Come essere costanti nello sport

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Essere costante è uno degli ingredienti chiave del successo. Per avere successo, o comunque per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, in qualunque ambito della nostra vita, è necessario essere costanti, evitare di trovare scuse improbabili pur di “rimandare a domani” e perseverare. Il nostro essere umani, ovvero appartenere alla specie umana, non ci aiuta ad essere costanti. Noi esseri umani proprio per via della nostra programmazione mentale e genetica abbiamo la naturale tendenza ad essere incostanti. Questo è un dato di fatto. Tuttavia, noi possiamo andare a riprogrammare la nostra mente. Costanti infatti non si nasce, ma lo si può diventare. Nello sport, proprio come nella vita, passione ed entusiasmo sono solo un tratto del lungo cammino verso il successo. Lo sprint iniziale è essenziale per arrivare in cima alla prima vetta, ma il vero motore chiave per affrontare l’intero sentiero frastagliato di discese e di salite è uno solo: la costanza. Quando ci alleniamo il nostro corpo riceve degli stimoli e quando abbiamo finito di allenarci il nostro organismo cerca di adattarsi agli stimoli ricevuti in modo da prepararsi al prossimo allenamento. Ecco, la costanza agisce proprio sull’adattamento del nostro corpo. Il suo scopo principale è quello di aiutare il nostro organismo a prepararsi sempre più velocemente agli stimoli che riceve e di conseguenza a migliorarsi sempre di più. Per ottenere tutti questi incredibili benefici dallo sport, è quindi indispensabile eseguirlo con costanza e con una frequenza trisettimanale, in modo da mettere in moto quei processi che permettono di sfruttare tutti i suoi riflessi positivi. Continua a leggere



Il caffè può renderti stanco

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La caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, tè, cola, guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. La grande popolarità delle bevande contenenti caffeina (caffè e tè) rende questa sostanza stupefacente, dall’effetto stimolante, la sostanza psicoattiva più diffusa e la più consumata nel mondo. È uno stimolante del sistema nervoso centrale e influisce competitivamente alla regolazione dei livelli di adrenalina e noradrenalina, causandone l’aumento. La caffeina stimola quindi indirettamente il sistema nervoso simpatico e porta a un aumento del battito cardiaco e dell’afflusso di sangue ai muscoli. Diminuisce, però, l’apporto di sangue alla pelle e agli organi interni, così come il rilascio di glucosio nel sangue. Il consumo di grosse quantità di caffeina porta al caffeinismo che causa nervosismo, agitazione, insonnia. Chi esagera davvero arriva all’intossicazione di caffeina, che genera – tra le altre cose – tremori. La caffeina è una molecola stimolante che può dare molta energia e fare sentire più carichi. Non tutti, però, reagiscono allo stesso modo alla caffeina: alcune persone si sentono stanche dopo una sola tazza. Altre, invece, possono berne diverse al giorno e non provare alcun effetto. In realtà, non è il caffè il vero responsabile della sonnolenza. Piuttosto, il modo in cui influisce sull’organismo. Ne parliamo insieme al Dott. Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro. Continua a leggere



Bellezza e batteri

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I batteri sono sempre stati visti come ospiti pericolosi del nostro corpo, ma la visione del mondo scientifico è profondamente cambiata con la scoperta del Microbioma e delle sue funzioni vitali: la maggior parte dei batteri, infatti, vive in stato di utile simbiosi con l’organismo umano e il suo equilibrio è fondamentale per mantenerne la salute – che si riflette anche sull’aspetto esteriore. Gli scienziati hanno evidenziato che ciascuno di noi ha un proprio microbioma, unico come il DNA o come le nostre impronte digitali. Dopo anni di batteriofobia, si è capito che rafforzare i batteri buoni è più conveniente e sano che farlo fuori tutti per colpire i cattivi. In questo campo, la ricerca farmacologica consegue un successo dietro l’altro contro acne, rosacea, pitiriasi, dermatite seborroica, dermatite atopica, psoriasi. Successi di cui si avvantaggia la cosmetica, che ha compreso come un buon equilibrio dell’ecosistema della pelle la rende più protetta, bella, giovane. Il microbioma della pelle, in particolare, quando raggiungiamo l’età adulta si compone di 500 – 1000 specie diverse di batteri, per un totale di circa 2 milioni di batteri presenti in ogni 2 cm2 di pelle, e svolge diverse funzioni essenziali: fornisce una difesa dai batteri patogeni e libera proteine antiossidanti; modula le infiammazioni cutanee eccessive; rafforza la barriera cutanea contrastando la perdita di struttura ed elasticità. Quando il microbioma è in equilibrio, quindi, la pelle è in grado di difendersi meglio dalle aggressioni esterne e di recuperare più velocemente. L’equilibrio del microbioma può essere compromesso da fattori, che riguardano il nostro stile di vita e le condizioni ambientali circostanti. Esposizione ai raggi UV, inquinamento, alimentazione, stress, detersione aggressiva, medicinali, situazione ormonale. Continua a leggere



Meglio la dieta o lo sport?

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Assumere meno calorie con il cibo o consumarne di più con il movimento fisico? Dieta ed esercizio sono due strumenti fondamentali per rimettersi in forma. Ma se una scuola di pensiero li vorrebbe intercambiabili, la maggior parte degli esperti continua a considerarli complementari, perché solo se abbinati consentono di perdere peso in modo efficace e salutare, ridefinendo la silhouette e mantenendo i risultati a lungo termine, con in più il vantaggio di amplificare gli effetti preventivi nei confronti di malattie cardiovascolari, diabete, osteoporosi e indebolimento muscolare. Continua a leggere



Clorofilla, il pigmento contro l’invecchiamento

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Dalla struttura simile all’emoglobina umana, la clorofilla è conosciuta anche come “sangue vegetale”: l’unica differenza è che al centro della molecola di clorofilla c’è un atomo di magnesio invece che di ferro. La sua funzione principale, al di là della fotosintesi, è anche quella di preservare le cellule delle piante dall’azione ossidativa dei radicali liberi, agenti tossici derivanti dai processi metabolici che, quando si accumulano nei tessuti in quantità eccessive, possono farli invecchiare e ammalare. Fra l’altro, è stata ormai ampiamente dimostrata la relazione fra la presenza di antiossidanti e la capacità di non sviluppare tumori: nel regno vegetale, infatti, si è visto che spesso la moltiplicazione cellulare incontrollata rimane circoscritta senza generare metastasi. Un contributo molto importante in tal senso è dato dalla clorofilla. Continua a leggere



Vene varicose: una vera patologia

VENE VARICOSE

Sono in prevalenza le donne sopra i 40 anni ad avere a che fare con le vene varicose, un problema che riguarda complessivamente almeno tre milioni di italiani. Le varici sono un reticolo di vene che si gonfiano ed emergono sotto la pelle delle gambe, generalmente di colore blu o violaceo, formando una specie di mappa della metropolitana sugli arti inferiori. Generalmente il problema è considerato esclusivamente estetico e viene nascosto coprendo le gambe con fondotinta per il corpo o sotto le calze coprenti. Ma le vene varicose non sono solo un inestetismo: come la cellulite sono una patologia che, se non curata, può portare a complicazioni non piacevoli, come infiammazioni alle vene (flebiti), infiammazioni con trombo (tromboflebiti) e perfino l’ulcerazione della cute degli arti inferiori (ulcere flebostatiche). Le vene varicose sono la manifestazione di una malattia venosa cronica causata, nella maggior parte dei casi, da un reflusso venoso: quando cioè le valvole smettono di funzionare correttamente e incrementano la pressione e il volume di sangue nelle regioni più estreme. Questo accade perché il sangue non riesce a tornare verso il cuore, ristagna e inizia a dilatare le vene superficiali. Continua a leggere