Affrontare il cambio di stagione con il Ribes nigrum

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Il passaggio dall’inverno alla primavera è un periodo impegnativo per il nostro corpo, poiché richiede molto adattamento. In passato, le persone lo riconoscevano e fornivano ai bambini cure ricostituenti. Lo stress che arriva con l’arrivo della primavera mette a dura prova le nostre ghiandole surrenali e il cervello, provocando una sensazione generale di stanchezza. Tuttavia, ci sono modi per contrastare questa stanchezza e uno di questi è l’uso del Ribes nigrum, noto anche come ribes nero. Nonostante sia stato trascurato per molti anni, questo arbusto dalle bacche nere ottenne il riconoscimento come pianta medicinale nel corso del XVIII secolo e fu oggetto di numerosi studi scientifici. Durante questo periodo i ricercatori hanno scoperto le proprietà benefiche del macerato glicerico ottenuto dai germogli della pianta, attualmente in stagione. Uno dei principali vantaggi di questo macerato è la sua capacità di aiutare il nostro corpo a adattarsi ai cambiamenti climatici e di temperatura. Serve come rimedio per combattere lo stress e l’esaurimento fisico e mentale che spesso accompagnano questo periodo di transizione. Inoltre, il Ribes nigrum è noto per i suoi effetti immunomodulatori, il che significa che può rafforzare il nostro sistema immunitario se è indebolito, riducendo allo stesso tempo l’iperreattività che porta alle allergie. Per questo è un prezioso alleato per chi soffre di allergie durante la stagione dei pollini.

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Respirazione yogica per un effetto anti age

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Gli antichi maestri dello yoga riconoscono da tempo l’importanza della respirazione profonda ed espansiva nel migliorare la salute generale e la vitalità del corpo. È stato scoperto che questo tipo di respirazione, comunemente praticato in varie posizioni yoga, non solo riossigena il corpo, ma combatte anche i segni dell’invecchiamento. I benefici di questa pratica si ottengono al meglio attraverso uno sforzo regolare e costante, con alcune pose che offrono effetti particolarmente profondi. Un recente studio condotto dall’Università di Nuova Delhi si è concentrato sulle posizioni yoga che comportano movimenti di apertura del corpo laterale o all’indietro, suggerendo che potrebbero avere proprietà antietà. È stato dimostrato che queste posizioni, che enfatizzano il movimento del diaframma e l’espansione del respiro, migliorano notevolmente l’ossigenazione in tutto il corpo e riducono la formazione di radicali liberi che contribuiscono all’invecchiamento cellulare. Si raccomanda quindi di incorporare nella routine quotidiana di ognuno esercizi di yoga mirati, volti a rilassare e rafforzare il diaframma. Così facendo, il respiro diventa più profondo e completo, fornendo un maggiore apporto di ossigeno a tutti i tessuti del corpo.

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Allergie oculari primaverili

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Con l’arrivo della primavera dopo un inverno lungo, c’è un senso di rinascita e di nuovi inizi. È un momento di apertura e di accoglienza delle opportunità di rinnovamento che si presentano sul nostro cammino. Purtroppo, non tutti possono godersi appieno la bellezza della natura in questa stagione, perché per molti, porta con sé uno spiacevole svantaggio: le allergie primaverili. Cosa fare allora per prevenire le fastidiose reazioni oculari causate dalle allergie primaverili e dare sollievo ai nostri occhi quando sono già scatenate? La rinite allergica è un altro sintomo comune delle allergie primaverili, caratterizzato da ripetuti attacchi di starnuti lacrimosi, eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie e maggiore sensibilità alla luce. Nei casi più gravi, gli individui possono persino manifestare attacchi di asma a causa del broncospasmo. La situazione diventa più complessa per chi non solo è “allergico alla primavera” ma presenta anche sensibilità multiple ad altri allergeni come gli acari della polvere o il pelo del gatto. In questi casi, i sintomi delle allergie stagionali si intrecciano con quelli delle allergie tutto l’anno, creando una situazione difficile per le persone colpite. I sintomi delle allergie primaverili sono fin troppo familiari a chi ne soffre. Palpebre gonfie e rosse, occhi che lacrimano incessantemente e il prurito insopportabile che li accompagna. Questi sono i segni rivelatori della congiuntivite allergica, una condizione che tende a divampare durante la primavera quando le particelle di polline restano sospese nell’aria. Che si sia allergici alle graminacee, alla parietaria o a qualsiasi altro tipo di polline, la catena delle reazioni infiammatorie rimane la stessa. L’attivazione del sistema immunitario da parte dei microgranuli di polline innesca il rilascio di istamina dai mastociti, che funge da mediatore chimico primario dell’infiammazione. Quando i livelli di istamina nel sangue aumentano, la risposta immuno-infiammatoria si intensifica, portando a congiuntivite, irritazione della congiuntiva degli occhi e dei bordi delle palpebre e altri sintomi classici della pollinosi. Che cosa fare per evitare la fastidiosissima reazione oculare e dare sollievo agli occhi una volta che si è innescata?

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Reshape post dieta

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Perdere peso rapidamente può spesso portare a una diminuzione del tono della pelle, parallelamente alla diminuzione dei numeri sulla bilancia. Ciò è particolarmente evidente quando si perde una quantità significativa di peso in un breve periodo di tempo, senza inserire un regime di esercizi adeguato. In questi casi, l’elasticità della pelle tende a diminuire. Quindi, anche se il corpo potrebbe aver raggiunto un ritrovato equilibrio, potrebbe anche aver sacrificato la definizione, soprattutto nelle aree più suscettibili al cedimento. Queste aree includono il décolleté, la pancia, nonché le parti interne delle braccia, delle gambe e del viso. Per combattere questo problema, medici e chirurghi estetici propongono interventi mirati volti a ripristinare la compattezza e il tono della pelle.

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Imparare a farsi rispettare

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Esiste una dualità all’interno di ogni individuo, costituita da due nature distinte: una simile all’acqua, caratterizzata da adattabilità, fluidità e apertura, mentre l’altra incarna le qualità del fuoco, come intensità, impulsività e passione. Questi elementi contrastanti convivono dentro di noi, e l’uno o l’altro prende il sopravvento a seconda delle circostanze in cui ci troviamo. Tuttavia, alcuni individui tendono a sopprimere la loro natura focosa. Questi individui si conformano pienamente alle aspettative e ai desideri degli altri, assumendo il ruolo di una figura camaleontica e, di conseguenza, non esprimono mai pienamente il proprio sé, i desideri e le emozioni autentici. Tuttavia, l’energia del fuoco è inarrestabile e trova il modo di riemergere e manifestarsi. Spesso riemerge come una forza distruttiva che l’individuo cerca disperatamente di estinguere, innescando un circolo vizioso. Ma allora quando ci si sente obbligati a nascondere la propria natura focosa? Di solito si verifica quando la si teme, la si giudica rispetto agli ideali sociali o alle credenze esterne. In sostanza, si desidera essere rispettati dagli altri, ma senza tirar fuori le unghie, perché hai relegato nei confini del tuo essere quello che giudichi essere il tuo “cattivo interiore”.

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