Rottura del tendine di Achille

Rottura del tendine di Achille, del tendine tibiale posteriore, del tendine tibiale anteriore.

I tendini sono strutture anatomiche essenziali ma molto fragili e delicate. La loro funzione è fondamentale nella stabilità e nel movimento del corpo. Si tratta di cavi elastici che, azionati dai muscoli, imprimono il movimento alle articolazioni. L’elasticità spiega il controllo, la finezza e l’agilità del movimento umano. Un organismo azionato da corde o da cavi non elastici si muove come un automa o come un robot. Si possono immaginare come una corda composta da un intreccio di tanti fili più sottili. Questa miriade di microscopici fili naturali sono composti da una sostanza che si chiama collagene e da una sostanza che dona l’elasticità. Il tendine d’Achille collega i muscoli del polpaccio al calcagno ed è responsabile di molti dei movimenti che avvengono a livello del piede e della gamba. Sebbene sia un tendine molto resistente, se sottoposto a eccessivo sforzo può lacerarsi e arrivare a rompersi. Continua a leggere



Strategie anti- gonfiore per Natale

A metà dicembre iniziano i primi brindisi e le cene prenatalizie con i colleghi o gli amici del corso di yoga. Si entra nel vivo delle abbuffate alla Vigilia di Natale e non ci si schioda dalla tavola prima dell’Epifania, con la promessa che dal giorno successivo si vivrà di centrifugati e tapis roulant. A rischio non è soltanto la linea, con un aumento di peso stimato mediamente in circa due chili, ma anche la salute. Bruciori di stomaco, gonfiori, cattiva digestione e diarrea sono tra i disturbi più frequenti durante le festività.

L’idea di aspettare Natale per concedersi qualche trasgressione a tavola è lecita e sacrosanta. Il problema sono gli eccessi.
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Ipocondria

Con questo termine si intende la preoccupazione per il proprio corpo e le sue funzioni, che si produce spontaneamente o secondo meccanismi che producono un grado di angoscia inutile o gratuito.

Il termine non indica una malattia specifica, e può riferirsi a stati mentali propri di disturbi diversi. Si esamineranno i casi più frequenti: il panico, il disturbo ossessivo, la depressione e le psicosi. Ne parliamo con il Dottor Matteo Pacini, specialista in psichiatria del Centro Medico Visconti di Modrone. Continua a leggere



Regalare un cucciolo a Natale

Decine di migliaia di cani e gatti vengono abbandonati per strada ogni anno, con grandi rischi per la loro incolumità e per la sicurezza stradale. Sono proprio i cagnolini e i gattini regalati a Natale i predestinati all’abbandono: cani diventati ormai troppo grandi o bisognosi di cure e attenzioni per la sopportazione di tanti genitori che a Natale avevano ceduto ai capricci dei figli; o gatti che invece di fare le belle statuine si comportano…da gatti. Spesso ci si lascia condizionare dai quattrozampe visti in tv o affascinare da una razza per motivi estetici o di moda, senza conoscerne le caratteristiche. Non tutte le razze sono adatte ai bambini: o per la taglia, che richiede spazio e movimento o per il carattere. Prima di fare un passo tanto importante è, quindi indispensabile informarsi e non regalare un cucciolo come se fosse un giocattolo o un paio di scarpe, che si buttano via quando sono vecchie. Continua a leggere



Natale vegano, perché no?

Sempre più italiani abbandonano carne e pesce in nome di norme etiche e regole salutiste. Durante le feste di fine anno però, carne e pesce la fanno da padrone sulle tavole degli italiani e non è facile convincere amici e parenti che, oltre alla lasagna al ragù, c’è di più.

Il Natale è vissuto dalla nostra cultura come un momento di festa e tale deve rimanere. La convivialità è un elemento importante del nostro essere e non dobbiamo rinunciare a una bella mangiata con gli amici in nome di un ideale troppo rigido. Si può seguire uno stile di vita vegetariano, vegano e anche crudista senza però rinunciare  alle uscite con gli amici e al divertimento, in ogni cosa bisogna trovare il giusto equilibrio. Allo stesso modo provare a lasciarsi conquistare da una cena priva di carne e derivati non comporta necessariamente aderire completamente a uno stile alimentare. E chi storcesse il naso anche solo all’idea di un cenone natalizio vegano, dovrebbe, come in tutte le cose, provare. Continua a leggere



Mastoplastica additiva, come scegliere le protesi

La mastoplastica additiva è la chirurgia di aumento del volume del seno e costituisce uno degli interventi maggiormente richiesti in chirurgia estetica. Con l’intervento di mastoplastica additiva, la cui storia inizia nel 1895, è possibile modificare la forma e le dimensioni di un seno troppo piccolo o di correggere un’asimmetria mammaria migliorando l’armonia del corpo e il proprio senso di autostima. Le motivazioni che spingono una donna a prendere in considerazione l’idea di modificare una parte così intima del proprio corpo possono essere molteplici, ma allo stesso tempo risultano essere molto personali e specifiche. Innanzitutto bisogna tenere in considerazione l’età di sviluppo della paziente ed il suo percorso fisico, andando a comprendere se la forma del seno che desidera modificare è rimasta invariata dall’età successiva allo sviluppo, se ha subìto un cambiamento dopo il parto o l’allattamento, o se si tratta semplicemente di un desiderio di migliorare la propria forma estetica. Molte ragazze infatti, specialmente negli ultimi anni, iniziano ad avere già la necessità di prendere le prime informazioni riguardo all’operazione per aumentare il proprio seno, evitando di protrarre sentimenti di scontento ed imbarazzo. Vivere in un corpo che non consente ad una ragazza o ad una donna di essere a proprio agio infatti, crea costantemente limiti e problemi che influiscono nella sfera psicologica e sessuale, facendole vivere un vero e proprio problema. Oltre all’aspetto prettamente estetico quindi, sottoporsi ad un’operazione come la mastoplastica additiva consente di far ritrovare la propria autostima e serenità alla paziente, che ricomincerà ad amarsi ed apprezzarsi. Come anticipato precedentemente, le motivazioni che spingono una donna a volersi modellare il seno sono del tutto personali e specifiche, ma il risultato finale consentirà ad ogni paziente di aver dato risposta a qualsiasi dubbio o pensiero. Molte pazienti sono interessate a sapere di più riguardo le diverse marche delle protesi preoccupate che esse non siano di buona qualità e possano portare a complicanze come rottura o contrattura capsulare nel periodo post operatorio. Oggi insieme alla dottoressa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, parleremo dei diversi tipi di protesi, capiremo come scegliere la protesi più adatta al proprio seno e quali sono le più utilizzate da lei… Continua a leggere