La dermatite atopica è un’infiammazione della pelle piuttosto fastidiosa. Questa malattia, nota anche come eczema costituzionale, tende a rendere la cute particolarmente secca, nonché pruriginosa. In qualche caso può essere associata a malattie a carico non soltanto della pelle, ma anche di altre parti dell’organismo, in particolare all’asma e alla rinite d’origine allergica. Colpisce persone con una cute eccessivamente reattiva nei confronti di vari stimoli. Nella comparsa della dermatite atopica sono coinvolti fattori genetici e ambientali, i quali alterano la barriera cutanea modificando il metabolismo dei lipidi che si trovano nell’epidermide. Come risultato, la pelle del viso e del corpo diviene secca, ruvida, pruriginosa e irritabile. A questa predisposizione, si aggiunge una componente immuno-mediata: i soggetti con dermatite atopica presentano una reazione esagerata del sistema di difesa dell’organismo nei confronti di alcune sostanze irritanti esterne. Queste penetrano più facilmente nella pelle e danno origine a manifestazioni cutanee (o respiratorie). A peggiorare la situazione, intervengono altri agenti esterni come: allergeni (acari della polvere, polline e/o polvere), stress emozionali, inquinamento, fumo, aria secca, sudorazione, tessuti in lana o sintetici, saponi e detergenti aggressivi. Il dottor Santo Raffaele Mercuri primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, ci spiega che cos’è la dermatite atopica, quali sono i sintomi e come si cura. Continua a leggere
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Dieta cheto contro il mal di testa
La dieta chetogenica funziona anche contro il mal di testa. La Dieta chetogenica è stata originariamente sviluppata per i bambini epilettici circa cento anni fa ed ora è studiata per trattare anche l’emicrania. Prima che la Dieta chetogenica diventasse la nuova tendenza in tema di diete low-carb (basso contenuto di carboidrati), era utilizzata per trattare l’epilessia nei bambini. I medici avevano inizialmente osservato che il digiuno riduceva la quantità di convulsioni, e che mangiare prevalentemente grassi e poche altre cose simulava gli effetti del digiuno nel cervello. Recentemente i ricercatori hanno sperimentato simili osservazioni positive negli emicranici. La versione originale si basava su un regime alimentare sbilanciato a favore dei grassi, presenti in quantità nettamente superiori rispetto a proteine e carboidrati. Oggi esistono diverse varianti di dieta chetogenica, utilizzate soprattutto per gli adulti e caratterizzate da un diverso rapporto tra macronutrienti. Tutte partono dal rovesciamento della “piramide alimentare” tipica della dieta Mediterranea e prevedono pochissimi carboidrati, un giusto apporto di proteine (in genere 1 g per kg di peso corporeo) e tanti grassi, soprattutto “buoni” (polinsaturi) che devono coprire il restante fabbisogno calorico quotidiano. Spesso la dieta chetogenica viene confusa con quella iperproteica, dalla quale invece è molto diversa. La quota di proteine previste dal menu giornaliero non è eccessiva, ma rispetta il quotidiano fabbisogno individuale, per evitare che il surplus si trasformi in zuccheri, ostacolando il raggiungimento della chetosi. Continua a leggere
Vitamina D e depressione
La vitamina d è un neuroprotettore, che oltre a garantire importanti benefici migliora la capacità di sintetizzare numerosi minerali fondamentali per il corpo. Si conta che quasi il 60% delle persone tra i 50 e i 60 anni sperimenti una carenza di questo steroide; la percentuale si alza all’80% quando parliamo di ultraottantenni. L’invecchiamento quindi porta a un rallentamento nella sintetizzazione della vitamina D con conseguenze sulla concentrazione, sulla perdita di memoria e sulla possibilità di trarre conclusione ragionate. Tanti sintomi neurologici che si tende a trascurare e che non sempre vengono relazionati a questa specifica carenza. Continua a leggere
Longevity revolution
Tutti sappiamo che l’aspettativa di vita si è allungata moltissimo nelle ultime decadi. Quello che a molti sfugge è che gli anni aggiunti sono raramente anni di salute e gioia quanto piuttosto di malattia e sofferenza. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un notevole sviluppo delle scienze che si occupano della longevità, nonché dell’invecchiamento umano. Grazie ai progressi registrati in campo medico, economico e sociale, la terza età, un tempo percepita come periodo di disabilità e decadimento fisico, è ormai per molti diventata una fase di continuata produttività, indipendenza e buona salute. Le principali problematiche dell’individuo come patologie cardiovascolari e polmonari, tumori e diabete, sono il risultato di un processo che in molti casi inizia già nell’infanzia. Grazie agli studi sulla longevità è possibile prevenire l’insorgenza di queste malattie, attuando cambiamenti comportamentali orientati verso un regolare esercizio fisico, una razionale gestione dello stress e uno stile alimentare sobrio ed equilibrato, eventualmente coadiuvato da supplementi nutrizionali. La medicina è sempre più capace di curare malattie anche gravi e di mantenerci in vita ma noi non siamo altrettanto bravi a correggere il nostro stile di vita per fare vera prevenzione negli anni. Questo non permette di mantenere a lungo la qualità della vita che desideriamo. La sfida oggi, quindi, non è semplicemente vivere più a lungo ma aumentare l’aspettativa di vita sana, ossia ammalarsi meno e soprattutto più tardi negli anni. Il Dott Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ed esperto in medicina rigenerativa, anti-invecchiamento e nutrigenomica, coach di crescita personale e fondatore del Metodo Ongaro, insieme al suo team hanno lavorato per anni e ora sono pronti e vogliono iniziare insieme a te una rivoluzione. Una rivoluzione fatta di scienza e applicazione, di conoscenze e pratica per fornirti le soluzioni migliori per proteggere la tua salute nel tempo. Oggi parleremo con loro del primo corso al mondo sulla longevità: longevity revolution, che si svolgerà a Riccione l’11 e il 12 marzo. Continua a leggere
I legumi antichi
I legumi sono semi commestibili che offrono grandi benefici salutari. Il loro valore nutritivo è rappresentato prima di tutto dall’elevata ricchezza di proteine. Sono anche una importante fonte di carboidrati ma, al contempo apportano una minima quantità di grassi. Inoltre, grazie al contenuto di vitamine, sali minerali e fibre, svolgono una potente azione antiossidante. Insomma, un’alimentazione sana e bilanciata deve prevedere il loro consumo regolare. Fagioli, piselli e lenticchie abbondano sulle nostre tavole. Esistono però varietà di legumi meno note, dalle origini remote e dalla grande ricchezza nutrizionale, che di recente sono state riscoperte e valorizzate. Scopriamoli insieme e vediamo come cucinarli. Continua a leggere
Detox primaverile
Secondo il calendario cinese il mese di febbraio segna l’inizio della primavera, non astronomica, ma a livello energetico e questo è il momento ottimale per iniziare una detossificazione rispetto a quanto accumulato nei mesi invernali, per arrivare ai mesi più caldi con maggiore energia, con un sistema immunitario più equilibrato. “In particolare, i soggetti allergici e chi mangia molte proteine animali dovrebbe approfittarne per riceverne i benefici nei prossimi mesi”, ci spiega Alessia Daturi, Naturopata e Aromaterapeuta presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano. Continua a leggere