a tutti. Ma il vero boom arriva proprio d’estate, quando i campi dei villaggi turistici, delle spiagge attrezzate e dei resort si animano di racchette, sorrisi e partite improvvisate. Una vacanza attiva non è solo una moda, è un modo diverso di vivere il benessere: con leggerezza, senza imposizioni, ma con la voglia di sentirsi bene nel proprio corpo, in compagnia degli altri.

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La rivoluzione del metabolismo: quando il benessere parte dall’energia cellulare

Parlare di metabolismo oggi significa affrontare uno dei temi più dibattuti (e spesso fraintesi) nel mondo della salute e della nutrizione. Troppe volte ridotto a una semplice “macchina brucia-calorie”, il metabolismo è in realtà un sistema complesso, dinamico, vivo. Un sistema che non si occupa solo di quanto ingrassiamo o dimagriamo, ma di come viviamo: quanta energia abbiamo al mattino, come digeriamo un pasto, come gestiamo lo stress, quanto ci infiammiamo, se riusciamo a dormire bene e a mantenere il peso forma senza lotte estenuanti con la bilancia. È proprio da questa visione più ampia e integrata che nasce “La rivoluzione del metabolismo”, il libro della dott.ssa Cristina Tomasi, diventato in pochi mesi un punto di riferimento per chi cerca una via sostenibile, scientifica ma anche pratica, per ritrovare equilibrio e vitalità. Il suo approccio si distanzia nettamente dalle classiche diete ipocaloriche, puntando invece su un reset metabolico profondo, graduale e personalizzato. Un metodo che ha già aiutato migliaia di persone, comprese molte che seguono un’alimentazione plant-based, a ritrovare energia, lucidità mentale e un peso più stabile, senza sacrifici estremi. Quello che colpisce, leggendo il libro o ascoltando la dott.ssa Tomasi dal vivo, è la chiarezza con cui rende accessibili anche i meccanismi più complessi: dal ruolo della tiroide alla glicemia instabile, dalla leptino-resistenza alla fame nervosa. Il tutto con uno stile diretto, empatico, mai dogmatico. Nel corso di questa intervista, abbiamo approfondito con lei i concetti-chiave della “rivoluzione metabolica” e come questi possano essere declinati anche da chi segue un’alimentazione vegana, sfatando falsi miti e valorizzando le potenzialità di una dieta vegetale ben strutturata. Perché il metabolismo non è un nemico da combattere: è un alleato da risvegliare.

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Cosa raccontano i linfonodi: un viaggio nei piccoli soldati del nostro sistema immunitario

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C’è chi li scopre per caso, palpando distrattamente il collo o l’inguine. Altri li cercano con ansia, convinti che ogni piccolo nodulo sia un cattivo presagio. I linfonodi, spesso associati a preoccupazioni o a consulti frettolosi su Google, sono in realtà preziosi indicatori della salute del nostro sistema immunitario. Non sono nemici da temere, ma sentinelle silenziose che ci parlano ogni giorno del lavoro straordinario che il corpo compie per proteggerci. Saperli ascoltare, saperli osservare, significa entrare in sintonia con il proprio corpo, cogliere segnali sottili, capire quando è il momento di agire o semplicemente di attendere che il corpo faccia il suo lavoro. In questo articolo, facciamo un viaggio dentro al nostro sistema linfatico, per capire cosa ci raccontano davvero i linfonodi, quando preoccuparsi, e perché, spesso, ci stanno solo dicendo che il nostro corpo sta facendo esattamente ciò che deve fare: difendersi.

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Come gestire il ciclo mestruale d’estate

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L’estate è il momento in cui finalmente rallentiamo, ci regaliamo pause, respiri lunghi e orizzonti aperti. Sole, mare, sabbia calda sotto i piedi. Eppure, proprio quando il nostro corpo si prepara a godere della leggerezza delle vacanze, arriva lui: il ciclo mestruale. Immancabile, puntuale o magari inaspettato, il ciclo può trasformarsi in un piccolo ostacolo al benessere estivo. Non per forza, però, deve esserlo. Il caldo, i cambi di clima, i viaggi e le variazioni nelle abitudini quotidiane possono alterare il nostro equilibrio ormonale, rendendo le mestruazioni più abbondanti, irregolari o dolorose. Ma sapere come gestirle — tra scelte alimentari, abitudini di movimento, prodotti giusti e buone pratiche igieniche — può fare davvero la differenza. Non si tratta solo di “sopportare” il ciclo, ma di viverlo con libertà e consapevolezza, adattandolo al ritmo estivo senza rinunce.

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