Detox primaverile

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Secondo il calendario cinese il mese di febbraio segna l’inizio della primavera, non astronomica, ma a livello energetico e questo è il momento ottimale per iniziare una detossificazione rispetto a quanto accumulato nei mesi invernali, per arrivare ai mesi più caldi con maggiore energia, con un sistema immunitario più equilibrato. “In particolare, i soggetti allergici e chi mangia molte proteine animali dovrebbe approfittarne per riceverne i benefici nei prossimi mesi”, ci spiega Alessia Daturi, Naturopata e Aromaterapeuta presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano.

Per questa ragione partiamo come di consueto dall’alimentazione: limitiamo le proteine animali introducendo anche legumi, tofu e tempeh, integriamo un maggior consumo di verdure verdi, possibilmente amare, magari prima scottate e poi saltate in padella per conferire loro un’energia più Detox primaverile

Yang. Aumentiamo il consumo di acqua, possibilmente calda, che possiamo portare con noi in un pratico thermos. Se all’inizio avesse un cattivo sapore poco male, dopo pochi giorni già noteremo come il suo sapore sarà diverso. L’acqua calda, oltre a scaldare il corpo in un mese in cui si sentono ancora i rigori del freddo, aiuterà a stimolare il metabolismo e i reni, promuovendo dolcemente la diuresi.

Possiamo poi abbinare una pratica antica come la spazzolatura alla mattina appena alzati. Utilizzando una spazzola dalle fibre morbide e naturali andremo a strigliare dolcemente la pelle (non su ferite e abrasioni ovviamente) partendo dagli arti superiori e inferiori, senza dimenticare l’addome con movimenti circolari nel senso dell’intestino (da destra verso sinistra) e le piante dei piedi. Sulle setole potremo anche mettere qualche goccia di olio essenziale di Pompelmo bio, grande detossinante e attivatore del sistema linfatico. la spazzolatura promuove quindi un drenaggio linfatico e un rinnovamento anche delle cellule morte della pelle.  È anche opportuno un impacco settimanale di argilla verde ventilata sull’addome, al fine di aiutare l’espulsione delle tossine intestinali e combattere la cosiddetta febbre intestinale, ovvero un rialzo della temperatura viscerale dovuta alle tante tossine accumulate in inverno e al consumo di carni. È importante rimuovere l’impacco dopo circa 45 minuti.

Infine, possiamo accompagnare queste pratiche con l’assunzione di un macerato glicerinato che aiuti il fegato che in questo periodo compie un super lavoro. il Rosmarino officinalis MG, per esempio, è un ottimo antiossidante epatico, per un adulto di circa 70 chili basteranno 50 gocce in un dito d’acqua da prendere due volte al giorno lontano dai pasti. Da evitare in gravidanza. Un’alternativa per i soggetti meno giovani o più intossicati può essere il Cardo mariano in tintura madre, grande epatoprotettore e antiossidante, se ne assumono 25-30 gocce per 2 o 3 volte al giorno in poca acqua. In presenza di farmaci salvavita meglio ridurre le dosi e consultare il medico curante, in quanto questa tintura madre potrebbe ridurre l’emivita dei medicinali.

trevaini50Silvia Trevaini

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