Crusca: fibre per dimagrire

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I cereali possiedono l’incredibile capacità di fornirci una notevole quantità di energia. Inoltre, se combinati strategicamente, distribuiscono efficacemente questa energia in tutto il nostro corpo, assicurandoci di sentirci sazi per un lungo periodo di tempo. Il vero segreto della perdita di peso risiede nella crusca, l’involucro protettivo esterno di questi cereali, che purtroppo viene eliminato durante il processo di raffinazione. Tuttavia, negli ultimi tempi, la crusca ha guadagnato un’enorme popolarità grazie ai suoi numerosi benefici sia per il nostro sistema digestivo che per la dieta in generale. Tra tutte le opzioni di cereali disponibili, la crusca di frumento si distingue come la scelta più comune e adatta per le persone che soffrono di stitichezza e gonfiore addominale. Ciò è dovuto principalmente al suo alto contenuto di fibre, che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della digestione. La fibra contenuta nella crusca crea una sostanza gelatinosa nel nostro intestino, aumentando efficacemente il volume e la morbidezza delle nostre feci, facilitandone l’eliminazione. Inoltre, questo composto gelatinoso ha il vantaggio aggiuntivo di ridurre l’assorbimento di grassi e zuccheri, contrastando così lo sviluppo di malattie cardiache e diabete. Il consumo di crusca determina un significativo senso di sazietà nonostante il basso apporto calorico, riducendo la tendenza a fare spuntini tra i pasti ed evitando picchi di zucchero nel sangue che contribuiscono all’aumento di peso. In conclusione, i cereali, in particolare quelli contenenti crusca, possiedono notevoli proprietà vantaggiose per il controllo del peso e il benessere generale. Incorporando questi alimenti nella nostra dieta, possiamo raggiungere uno stile di vita più sano e sperimentare i benefici di una migliore digestione, di un ridotto assorbimento dei grassi e di un microbiota intestinale rafforzato. La presenza di fibre solubili nella crusca la rende infatti una risorsa preziosa per il nostro microbiota intestinale. Questa fibra stimola la crescita di batteri benefici inibendo la proliferazione di batteri nocivi. Oltre a ciò, la crusca contiene una ricchezza di antiossidanti, minerali e vitamine del gruppo B, che la rendono un componente ideale per la perdita di peso naturale.

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Scoliosi, come e quando intervenire

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Colpisce soprattutto durante gli anni della crescita ma può insorgere anche in età adulta. Si prevede anzi che saranno sempre di più le persone over 60 a dover fare i conti con questo problema. Stiamo parlando della scoliosi, che si definisce come una deformazione tridimensionale della colonna vertebrale. Non va quindi confusa con l’atteggiamento scoliotico: quest’ultimo, infatti, non è altro che una postura errata e, a differenza della patologia vera e propria, non va incontro a un’evoluzione. La scoliosi riguarda in sette casi su dieci il sesso femminile e colpisce circa il 3% della popolazione. Oltre l’80% delle scoliosi viene diagnosticato durante l’adolescenza. Continua a leggere



Il massaggio linfodrenante

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Nella stagione invernale anche la circolazione rischia di andare in letargo. Si abbandonano gli sport all’aperto, si cede alla pigrizia, si soggiorna a lungo in ambienti ultrariscaldati, indossando calze e pantaloni pesanti. Le conseguenze immediate: gambe gonfie e doloranti alla sera. Le conseguenze sulla lunga distanza: cellulite e nuovi cuscinetti nei punti critici (cosce, glutei…), che salteranno fuori a primavera dagli abiti più leggeri. La stasi linfatica, poi, si fa sentire su tutto l’organismo, appesantito dal progressivo accumulo di scorie e tossine. Meglio giocare d’anticipo, muovendosi il più possibile e dando una mano al sistema circolatorio. Come? Con una tecnica manuale, che risale addirittura al 1930, ma rivisitata in chiave moderna. Dall’unione del “vecchio” massaggio linfodrenante e dei nuovi macchinari a ultrasuoni focalizzati, infatti, nasce un protocollo capace di eliminare i ristagni di liquidi, con un immediato effetto detox che si traduce in benessere psicofisico e una silhouette più “leggera”. Continua a leggere



Quando si infiamma il nervo vago

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Il nervo vago, noto anche come nervo cranico X, è uno dei dodici nervi cranici che si originano dal cervello e si estendono verso diverse parti del corpo. In particolare, ha origine dal tronco cerebrale e si estende verso il collo, il torace e l’addome. Si divide infatti in due steli e s’inoltra lungo il collo, passa nel torace e raggiunge l’addome, innervando i grossi vasi e la maggior parte degli organi che incontra: il cuore, i bronchi e i polmoni per arrivare fino allo stomaco e all’intestino. Ha diverse funzioni importanti nel corpo umano. Ad esempio, è coinvolto nella regolazione del sistema nervoso autonomo, che controlla funzioni corporee come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la respirazione e la digestione. Inoltre, gioca un ruolo nel controllo della parola, della deglutizione e della respirazione. Il nervo vago è anche stato associato a diverse condizioni mediche. Ad esempio, studi recenti hanno suggerito che la stimolazione del nervo vago può essere utile nel trattamento di disturbi come l’epilessia, la depressione e l’obesità. Continua a leggere



Le farine che tengono a bada la glicemia

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In un’ottica di prevenzione del diabete e a maggior ragione se si hanno già livelli di zuccheri alti nel sangue, le scelte a tavola sono importanti. Tra i prodotti da valutare con attenzione vi sono senz’altro le farine, con le quali preparare pane, impasti, primi piatti. La maggior parte, soprattutto quelle raffinate ottenute dal frumento, sono paragonate allo zucchero per l’impatto che hanno sulla glicemia. La farina di tipo 0 è infatti quella in assoluto meno indicata per i diabetici, in quanto ha un elevato indice glicemico poiché composta soprattutto da carboidrati semplici. Gli alimenti con un alto indice glicemico stimolano una maggiore produzione di insulina, ne consegue un aumento degli zuccheri nel sangue, aumento di peso e predispone anche allo sviluppo di malattie metaboliche e diabete. Ma ci sono ottime alternative. Vi sono infatti alcune farine che sono naturalmente a basso indice glicemico (Ig), derivate dai legumi o dalla frutta secca, come le mandorle (ideale per i dolci) oppure sono formulate in modo tale da avere un ricco corredo di fibre e proteine, che frenano l’ingresso degli zuccheri nel sangue. Il consumo abituale di questi prodotti consente di fare scorta di carboidrati complessi, più utili di quelli semplici (presenti nelle farine raffinate) per ridurre il rischio cardiovascolare, oltre che per il mantenimento di un peso corporeo normale e per una migliore funzionalità dell’apparato digerente. È possibile anche sfruttare queste farine per creare mix con quelle più tradizionali e ottenere così miscele meno problematiche per la nostra glicemia. Continua a leggere



Il poliamore: quando un solo partner non basta

nonna, nipote, rapporti, amore, Silvia Trevain

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Il poliamore è una forma di relazione romantica o sessuale in cui una persona ha più di un partner allo stesso tempo, con il consenso e la conoscenza di tutti i coinvolti. Il poliamore differisce dall’adulterio o dalla relazione aperta perché tutte le parti coinvolte sono pienamente consapevoli e d’accordo con la configurazione della relazione. Ci sono molte ragioni per cui una persona potrebbe scegliere di vivere una relazione poliamorosa. Alcune persone possono sentire che l’amore non è limitato e che possono amare più di una persona allo stesso tempo. Altri possono trovare che una relazione poliamorosa soddisfa i loro bisogni emozionali e sessuali in modo più completo rispetto ad una relazione monogama. Il poliamore può assumere diverse forme, come una relazione triadica in cui tre persone sono coinvolte in una relazione romantica o sessuale, o una relazione di gruppo in cui più di tre persone sono coinvolte. Ci sono anche relazioni poliamorose in cui i partner hanno relazioni parallele, ma non necessariamente vivono insieme o condividono tutti gli aspetti della loro vita. Nonostante le molte forme che può assumere, presenta sfide uniche, come la gestione dei sentimenti di gelosia, la creazione di regole e confini all’interno della relazione, e la gestione delle relazioni con la famiglia e gli amici che potrebbero non capire o accettare la configurazione della relazione. In generale, il poliamore è una scelta personale e deve essere rispettato come tale. Ci sono molte persone che trovano felicità e appagamento in relazioni poliamorose e non vedono una necessità di limitare il loro amore a un unico partner.  Chi sceglie il poliamore lo fa per varie ragioni. Qualcuno vive così, perché le di intimità sono molteplici ed è difficile raggiungerle tutte con una sola persona, allora fa in modo di realizzarle di volta in volta con partner diversi. Qualcun altro sperimenta il poliamore perché con un partner vive la passione, con un altro condivide progetti e con un altro ancora sente una forte intimità di pensieri. Ma non solo. Vediamo le diverse forme che può prendere. Continua a leggere