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Il crollo delle temperature colpisce gli individui in modo diverso, poiché la percezione del freddo o del caldo varia da persona a persona. Alcuni amano tenere le finestre aperte anche in inverno, mentre altri si coprono subito al minimo segnale di brezza. Allo stesso modo, c’è chi preferisce vestirsi leggero e chi opta per capi pesanti, come dolcevita o maglioni di lana. Le sensazioni di caldo e freddo sono strettamente legate alla nostra percezione soggettiva della temperatura esterna rispetto alla temperatura corporea. Ma da cosa dipendono queste differenze? Oltre alle preferenze personali, ci sono fattori genetici, ormonali e di circolazione sanguigna che possono influenzare come ognuno di noi reagisce ai cambiamenti climatici.
Il Feng Shui, antica pratica orientale volta a favorire l’equilibrio tra l’energia dell’ambiente e il benessere personale, trova una delle sue applicazioni più interessanti nella camera da letto. Questo spazio, dedicato al riposo e alla rigenerazione, deve essere organizzato con cura per promuovere tranquillità e armonia. Nella frenesia della vita quotidiana, infatti, lo stress tende a infiltrarsi anche in quest’area sacra della casa, compromettendo la qualità del nostro sonno e, di conseguenza, il nostro benessere fisico e mentale. In questo articolo esploreremo come applicare i principi del Feng Shui alla camera da letto, con suggerimenti pratici per trasformarla in un’oasi di pace.
Quando immaginiamo una tisana, il pensiero corre subito a una tazza fumante che avvolge il corpo e la mente in un abbraccio caldo e confortante. Ma oltre alla sensazione di relax, queste bevande custodiscono proprietà che vanno ben oltre il semplice piacere di sorseggiare. Le tisane, infatti, sono veri e propri rimedi naturali, capaci di supportare il nostro organismo nel combattere piccoli disturbi quotidiani e migliorare il benessere generale. Preparare un infuso è un gesto antico e semplice, ma dietro ogni tazza si nasconde un mondo di fitoterapia e tradizioni che si tramandano da secoli. Erbe, cortecce, radici e semi – gli ingredienti principali delle tisane – sono carichi di principi attivi come oli essenziali, tannini, alcaloidi e polifenoli, che svolgono funzioni curative per il corpo. La ricerca scientifica moderna ha ampiamente dimostrato l’efficacia di molti di questi elementi naturali, integrando la saggezza popolare con prove tangibili.
L’acqua dance è una forma di fitness che ha saputo evolversi nel corso degli anni, diventando una delle attività acquatiche più amate e seguite. Con un mix di esercizi aerobici, passi di danza e movimenti di tonificazione muscolare, riesce a combinare divertimento e benessere fisico in modo unico. Questa disciplina, derivata dall’aquagym e dall’acquaerobica, ha continuato a svilupparsi integrando nuovi elementi come l’idrobike, l’acquawalking, l’acquastep e persino l’acquacombat, riuscendo a rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più ampio e variegato. Uno degli aspetti più affascinanti dell’acqua dance è che, mentre molti sport e attività fisiche seguono un percorso evolutivo lineare, questa disciplina ha saputo adattarsi e incorporare influenze da varie tendenze del fitness. Nonostante la sua forte componente di danza, il vero valore dell’acqua dance sta nel rendere l’allenamento accessibile e adatto a tutte le fasce d’età e livelli di fitness. Questo è possibile grazie alla resistenza naturale dell’acqua, che riduce l’impatto sulle articolazioni e permette di eseguire movimenti più fluidi e controllati rispetto agli allenamenti a terra.
Con l’arrivo della stagione invernale, la nostra pelle affronta una serie di sfide che ne compromettono l’equilibrio e la salute. Le temperature più fredde, il vento e l’aria secca degli ambienti riscaldati influiscono negativamente sui normali processi di idratazione, causando secchezza, disidratazione e irritazione. Uno dei principali effetti del freddo è la riduzione della produzione di sebo, fondamentale per mantenere la pelle morbida e protetta. Questo calo compromette la presenza di importanti sostanze idratanti come aminoacidi, acido lattico, acido ialuronico, zuccheri, urea e sali minerali, rendendo la pelle vulnerabile e più esposta ai danni ambientali. Ma non è solo la superficie della pelle a risentire dell’inverno. Anche i fibroblasti e i granulociti, cellule che si trovano negli strati più profondi del derma e che sono responsabili della produzione di collagene e di altre proteine strutturali, subiscono un rallentamento nel loro funzionamento. La pelle matura, in particolare, già indebolita dai segni dell’invecchiamento e dall’esposizione al sole, necessita di un aiuto extra per mantenersi sana e protetta. Ecco che entra in gioco il siero viso, un prodotto essenziale per la skincare invernale, capace di penetrare a fondo e risolvere i problemi della pelle in modo mirato. Grazie alla sua formulazione altamente concentrata e alle sue molecole di dimensioni ridotte, il siero è in grado di raggiungere gli strati più profondi dell’epidermide, offrendo idratazione e protezione dove serve davvero.
Nell’ambito della medicina estetica e dermatologica, l’approccio olistico si sta facendo strada come una nuova frontiera del benessere. Sempre più pazienti sono alla ricerca di soluzioni che non solo migliorino l’aspetto esteriore ma che abbiano anche un effetto positivo sul benessere complessivo, unendo risultati estetici a benefici per la salute psicofisica. In questo contesto, l’agopuntura, un’antica pratica della medicina tradizionale cinese, è entrata a far parte dei trattamenti estetici moderni, affermandosi come uno strumento efficace per alleviare lo stress e migliorare la qualità della pelle. Uno dei principali sostenitori di questo approccio integrato è il Dott. Kristian Di Lernia, specialista in medicina generale e medicina estetica, presso il Centro Clinico Via Milano, con una competenza specifica in dermatologia rigenerativa e laserterapia. Grazie alla sua esperienza e alla sua formazione in agopuntura, il Dott. Di Lernia ha integrato queste tecniche per offrire ai suoi pazienti un trattamento completo, che considera la persona nel suo complesso e non solo la problematica estetica superficiale. In questa intervista, esploreremo insieme a lui come l’agopuntura può influire positivamente sulla pelle e sul benessere generale, andando oltre i tradizionali trattamenti estetici.